Risorse idriche

Avigliana

Il Contratto di Lago del bacino dei Laghi di Avigliana

L'aspetto delle sponde vegetate - giugno 2023

In questa immagine l'aspetto a giugno 2023 del tratto di sponda interessata dal progetto "Rinaturalizzazione di un tratto artificializzato della sponda del Lago Grande di Avigliana", finanziato tramite il Bando Regionale 2019 per la riqualificazione dei corpi idrici piemontesi.
Il progetto ha previsto l’utilizzo di fascine vive di salici arbustivi e rulli spondali con zolle di canne, sostenuti da pali di castagno, posizionati tra la scogliera e il lago.
Al momento attuale la sponda risulta vegetata per la maggior parte della lunghezza interessata dall'intervento. Tutti gli aggiornamenti a disposizione su questa pagina.


Logo del Contratto di Lago di Avigliana

I laghi di Avigliana si trovano nella bassa Val di Susa, ai margini della pianura torinese. Si tratta di laghi di origine glaciale, creatisi in corrispondenza delle depressioni originate dal ritiro dei ghiacci pleistocenici (risalenti ad un periodo compreso fra 750.000 e 10.000 anni fa). Le cerchie di depositi morenici (accumulati dal fronte del ghiacciaio) di Trana circondano un territorio che testimonia la presenza passata di un antico lago colmato per interramento, la torbiera di Trana; le cerchie moreniche di Avigliana racchiudono i due laghi e la contigua Palude dei Mareschi, di rilevante valore naturalistico.

La posizione geografica dei laghi ha favorito nel corso dei secoli una forte antropizzazione fino all'avvento dell'era industriale, quando il massiccio sfruttamento delle risorse idriche ed energetiche e l'estesa urbanizzazione hanno influito in modo rilevante sull'ambiente. In particolare la qualità delle acque del Lago Grande è progressivamente peggiorata a partire dalla metà del secolo scorso a causa dell'aumento degli scarichi diretti al lago. Gli interventi effettuati a partire dagli anni '80 (realizzazione del collettore fognario circumlacuale e prelievi di acque profonde a scopo irriguo) hanno determinato un progressivo miglioramento della qualità, ma a tutt'oggi il Lago Grande si trova ancora in condizioni di eutrofia. L'importante attività dell'Ente Parco ha contribuito a valorizzare l'area, estremamente rilevante dal punto di vista storico e naturalistico (è interessata dal S.I.C. IT1110007 "Laghi di Avigliana"), e a incentivarne la fruizione turistica.

Lo Stato Ambientale dei Laghi di Avigliana

La Direttiva europea 2000/60/CE, ha introdotto significativi elementi di innovazione rispetto alla normativa precedente nella disciplina delle attività di monitoraggio. Gli indicatori sintetici di stato utilizzati nel periodo 2000-2008 (Stato Ecologico - SEL e Stato Ambientale - SAL dei Laghi) ai sensi del D.Lgs. 152/1999 sono stati sostituiti da una nuova metodologia che prevede la valutazione dello Stato di Qualità dei corpi idrici ottenuto dall'incrocio fra lo Stato Chimico (che tiene conto di una lista di sostanze di rilevanza europea) e dello Stato Ecologico (che tiene conto di elementi biologici, chimico-fisici e di contaminanti). I piani di monitoraggio sono svolti secondo cicli pluriennali (monitoraggio operativo di durata triennale associato a monitoraggio di sorveglianza di durata annuale) al termine dei quali viene effettuata la classificazione complessiva dello Stato di Qualità.

Nel periodo 2001-2008, gli indicatori di stato hanno evidenziato un lento ma costante miglioramento del trend di qualità, grazie all’impegno dell’Ente Parco e dell’ amministrazione comunale di Avigliana. La classe sia di Stato Chimico ("buono" per entrambi i laghi) che di Stato Ecologico ("sufficiente" per il Lago Grande e "scarso" per il Lago Piccolo) attribuita nel primo triennio 2009-2011 con il nuovo metodo di classificazione, sembrerebbe rimanere sostanzialmente invariata da una prima analisi dei risultati del monitoraggio del biennio 2012-2013.

