Risorse idriche

Trattamento rifiuti presso impianti di liquami delle acque reflue urbane

Descrizione del servizio

La Città Metropolitana di Torino verifica e controlla le comunicazioni del gestore del Servizio Idrico Integrato che intende accettare presso un impianto di trattamento delle acque reflue urbane le tipologie di rifiuti e di materiali previsti dall'art. 110, comma 3 del D.Lgs 152/06.
La comunicazione deve essere presentata contestualmente ad ogni istanza di rinnovo dell'autorizzazione allo scarico finale ai sensi del D.Lgs. 152/06, oltre ad essere integrata e/o sostituita con una nuova comunicazione per ogni variazione dei dati in essa contenuti.

A chi è rivolto il servizio

Ai gestori del Servizio Idrico integrato.

Dove rivolgersi

Sportello Ambiente

Documenti necessari

Occorre presentare una comunicazione ai sensi dell'art. 110 comma 3 del D.Lgs 152/06 in carta semplice in cui si dichiara:

  • l'ambito ottimale di provenienza dei rifiuti;
  • che non viene compromesso il riutilizzo delle acque reflue e dei fanghi di depurazione.


E' necessario allegare la scheda tecnica informativa predisposta dalla Direzione Risorse Idriche e Tutela dell'Atmosfera.

Tempi e costi del servizio

Tempi:
Non è previsto il rilascio di un provvedimento autorizzativo, ma l'Amministrazione al fine di verificare che l'impianto abbia caratteristiche e capacità depurative adeguate, sulla base di una verifica della comunicazione, può richiedere integrazioni ed indicare quantità diverse di rifiuti da trattare; inoltre, può vietare il trattamento di specifiche categorie di rifiuti entro 30 giorni dalla presentazione della comunicazione.

Costi:

All'atto di presentazione dell'istanza:


Le somme indicate dovranno essere versate alla Città metropolitana di Torino - Servizio Tesoreria sul c/c n. 216101.

Riferimenti normativi

  • L.R. 48/1993
  • D.Lgs. 152/2006

Dirigente competente

Dott. Guglielmo Filippini - Dipartimento Ambiente e Vigilanza Ambientale, Direzione Risorse Idriche e Tutela dell'Atmosfera

Responsabile del procedimento

Ing. Luigi Capilongo
Gianpiero Cariga