I NOSTRI COMUNICATI

 

Il "Venerdì dal Sindaco" a Lemie con il primo cittadino Daniele Gabriele

Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Lemie Daniele Gabriele la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e i territori della Città metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente. Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina
 http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/venerdi_dal_sindaco/

I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il venerdi alle 20 con repliche il sabato alle 19,20 e la domenica alle 18.40.
Nel numero del 15 aprile della rivista settimanale della Città metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si può leggere il reportage da Lemie basta andare nel portale della Città metropolitana alla pagina:
http://www.cittametropolitana.torino.it/ufstampa/cronache/

Per scaricare le immagini della fotogallery:
https://photos.app.goo.gl/vBYgDf28QZfLko2L9

 

Fra boschi e affreschi in Val di Viù
I piccoli comuni di montagna hanno meno chance di sviluppo rispetto ai Comuni più grandi e con più infrastrutture? Non è detto, come dimostra una visita a Lemie, al 302esimo posto sui 312 Comuni metropolitani per numero di abitanti. D’inverno sono 180, che d’estate diventano però circa 2000. Lemie ha un territorio vasto che parte da poco meno di 1000 metri di altitudine e comprende vette che sfiorano i 3000, offre possibilità di un turismo slow fra escursioni a piedi e in mountain bike, arrampicata, scialpinismo. E arte: bellissimi gli affreschi, risalenti al XV secolo e restaurati, della cappella di San Giulio in borgata Forno, e quelli della Confraternita del santo Nome di Gesù, sulla rocca al centro del Comune. Ci sono spazi espositivi, una sezione del museo civico Tazzetti, una biblioteca. Tutto perfetto? Ovviamente no: la chiusura dell’unico bar del paese ha sottratto agli abitanti di Lemie il più importante spazio di aggregazione. Ricrearne uno è il sogno nel cassetto del sindaco Daniele Gabriele, che ci racconta com’è vivere e governare questo piccolo comune della Val di Viù.

Lemie, piccolo è bello
“Un comune piccolo ha il vantaggio che ci si conosce tutti e c’è un grande spirito di collaborazione nel portare avanti le iniziative messe in campo; gli svantaggi sono nella carenza di servizi: se migliorassero sarebbe favorito l’aumento dei residenti e quindi delle persone che danno vita al nostro paese”.

Il suo Comune ha trovato dei modi con cui dare vita a progetti e valorizzare il territorio?
“A Lemie le risorse maggiori sono ambientali, perché viviamo in un territorio sostanzialmente integro; però ci sono anche manufatti di pregio che sono stati valorizzati per incentivare un turismo di tipo culturale”.

Uno dei vostri progetti riguarda invece la filiera del legno, di cosa si tratta?
“Abbiamo molti boschi, sia di privati che di proprietà comunale, per questo abbiamo dato vita a un progetto innovativo mirato a fare tagli boschivi selettivi che consentano di immagazzinare carbonio: in pratica, il Comune di Lemie, fra i primi in Italia, ha la possibilità di vendere crediti di carbonio sul mercato libero alle aziende che devono compensare le emissioni e contemporaneamente di migliorare il bosco”.

Ha accennato prima al fatto che la natura per Lemie non è l’unica risorsa, il vostro è anche un paese d’arte.
“Sul territorio ci sono delle piccole chicche che fanno del nostro Comune il polo dell’arte della Valle di Viù. Abbiamo affreschi molto pregevoli restaurati e messi disposizione del pubblico”.

Quanta passione ci vuole per fare il Sindaco?
“È necessario avere una forte motivazione. Nel mio caso, io sono originario di Lemie ma ho vissuto tutta la vita in città per ragioni lavorative, e oggi che sono in pensione ho pensato che potevo dare un contributo per migliorare il mio paese. Fra l’altro, la mia amministrazione e anche quelle precedenti rinunciano a ogni indennità per far sì che le scarse risorse economiche del Comune siano incrementate. La mia è un’attività di volontariato: ritengo giusto che una persona nella propria esistenza trovi spazio e tempo per migliorare la comunità in cui vive”.