Per approfondimenti sul monitoraggio dei corpi idrici: il Rapporto sullo stato dell'Ambiente in Piemonte a cura di ARPA Piemonte.

 

Monitoraggio idrometrico sul Lago Piccolo

Al fine di diminuire il carico di fosforo nelle acque si sta procedendo contemporaneamente alla riduzione degli apporti (miglioramento del sistema fognario, adozione di buone pratiche agricole) e alla rimozione diretta del fosforo stesso dai laghi: quest'ultima azione avviene grazie ad un sistema che non comporta l'utilizzo di energia, messo a punto dallo Studio Idrobiologico Lombardo nell'ambito di un progetto promosso dall'Ente Parco e dal Comune.

Il progetto di rimozione del fosforo dai laghi - Approfondimenti
Perché è necessario depurare le acque del Lago Grande?
I Laghi di Avigliana sono laghi eutrofici in quanto le loro acque presentano concentrazioni di nutrienti (soprattutto fosforo) di circa 4 volte superiori a quella naturale. Nel Lago Grande tale situazione è imputabile principalmente alla passata immissione di scarichi fognari avvenuta fino agli anni '80, e che ha avuto termine con la costruzione, da parte del Comune di Avigliana, dell'anello fognario intorno al lago che convoglia i liquami verso un depuratore che scarica nella Dora Riparia.
La situazione rimane però tuttora critica in quanto elevate quantità di fosforo sono rimaste intrappolate all'interno dei sedimenti del lago e continuano ad essere rilasciate nell'acqua. Il fosforo è un potente fertilizzante che determina una crescita sproporzionata soprattutto della biomassa algale che, al termine del suo ciclo vitale, si accumula sul fondo dove i processi di degradazione batterica consumano tutto o gran parte dell'ossigeno disciolto con gravi squilibri per l'ecosistema acquatico. Tale situazione si verifica nella tarda primavera quando l'acqua degli strati superficiali, più calda e quindi più leggera, "galleggia" sull’acqua più fredda e quindi più pesante degli strati profondi, creando così una stratificazione termica che ne impedisce il rimescolamento fino al mese di dicembre. La condizione di assenza di ossigeno inoltre favorisce un maggior rilascio di fosforo dai sedimenti alle acque profonde innescando così un processo che si autoalimenta.
Il sistema di rimozione del fosforo
Al fine di migliorare le condizioni di qualità delle acque del Lago Grande, nel 2005 il Comune di Avigliana e l'Ente Parco hanno promosso la realizzazione di un sistema per la rimozione del fosforo.
Attraverso il principio dei vasi comunicanti e sfruttando il dislivello di pochi centimetri tra il lago Grande e il Canale Naviglia, l'acqua degli strati più profondi del lago (quella naturalmente caratterizzata dalle maggiori concentrazioni di fosforo) viene asportata ed allontanata attraverso il naturale deflusso dal Canale.

Da queste considerazioni emerge la necessità di un impegno congiunto da parte dei diversi Enti per migliorare ulteriormente la qualità  delle acque e dell'ecosistema lacustre, per raggiungere gli obiettivi minimi fissati dalla Direttiva Quadro sulle Acque e dalla normativa nazionale di recepimento, attraverso strategie integrate che riguarderanno tutti i comparti che influiscono sulla qualità dei laghi.

Per queste ragioni, l'Amministrazione Regionale ha promosso l'attivazione del Contratto di Lago del Bacino dei Laghi di Avigliana, affidandone il coordinamento alla Provincia di Torino.

L'articolo di AviglianaNotizie del 31 luglio 2020 con il comunicato congiunto dell'Amministrazione Comunale di Avigliana e dell'Ente Parco Alpi Cozie, con le informazioni sulle iniziative intraprese per contenere il fenomeno dell'eutrofizzazione nel Lago Grande, sulla balneabilità del Lago e sulla situazione del livelli idrici sui Laghi Grande e Piccolo.


Il Contratto di Lago del Bacino dei Laghi di Avigliana

Il percorso che porterà alla riqualificazione del bacino dei Laghi di Avigliana, prevede tre diverse fasi di lavoro, ai sensi delle Linee Guida Regionali sui Contratti di Fiume e di Lago:

Fase di preparazione
Batimetria del Lago Piccolo
  • raccolta e elaborazione dei dati e delle informazioni ambientali disponibili presso gli Enti coinvolti e direttamente sul territorio (batimetria del Lago Piccolo)
  • indagine diretta presso le amministrazioni locali relativamente a eventuali ulteriori problematiche non evidenziabili con i dati a disposizione
  • studio dei problemi relative alla qualità delle acque
  • valutazione della possibilità di realizzazione di zone di filtro per ridurre l’apporto di nutrienti al lago e i problemi legati alla balneabilità del laghi
  • studio dei problemi relativi all’afflusso turistico non regolamentato e ai vari tipi di utilizzo dei laghi
  • realizzazione di cartografie tematiche finalizzate a localizzare le criticità.
  • firma del Protocollo di Intesa(pdf 1,7 MB), sottoscritto in data 29 dicembre 2011
Fase di attivazione
  • mappatura dei soggetti da coinvolgere nella concertazione
  • realizzazione di momenti di confronto con i portatori di interesse pubblici e privati: il primo workshop di progettazione partecipata per l'avvio del Contratto di Lago si è tenuto il 13 giugno 2011 ad Avigliana. Sono stati attivati inoltre tavoli tematici finalizzati alla discussione delle principali problematiche emerse: il tavolo sull'argomento "Fruizione ed educazione ambientale" si è avviato con due incontri tenutisi rispettivamente a Trana il 9 novembre e a Sant'Ambrogio il 6 dicembre 2011
Il report del primo tavolo di lavoro(pdf 125 KB) tenutosi il 9 novembre 2011 a Trana.
Il report del secondo tavolo di lavoro(pdf 119 KB) tenutosi il 6 dicembre 2011 a Sant'Ambrogio.

Le riunioni del tavolo di lavoro sono convocate periodicamente sono finalizzate a condividere strategie di gestione in sicurezza della fruizione intorno ai laghi. Gli incontri vedono la partecipazione degli attori territoriali, con l'impegno di individuare soluzioni condivise.

Il tavolo sull'argomento "Livelli e qualità delle acque", a tutt'oggi attivo, ha avuto avvio con un primo incontro ad Avigliana il 3 dicembre 2012, e si è articolato in diversi tavoli ristretti per la trattazione di problematiche specifiche legate al livello dei laghi:

  • individuazione delle possibili soluzioni integrate per la riqualificazione del territorio per il raggiungimento degli obiettivi di qualità delle acque dettati dalla normativa vigente
  • individuazione e promozione di tipologie di turismo compatibile con l’area protetta e pianificazione di una corretta attività di comunicazione e promozione del territorio
  • redazione e condivisione del Piano d'Azione.
Il report del primo tavolo di lavoro(pdf 123 KB) tenutosi il 3 dicembre 2012 ad Avigliana.
Fase di attuazione
Il giorno 30 maggio 2017 si è tenuto l'incontro per la firma del Contratto di Lago di Avigliana.
Il programma della giornata, il comunicato dell'Ufficio Stampa, lo speciale pubblicato su Cronache da Palazzo Cisterna e le presentazioni dei relatori sono disponibili sulla pagina dedicata all'evento.
Alla firma del Contratto segue l' attuazione delle singole Azioni inserite nel Piano d'Azione.

 

Per informazioni: pianificazione.acque@cittametropolitana.torino.it