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"Valdo Fusi e la Resistenza" - Venerdì 22 aprile il Bibliotour a Palazzo Cisterna

Valdo Fusi e il suo rapporto con la Resistenza sono i contenuti che accompagnano la tappa del Bibliotour, il progetto regionale nato con l’intento di promuove i beni librari e le biblioteche, ideata da Città metropolitana di Torino nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte.
A pochi giorni dal 25 aprile un percorso tra fotografie, volumi e documenti rari tratti dall’Archivio Valdo Fusi, custodito da Città metropolitana, seguendo le ultime volontà testamentarie della vedova Fusi, Edoarda Biglio.
L’appuntamento è previsto venerdì 22 aprile alle ore 14,00 a Palazzo Cisterna, sede aulica di Città metropolitana, in via Maria Vittoria 12.
La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte Giuseppe Grosso – commenta Valentina Cera, consigliera metropolitana delegata alla biblioteca storica – è un’istituzione specializzata nel raccogliere, conservare e favorire la consultazione del materiale custodito al suo interno che, negli anni, è diventata un punto di riferimento essenziale per gli studi sulla storia del Piemonte e degli antichi Stati Sardi”.
La partecipazione al Bibliotour – continua la consigliera Cera – è un’occasione per raccontare, a ridosso del 25 aprile – un altro ruolo importante della nostra Biblioteca: quello di essere custode del Fondo e Archivio Valdo Fusi, che la moglie, Edoarda Biglio, volle donare alla Provincia di Torino per consentire una conoscenza postuma della figura del marito”.
La partecipazioneall’evento è libera con prenotazione obbligatoria a:
stampa@cittametropolitana.torino.it

Fondo Valdo Fusi

Nel corso del 2004 la Biblioteca Storica "Giuseppe Grosso" acquisiva in lascito, disposto con testamento olografo della signora Edoarda Biglio, vedova di Valdo Fusi, un corpus di libri, documenti e stampe antiche che costituivano la biblioteca della famiglia.
La raccolta consta di circa 2000 volumi, quasi esclusivamente moderni, una cinquantina di stampe, 200 unità archivistiche (lettere, cartoline, fotografie, appunti manoscritti) e centinaia di fogli quotidiani e periodici. La maggior parte delle opere riguarda la letteratura italiana e straniera, soprattutto angloamericana, l'arte e la storia locale, con particolare attenzione alla storia della Resistenza partigiana e i legami di Fusi con il Cln. Infine un piccolo settore giuridico ricorda l'attività forense dell'avvocato: fra questi materiali spicca la tesi di laurea in diritto processuale civile, I poteri del giudice in materia di prove, discussa con il relatore Mario Ricca Barberis nel 1934. Tra le opere di Fusi si segnalano Fiori rossi al Martinetto, presente in diverse edizioni, il volume Torino un po' (uscito postumo nel 1976) e le testimonianze sullo stesso Fusi raccolte da Luigi Firpo nel volume edito dal Centro Studi Piemontesi nel 1988. Nato a Pavia il 9 maggio 1911 e scomparso a Isola d'Asti il 2 luglio 1975, Valdo Fusi fu militante dell'Azione Cattolica dal 1924. Dopo l'8 settembre 1943 fu tra gli organizzatori della Resistenza in Piemonte. Catturato il 31 marzo 1944 con gli altri membri del Comitato di liberazione nazionale, fu processato a Torino il 3 aprile e assolto per insufficienza di prove (nel corso del famoso processo in cui furono condannati otto membri del comitato che saranno fucilati al Poligono del Martinetto). Fusi quindi si unì ai partigiani della Divisione "Piave" e mentre la sua formazione si ritirava in Val Formazza, rimase gravemente ferito. Dopo la liberazione fece attività politica divenendo consigliere comunale di Torino, quindi consigliere provinciale e il 18 aprile 1948 fu eletto deputato per la circoscrizione Torino-Novara-Vercelli. Alla fine degli anni '50 Fusi riprese la sua attività professionale di avvocato. Nel 1965 divenne presidente dell'Ordine Mauriziano, carica che mantenne sino al 1970. Nel 1971 la città di Pavia lo proclamò cittadino benemerito e nell'aprile del 1974 Torino gli conferì la cittadinanza onoraria.