I NOSTRI COMUNICATI

 

I lavori del Consiglio Metropolitano di lunedì 30 gennaio

Il Consiglio metropolitano ha approvato nella seduta di lunedì 30 gennaio le Delibere riguardanti la convenzione per gli affidamenti diretti al CSI Piemonte fino al 31 dicembre del 2017 , il Rapporto dell’anno 2015 sull’andamento gestionale degli organismi partecipati (entrambi gli argomenti erano stati oggetto di approfondimento durante gli incontri tra i capigruppo) e il Piano di affidamento incarichi e consulenze nel 2017.
In apertura della seduta il capogruppo della lista “Città di città” Vincenzo Barrea ha annunciato l’uscita dall’aula degli otto rappresentanti del centrosinistra, in polemica con la Sindaca Appendino e i consiglieri del Movimento5Stelle perché “non rispettano – ha detto tra l’altro Barrea - le indicazioni dell’assemblea, in particolare sulla vicenda del comodato temporaneo alla Città di Torino dell’Area di Ponte Mosca per l’effettuazione del mercato di libero scambio”. Barrea ha inoltre lamentato come i Consiglieri delegati e le deleghe loro assegnate non siano ancora stati oggetto di una comunicazione ufficiale al Consiglio.
Il Consiglio ha poi esaminato e approvato un ordine del giorno sulla revisione della rete ospedaliera e la valorizzazione dell’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano, presentato dal gruppo del Movimento 5Stelle e illustrato dalla Consigliera Elisa Pirro, delegata all’Ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell’aria, tutela fauna e flora, parchi e aree protette. L’ordine del giorno richiama il nuovo modello di rete ospedaliera che prevede la riorganizzazione degli ospedali hub, spoke, territoriali e di zona disagiata e l’individuazione di tre hub nelle aziende sanitarie Mauriziano, San Giovanni Bosco e Città della Salute, tutte dislocate nell’area urbana torinese, mentre il resto del territorio provinciale dispone soltanto di spoke. Nell’Area Piemonte Sud Ovest la riorganizzazione ha causato il declassamento del DEA di II livello a DEA di I livello. L’ordine del giorno sottolinea la posizione logistica favorevole del San Luigi, ricorda la vicinanza con la Tangenziale sud e la recente approvazione del progetto per una stazione del Servizio Ferroviario Metropolitano che dovrebbe servire l’ospedale. Inoltre sottolinea che al San Luigi sono stati effettuati investimenti per 15 milioni di Euro per la costruzione del nuovo Pronto Soccorso, per la piazzola dell’Elisoccorso, un nuovo laboratorio analisi, una nuova farmacia, la Rianimazione e le sale operatorie, in linea con un progetto di inserimento dell’azienda San Luigi nella Rete regionale dell’emergenza. L’ordine del giorno, approvato all’unanimità dagli undici Consiglieri presenti, invita la Sindaca Metropolitana e il Consiglio a sollecitare la Regione Piemonte affinché riveda la rete ospedaliera della Città Metropolitana, superando l’assenza di un ospedale di riferimento nell’area Torino Ovest.
E’ stata poi discussa e approvata una mozione della “Lista civica per il territorio” sulla loalizzazione tra Moncalieri e Trofarello del futuro ospedale unico nell’Azienda Sanitaria Locale TO5. Il testo fa riferimento al ricorso al TAR presentato dai Comuni di Villastellone, Carignano, Carmagnola, Lombriasco e Piobesi Torinese per impugnare la Delibera della Regione sulla localizzazione della struttura ospedaliera. Paolo Ruzzola, capogruppo della Lista civica per il territorio, ha ricordato che il progetto dell’ospedale insisterebbe su di un suolo agricolo di pregio ed esondabile e che manca al momento la VAS -Valutazione Ambientale Strategica. Il testo, approvato all’unanimità dagli undici Consiglieri metropolitani presenti in aula, impegna il Sindaco metropolitano e la Giunta metropolitana ad attivarsi per tutelare il diritto della Città metropolitana di esprimere il proprio parere ai fini della procedura VAS e in materia di impatto dell’ospedale sulla viabilità locale e l’ambiente. Inoltre il documento approvato dal Consiglio chiede che la Città Metropolitana operi per contenere il consumo di suolo agricolo di pregio, evitare nuove costruzioni in aree esondabili e recuperare al contrario aree industriali dismesse; il tutto nell’ambito di un confronto democratico e partecipativo con i Comuni della zona.
Il Segretario e Direttore generale della Città Metropolitana, Giuseppe Formichella, ha relazionato brevemente al Consiglio sull’impegno dell’Ente per l’applicazione della normativa nazionale per il contrasto alla corruzione e la trasparenza amministrativa.
In chiusura il Vicesindaco metropolitano, Marco Marocco, ha ricordato l'impegno della Città Metropolitana di Torino per i soccorsi alle popolazioni del Centro Italia colpite dalle eccezionali nevicate e dal protrarsi di uno sciame sismico. L'Ente ha inviato nella zona di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) personale specializzato del Servizio Viabilità dotato di una fresa con turbina. Grazie alla fresa è stato possibile liberare un tratto di viabilità montana di 9 Km, che collega Arquata del Tronto alla frazione Colle, dove hanno sede alcune aziende agricole che erano rimaste completamente isolate.