I NOSTRI COMUNICATI

 

Parchi chiusi ma uffici della Direzione Sistemi Naturali al lavoro, perché la natura non si ferma

Nonostante l'emergenza Coronavirus la Città Metropolitana di Torino prosegue le sue attività di tutela e gestione delle aree naturali protette. Nella terza settimana di lavoro del personale della Città Metropolitana di Torino in modalità agile anche gli uffici della Direzione Sistemi naturali sono chiusi al pubblico, ma il personale è presente e operativo dal proprio domicilio. I cittadini possono contattare la Direzione scrivendo all'indirizzo areeprotette@cittametropolitana.torino.it per avere informazioni e comunicazioni relative alle aree protette gestite direttamente dalla Città Metropolitana, all'indirizzo vigilanzambientale@cittametropolitana.torino.it per comunicazioni, segnalazioni o informazioni sulle attività di vigilanza e controllo e infine all'indirizzo salaoperatigev@cittametropolitana.torino.it per segnalazioni relative all'ambiente.
"La Direzione sistemi naturali, - spiega Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all'ambiente e alle aree protette - lavora sia sulle necessità indifferibili, sia per programmare le attività future. Il personale addetto alla programmazione e alla gestione amministrativa pianifica e predispone quanto necessario per una rapida ripresa delle attività sul territorio". Le attività naturalistiche e forestali si concentrano su aggiornamenti e progettazione in vista del ritorno alla normalità, con saltuarie uscite in campo per effettuare le rilevazioni o i monitoraggi che la stagionalità impone in questo periodo. La vigilanza sul territorio viene svolta regolarmente grazie all'impegno del personale con qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, che si alterna in turni di reperibilità e di sorveglianza attiva, rispettando le procedure di sicurezza e utilizzando i dispositivi di protezione individuale.

ACCERTAMENTI SU SCARICHI ILLEGALI NEGLI STAGNI DI POIRINO

Tra le attività di vigilanza espletate negli ultimi giorni, nel pieno rispetto delle normative di sicurezza e del distanziamento tra gli operatori, spicca quella che ha interessato il Sito di interesse comunitario degli Stagni di Poirino, in prossimità della frazione Favari. Presso un'azienda agricola era stato segnalato uno scarico idrico non autorizzato, già oggetto di un sopralluogo eseguito nel mese di febbraio dal personale della Città Metropolitana e da quello dell'ARPA. Nel frattempo lo scarico non era stato interrotto e il liquido, incolore ma maleodorante, ha continuato ad essere scaricato in un canale irriguo che scorre per circa un chilometro lungo la via Poirino e si immette negli Stagni. Gli ufficiali di polizia giudiziaria della Direzione sistemi naturali hanno seguito l'intero percorso del canale e verificato la presenza di pozze in cui ristagna il liquido maleodorante. Lo scarico arriva sino al limite di una proprietà in cui erano già stati effettuati accertamenti sul rispetto della normativa sui siti di interesse comunitario.

controllo scarichi illegali Favari Poirino 2