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Scorie nucleari: Città metropolitana, Regione Piemonte e parlamentari nuovamente a confronto

Da mesi la Città Metropolitana di Torino mantiene attivi e puntuali i contatti con i Sindaci dei Comuni che la Sogin spa ritiene potenzialmente idonei ad ospitare la sede unica del deposito nazionale di scorie nucleari. Le risposte alle osservazioni e alle richieste di chiarimento che l'Ente di area vasta, i Comuni e l'intero territorio hanno presentato alla Sogin saranno fornite nell'incontro dedicato al Piemonte il 15 novembre prossimo. Il confronto sarà limitato e compresso in una sola ora, dalle 11,45 alle 12,45.
Il timore degli amministratori della Città Metropolitana e degli amministratori comunali interessati è che questa modalità, insieme ai tempi contingentati del seminario, sia una semplice e dovuta formalità rispetto ad una scelta già avvenuta; una scelta sulla quale i territori non sono stati assolutamente informati. Le aspettative sono importanti, anche alla luce dei dati raccolti negli ultimi mesi dai tecnici della Città Metropolitana nei siti di Carmagnola e di Mazzè, potenzialmente interessati alla collocazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari. L'amministrazione metropolitana ritiene che i due Comuni non avrebbero dovuto rientrare nella Carta nazionale che individua le aree potenzialmente interessate all'ubicazione, tanto più con la classificazione come aree ottimali.
Per tenere alta l'attenzione e confermare al territorio la costante presenza della Città metropolitana è stata convocata per lunedì 20 settembre alle 11,30 una videoriunione, alla quale sono stati invitati tutti i parlamentari piemontesi e il Presidente della Regione Piemonte. All'ordine del giorno le ulteriori iniziative volte ad ottenere modalità e tempi certi rispetto all'esame delle centinaia di pagine di osservazioni tecniche presentate a Sogin spa.