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Acquisti verdi per 90 milioni di euro nel 2015. La spesa ecologica della Città metropolitana all’87%

Sono 90 i milioni di euro spesi nel 2015 per l’acquisto di beni e servizi a basso impatto ambientale dai soggetti pubblici e privati che aderiscono al progetto Ape - Acquisti pubblici ecologici, coordinato dalla Città metropolitana di Torino. I 46 enti che nel 2015 facevano parte della Rete Ape (oggi sono 48 tra Comuni e Comunità montane, istituti scolastici, enti parco, consorzi di servizi pubblici, agenzie per lo sviluppo del territorio, associazioni culturali e ambientaliste, la Camera di Commercio di Torino, l’Università, il Politecnico, Scr-Società di committenza regionale e Gtt) hanno destinato tale cifra agli acquisti ecologici a fronte di una spesa complessiva dichiarata di 142,6 milioni di euro, raggiungendo il 63,2% di conformità al protocollo per la promozione del Green public procurement (Gpp). Rispetto al 2014, si registra un aumento del 4,3% di spesa verde a fronte di una diminuzione dell’1,7% di spesa complessiva: cifre che sembrano denotare una maggior consapevolezza negli acquisti degli enti pubblici, che in presenza di budget sempre più ridotti programmano acquisti più responsabili.
“Si può stimare che con gli acquisti ecologici effettuati nel 2015” commenta la consigliera metropolitana delegata all’ambiente Elisa Pirro “si è riusciti a evitare l'emissione di 7.419 tonnellate di gas climalteranti come l’anidride carbonica, mentre grazie ai servizi di ristorazione sostenibile è stato possibile risparmiare 529 tonnellate di plastica e 3.235 tonnellate di CO2”.
Il Comune di Torino è l’ente che nel 2015 ha speso maggiormente secondo i criteri ambientali: oltre 56 milioni di euro (pari al 62,2% del totale della spesa di tutta la Rete Ape), seguito dalla Città metropolitana di Torino, che supera i 6 milioni di euro (pari a circa il 6,8%) e dal Comune di Collegno (4,7 milioni pari al 5,2%).
Come sempre, il ruolo fondamentale nella spesa complessiva Ape è costituito dalla fornitura di energia elettrica (oltre 50 milioni di euro), seguita dai servizi di ristorazione (circa 19 milioni di euro) e dai servizi di pulizia (quasi 17 milioni di euro).
Il 97% della spesa che rispetta i criteri Ape si è concentrata principalmente sui 13 enti che hanno dichiarato nelle categorie di acquisto previste dal monitoraggio un volume di spesa complessiva superiore al milione ciascuno: i Comuni di Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Piossasco, Rivoli e Torino, Acea Pinerolese, Cidiu, Arpa Piemonte, Città metropolitana di Torino, Politecnico e Università di Torino. Comune di Collegno e Acea Pinerolese raggiungono quasi il 100% di conformità al protocollo.
Migliora notevolmente il risultato della Città metropolitana di Torino, che dall'8,3% passa all' 87,2% grazie all'appalto per l'energia elettrica, che dal 2015 rispetta il protocollo Ape, e dell'Arpa Piemonte, che dall'11,4% passa al 63,2% grazie al nuovo appalto per le pulizie stipulato nel rispetto dei criteri Ape.
Tra gli enti con un volume di spesa totale al di sotto del milione di euro e superiore al mezzo milione di euro, il Comune di Avigliana raggiunge il 97,9%. Nel novero degli enti con un volume di spesa totale al di sotto del mezzo milione di euro e superiore a 100mila euro, il Parco Regionale della Mandria ha registrato il 100% di acquisti verdi, il Consorzio dei servizi socio-assistenziali del Chierese ha raggiunto il 99,9% e il Comune di Bardonecchia è risultato conforme al protocollo per il 98,8% degli acquisti effettuati.
Si segnalano infine l’Ente Aree Protette Alpi Cozie, l’Ato-R (Associazione d'ambito torinese per il governo dei rifiuti) e la Fondazione Torino Smart City che, anche se con spese totali di importo ridotto, raggiungono il 100% di conformità al protocollo Ape.
Il progetto Acquisti pubblici ecologici, avviato nel 2003 dall’allora Provincia di Torino in collaborazione con Arpa Piemonte, ha l'obiettivo di sensibilizzare gli uffici acquisti e ambiente degli enti del territorio provinciale, e di supportarli nella definizione e integrazione di criteri ambientali nelle procedure di acquisto di sempre più numerose tipologie di prodotti e servizi. Il progetto acquisisce ulteriore valore alla luce dell’obbligatorietà di applicazione del Gpp, sancita dal nuovo Codice degli appalti. Elemento distintivo del progetto è il monitoraggio sull'attuazione degli impegni presi, che dal 2015 si svolge nell'ambito del progetto europeo Spp Regions (www.sppregions.eu) per la valorizzazione, la creazione e il rafforzamento delle reti di autorità pubbliche in materia di appalti sostenibili e innovativi in sette regioni europee.