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A Front il traffico pesante fuori dal centro abitato grazie alla progettata variante

Nel tentativo di risolvere un annoso problema di viabilità che affligge l’abitato di Front da più di vent’anni, nell’ottobre scorso il Sindaco ha richiesto agli uffici dell’allora Servizio Assistenza tecnica della Città Metropolitana di Torino la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica di una nuova circonvallazione del centro abitato in variante alla Strada Provinciale 13. Il restringimento di carreggiata di via Salvatore Mura sulla Provinciale 13 di Front è da anni oggetto di dibattito a livello locale.
Tra i tentativi di risoluzione del problema ipotizzati negli ultimi anni figura l’inserimento della circonvallazione di Front nello studio di un tracciato alternativo alla Provinciale 460 del Gran Paradiso. La strettoia condiziona pesantemente la scorrevolezza del traffico fra Torino, Cuorgnè e le valli del Canavese. L’infrastruttura stradale oggetto del progetto della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali inizia dall’innesto sulla Provinciale 13 al km 11+600 in direzione nord-est e si ricollega alla 13 al km 12+500, evitando l’attraversamento del centro abitato di Front, soprattutto quello dei mezzi pesanti, che devono transitare su una carreggiata stretta e causano un forte inquinamento acustico e atmosferico. Una viabilità alternativa esterna consentirebbe di migliorare l’accessibilità al centro abitato e la sicurezza per i pedoni e i ciclisti, diminuendo l’impatto ambientale del traffico motorizzato.
Il nuovo tracciato ipotizzato dai tecnici della Città metropolitana attraversa aree boscate, prati e seminativi e si collegherebbe alla viabilità provinciale a nord attraverso la rotatoria già esistente all’incrocio tra Provinciale 13 e viale Unità d’Italia. A sud-ovest, oltre il cimitero e prima del bivio con la Provinciale 39 di Rivarossa, è prevista una rotatoria di intersezione per collegarsi alla viabilità provinciale e comunale. Il nuovo tracciato comporta la realizzazione di indispensabili opere d’arte: un ponte di attraversamento del Rio Secco, difese spondali, passaggi idraulici, muri di sostegno e barriere acustiche. Il percorso interessa un territorio sensibile sia dal punto vista idrografico che ambientale, per la presenza di corsi d’acqua a carattere torrentizio, aree boscate e un terrazzamento naturale.
La particolarità dell’abitato di Front è la presenza di arterie viabili che lo collegano a tutto il Canavese, al Ciriacese, a Torino e alle Valli di Lanzo, le quali confluiscono tutte al centro del paese, generando un intenso traffico di mezzi pesanti. Tale traffico mette in difficoltà una viabilità comunale che non è dotata di marciapiedi e di ciclopiste. Un monitoraggio del traffico in via Borello, sull’asse della Strada Provinciale 13, affidato dal Comune a uno studio privato ed effettuato tra il 21 e il 24 ottobre 2013, ha generato dati eloquenti: 18.397 passaggi in quattro giorni, con un traffico giornaliero medio di 6.242 veicoli. Se si considera che nel Canavese occidentale hanno sede 240 aziende del settore dello stampaggio a caldo e delle lavorazioni meccaniche, è chiaro che la domanda di mobilità di merci e di persone rende obsoleta la viabilità attuale, in uno dei poli nazionali più importanti del settore.
Gli ambiti di studio di rilevanza tecnica emersi nel progetto sono tre: la strada, la rotatoria e le opere d’arte e di difesa spondale. Il progetto prevede una strada extraurbana secondaria di categoria C2 lunga 840 metri e larga 9,5, con due corsie larghe 3,5 metri e una banchina di 1,25 metri. La rotatoria a quattro bracci di tipologia compatta sulla Provinciale 13 ha un diametro esterno di 40 metri, un raggio giratorio esterno di 20 metri e un raggio giratorio interno di 12. L’anello è largo 8 metri, con una corsia da 6 e banchine da 2 metri. La variante attraversa aree individuate a media probabilità di alluvione (Fascia B).
Il ponte sul Rio Secco ha una luce di 30 metri ed è prevista la realizzazione con elementi scatolari prefabbricati da prevedersi all’interno del corpo stradale, scogliere rivegetate, mantellate in massi a protezione del rilevato, un muro in cemento armato controterra lungo 60 metri a sostegno del terrazzamento naturale, nel tratto in trincea; una barriera acustica in pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti lunga 80 metri.
Lo studio progettuale trasmesso al Comune di Front il 16 luglio scorso prevede una spesa di 1.730.000 Euro, con oneri di sicurezza per 103.800 euro. I lavori in appalto ammontano quindi ad 1.833.800 Euro. La somma a disposizione della stazione appaltante è di 441.200 Euro, per cui l’importo totale del progetto è di 2.275.000 Euro.