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Fino al 21 gennaio in una mostra la storia dello sci a Pragelato e nelle Valli

Prosegue sino a martedì 21 gennaio a Pragelato, per iniziativa del Comune e della Fondazione Giuseppe Guiot Bourg, la mostra “La storia dello sci a Pragelato e nelle Valli”, curata dal MUSEP - il Museo Civico Etnografico del Pinerolese - e dal Centro Arti e Tradizioni Popolari. La mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, documenta il vissuto degli sciatori, pionieri e contemporanei, agonisti e turisti, ma anche l’evoluzione tecnica della disciplina, la passione che ha animato e anima atleti e “sciatori della domenica”.
Si potranno ammirare le immagini delle tante generazioni di appassionati che si sono avvicendate sulle nevi della Val Chisone e dell’Alta Valle di Susa, le fotografie dei primi impianti di risalita, del paesaggio di cui diventarono parte integrante e dell’equipaggiamento degli sciatori d’antan. Dai bianchi e neri dello sci pionieristico si arriva senza soluzione di continuità alle immagini a colori, soprattutto a quelle che documentano una Pragelato sulla ribalta mondiale dello sci nordico in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006, quando il Re Harald V salì in Val Chisone a fare il tifo per i fondisti, i saltatori e i combinatisti nordici norvegesi mentre gli italiani si esaltavano per le imprese di Pietro Piller Cottrer, Giorgio Di Centa, Fulvio Valbusa e Christian Zorzi. Le immagini poste su pannelli, le vecchie cartoline, le fotografie color seppia, gli articoli, i documenti, gli oggetti e gli articoli sportivi, i memorabilia delle Olimpiadi provengono dal MUSEP, da collezioni private e dalle case dei pragelatesi.