I NOSTRI COMUNICATI

 

Sempre piu’ verde la spesa della rete Ape della Città metropolitana di Torino

Nasce www.sppregions.eu per sostenere le reti che si occupano di appalti sostenibili

È in continuo aumento la spesa “verde” dei 45 enti del progetto Ape - Acquisti pubblici ecologici coordinato dalla Città metropolitana di Torino. Nel 2014 la cifra spesa per l’acquisto di beni e servizi ecologici da parte dei sottoscrittori del progetto è salita a 86,5 milioni di euro.
La rete Ape è formata da soggetti pubblici e privati impegnati a utilizzare criteri ecocompatibili negli acquisti per i propri uffici e comprende Comuni e Comunità montane, istituti scolastici, enti parco, consorzi di servizi pubblici, agenzie per lo sviluppo del territorio, associazioni culturali e ambientaliste, la Camera di Commercio di Torino, il Politecnico e la Scr, Società di committenza regionale.
Se nel 2004 i 13 primi partecipanti al progetto Ape avevano acquistato beni e servizi per 4,5 milioni di euro, nel 2014 sono stati destinati, come detto, ben 86,5 milioni di euro per acquisti ecologici, a fronte di una spesa complessiva dichiarata di circa 145 milioni di euro: ciò significa che il 59,6% della spesa è conforme al protocollo europeo del Green public procurement. A far la parte del leone è sempre la Città di Torino, con i suoi 59,2 milioni di euro e con un sensibile aumento rispetto al 2013 della percentuale di spesa verde sul totale, che sale dal 63 al 72,2% grazie al nuovo appalto mensa, considerato buona pratica a livello nazionale e internazionale. Seconda piazza per il Comune di Collegno con circa 5 milioni di euro, seguito dal Politecnico di Torino, che ha speso 4,4 milioni di euro in beni e servizi che rispettano i criteri Ape.
La spesa per categoria di prodotto vede confermati al primo posto i servizi di fornitura di energia elettrica con quota minima del 50% da fonti rinnovabili (51,6% della spesa APE complessiva).
Seguono i servizi di ristorazione con prodotti biologici e stagionali, stoviglie riutilizzabili e acqua da rubinetto (25,5%) e i servizi di pulizia con prodotti ecologici (17,2%); quindi le spese per costruzioni e ristrutturazioni in bioedilizia (2%) e attrezzature informatiche a ridotto consumo energetico (1,75%).
“I dati del 2015 confermano l’importanza del Green public procurement come strumento per indirizzare la produzione e il consumo verso beni e servizi a minore impatto ambientale” commenta il consigliere metropolitano delegato all’ambiente Gemma Amprino.
“Si può stimare che nel 2013, con gli acquisti fatti nell’ambito del progetto Ape per le categorie energia elettrica, autoveicoli e attrezzature informatiche, è stato possibile risparmiare all’atmosfera l’emissione di circa 18mila tonnellate di CO2, mentre grazie ai servizi di ristorazione sostenibile è stato possibile risparmiare 585 tonnellate di plastica e 3577 tonnellate di CO2”.

Nasce il nuovo sito del progetto Sustainable public procurement
Il progetto “Spp regions” ha lanciato il suo sito www.sppregions.eu per valorizzare la creazione e il rafforzamento delle reti di autorità pubbliche in materia di appalti sostenibili e innovativi in sette regioni europee. Le reti a Barcellona (Xarxa de Ciutats i Pobles cap a la Sostenibilitat), South West England (Pipen), Bulgaria (Bulgarian Sppi Network), Copenhagen, Città metropolitana di Torino (rete Ape), Metropolitan Region Rotterdam – The Hague e West France coopereranno direttamente sui bandi di gara per trovare soluzioni eco-innovative e consolidare le capacità circa l’attuazione di pratiche di acquisti sostenibili e innovativi.
Le sette reti locali pubblicheranno un totale di 42 capitolati eco-innovativi focalizzati sull'uso dell'energia negli edifici pubblici, sui veicoli e trasporti e sulla fornitura di alimenti e servizi di catering. L'obiettivo è di raggiungere 54,3 GWh/anno di risparmio di energia primaria e innescare 45 GWh/anno di energia rinnovabile.