Al progetto hanno partecipato Le istituzioni scientifiche di cinque paesi europei - Italia, Francia, Croazia, Grecia e Ungheria – con il coordinamento dell'Agenzia per l'ambiente francese (Agence de l'Environnement et de
“Clim’Foot” prevedeva che una serie di organizzazioni partecipassero al programma volontario e
Il calcolo, oltre a tenere conto dei consumi energetici ed elettrici delle scuole coinvolte, ha anche considerato categorie specifiche quali i trasporti e la mobilità sostenibile, i rifiuti e la raccolta differenziata organizzata al loro interno. Gli studenti hanno lavorato in particolare sul tema della mobilità casa-scuola, consumo di bottiglie di plastica, raccolta dei rifiuti prodotti con l’obiettivo di individuare una serie di buone pratiche per la riduzione dei consumi e delle emissioni atmosferiche e individuando un modello di sostenibilità per le scuole.
Gli stessi istituti proseguiranno nel progetto con la fase successiva, a cura di Città metropolitana, "Ci basta un pianeta", per la realizzazione di azioni di miglioramento finalizzate alla riduzione dei consumi nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.
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Nel portare i saluti istituzionali della Città metropolitana di Torino, il consigliere delegato ai lavori pubblici ha scherzosamente ammonito i ragazzi: “Tutti noi ci sentiamo paladini dell’ambiente e non ci accorgiamo invece di comportarci da temibili parassiti. Ciò che avete appreso con questo progetto è un passo verso una cultura della sostenibilità che richiede da subito un impegno di tutti e che fra qualche anno, quanso sarete nel mondo del lavoro, toccherà a voi applicare”: