I NOSTRI COMUNICATI

 

Il consigliere Bianco: “La Città metropolitana non ha scuole dismesse da dare a chi non ha spazi"

"Quando ci chiedono se la Città metropolitana di Torino dispone di edifici scolastici dismessi da prestare a scuole che si trovano a corto di spazi, in vista del nuovo anno scolastico, a causa delle necessità di distanziamento sociale imposte dall'emergenza Covid-19, siamo purtroppo costretti a rispondere di no. Le dismissioni negli ultimi anni sono state pochissime, e nella quasi totalità dei casi gli immobili sono tornati ai loro proprietari, vale a dire quasi sempre i Comuni. In un paio di situazioni si è trattato di rilocalizzazione di alcune classi, razionalizzando gli edifici che le hanno accolte". Il consigliere metropolitano con delega all'edilizia scolastica Fabio Bianco risponde con queste parole a chi chiede se una delle soluzioni alla mancanza di aule in tante scuole non sia quella di riaprire scuole chiuse, magari per il calo demografico, e mai riutilizzate.
Nel dettaglio, non sono più di nove gli edifici scolastici che la Città metropolitana ha dismesso negli ultimi 15 anni: due a Torino e gli altri nel territorio metropolitano. Questo l'elenco:
• edificio a Torre Pellice (di proprietà del Comune), condiviso con una scuola materna; dismesso perché non c'era più necessità di spazi in quel Comune e per problemi di adeguamento strutturale dell'edificio;
• edificio a Luserna San Giovanni (di proprietà del Demanio e del Comune), dismesso perché non erano più necessari spazi in quel Comune; restituito al Comune che intendeva accentrarvi le scuole primarie sparse in varie sedi;
• edificio di Corso Ciriè 7 a Torino, di proprietà della Città di Torino (dismesso perché necessari ingenti interventi di messa in sicurezza), attualmente occupato da un centro sociale;
• edificio di via Assarotti/via Perrone a Torino (di proprietà della Città di Torino), dismesso perché erano necessari cospicui interventi di messa in sicurezza;
• sede dell'ex-Liceo Curie di Grugliasco (Barocchio), dismesso per problemi di stabilità dei pannelli prefabbricati di facciata (proprietà Città metropolitana);
• edificio di strada Cascina del Gallo a Bussoleno (usato come succursale dal Ferrari di Susa), dismesso per problemi di adeguamento sismico della struttura; ora utilizzato dalla Protezione civile;
• edificio di piazza Silvio Pellico a Chieri, tornato a disposizione del Comune (che ne è proprietario) in seguito a trasferimento degli studenti nei nuovi locali del complesso di via Montessori;
• edificio ex sede del Gramsci di Ivrea, dismesso e riconsegnato al Comune (non agibile all'epoca);
• edificio di via San Giovanni Bosco 14 a Cuorgnè, utilizzato un tempo per il XXV Aprile; era una scuola media che è stata restituita al Comune quando il XXV Aprile si è spostato in Via Cappa.
"Occorre ricordare, inoltre, che il territorio della Città metropolitana non ha ancora subìto nessun calo demografico della popolazione scolastica, per cui non è stato interessato dalla dismissione di strutture scolastiche che invece ha riguardato, negli ultimi anni, le scuole dell'infanzia e primarie" conclude Fabio Bianco. "Attualmente, la popolazione scolastica delle scuole superiori è stabile, dopo decenni di crescita continua".