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Sottoscritto il Contratto di fiume del bacino del Pellice

Si è conclusa in questi giorni la fase di raccolta delle firme da parte dei sottoscrittori del Contratto di Fiume del bacino Torrente Pellice, importante traguardo che segna l’inizio della fase di attuazione del Piano d’Azione condiviso con il territorio. Non sono previsti momenti ufficiali attraverso eventi pubblici a causa dell’emergenza Covid 19, i soggetti interessati per rispettare i tempi hanno optato per la firma digitale.
I sottoscrittori del Contratto, oltre alla Città metropolitana di Torino sono: Regione Piemonte, Unione Montana del Pinerolese, i comuni di Bobbio Pellice, Bricherasio, Campiglione Fenile, Cavour, Garzigliana, Luserna S. Giovanni, Lusernetta, Osasco, Pancalieri, San Secondo di Pinerolo, Torre Pellice, Villar Pellice, Villafranca Piemonte, Vigone. E ancora SMAT, Provincia CIA Agricoltori delle Alpi, Coldiretti Torino, Confagricoltura Torino, Politecnico di Torino, Studio Rosso Ingegneri Associati s.r.l. e ATAAI – Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna.
Si tratta del quarto Contratto sottoscritto sul territorio della Città metropolitana dopo quelli del Sangone, dei Laghi di Avigliana e del Lago di Viverone (che vede quale capofila la Provincia di Biella).
Il territorio del bacino del Torrente Pellice, ricordiamo, è stato oggetto negli ultimi anni di studi condotti nell'ambito del Programma di Cooperazione territoriale ALCOTRA 2007-2013, (“Pellidrac – Pellice e Drac si parlano: histoire d’eau” e “TT:CoCo ; Torrenti Transfrontalieri: Conoscenza e Comunicazione”) che hanno analizzato gli aspetti legati al rischio idrogeologico, così drammaticamente attuale in queste settimane, e alla riqualificazione fluviale evidenziando la stretta connessione fra le due tematiche, e promosso la collaborazione e lo scambio di conoscenze fra gli attori territoriali. Proprio in queste occasioni era emersa l'esigenza di ottimizzare le risorse finanziarie e gli interventi volti alla riqualificazione del bacino fluviale e alla gestione integrata delle risorse idriche.
Il
Contratto di Fiume è stato così individuato come lo strumento più idoneo per il raggiungimento di questi obiettivi: le esperienze già condotte dalla Città metropolitana in altri bacini hanno dimostrato la sua validità per il coinvolgimento dei portatori di interesse e per il coordinamento delle azioni ritenute prioritarie sul territorio per la sua riqualificazione.
Le prime azioni del percorso che
ha portato al Contratto sono state dedicate alla condivisione delle informazioni sul progetto TT:CoCo e alla diffusione della cultura dell'acqua e del territorio, che hanno coinvolto da un lato le scuole primarie, per un totale di 320 allievi coinvolti tra classi elementari dei comuni di Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice e classi medie dei comuni di Cavour e di Torre Pellice, e dall'altro il Liceo Artistico "M. Buniva" di Pinerolo i cui studenti hanno partecipato al Concorso di Idee per l'elaborazione del Logo del Contratto.
E' stato inoltre richiesto dal territorio di individuare modalità di informazione e divulgazione innovative ed efficaci sui temi del rischio idrogeologico e della riqualificazione fluviale, come già accennato tematiche fra loro strettamente correlate.
Sono stati inoltre condotti diversi momenti di confronto con i portatori di interesse pubblici e privati, così come previsto dalle Linee Guida Regionali sui Contratti di Fiume, a partire dal
1° tavolo di progettazione partecipata del Contratto di Fiume del 17 aprile 2014. L’ultimo incontro pubblico risale al 4 luglio del 2019 in occasione dell’Assemblea di Bacino annuale, preceduta da una riunione della Cabina di Regia, finalizzato alla diffusione delle informazioni sulla riattivazione dei lavori del Contratto per il completamento del percorso verso la sottoscrizione, le iniziative legate al territorio del bacino del Pellice fino alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica. L’esito positivo di quest’ultima, con espressione del parere motivato da parte della Regione Piemonte, ha consentito di procedere alla firma.
“Con la firma dell’intero contratto – ha sostenuto l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati - si completa la fase operativa del progetto e si avvia dunque a definizione un piano che comprende azioni e impegni da parte di tutti i sottoscrittori per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, tra cui la riduzione dei rischi idraulici e la riqualificazione fluviale. Il raggiungimento degli obiettivi, in difesa del territorio che, alla luce degli evidenti cambiamenti climatici che portano ad eventi eccezionali, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, appare oggi più che mai importante. I nostri corsi d’acqua hanno bisogno di misure strutturali pianificate, concordate e corali, e non di interventi emergenziali e il “contratto di fiume” è lo strumento che permetterà il raggiungimento di questi obiettivi”.
"Con il completamento della raccolta delle firme ha commentato la Consiglera delegata all'Ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà - siamo giunti al traguardo della sottoscrizione, un tassello indispensabile per completare la fase operativa del Contratto. Ringrazio tutti i partecipanti del protocollo per l'impegno profuso, solo attraverso un lavoro comune si può creare un sistema in grado di creare sinergia sul territorio per contrastare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, i danni causati dalla recente alluvione che ha investito la nostra regione sono sotto gli occhi di tutti".