I NOSTRI COMUNICATI

 

Il "Venerdì dal Sindaco" questa settimana è a Novalesa, ai piedi del Colle del Moncenisio

Questa settimana prosegue con l’intervista alla prima cittadina di Novalesa, Piera Conca, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e i territori della Città Metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente.
Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/venerdi_dal_sindaco/
I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il venerdì alle 20,40, il sabato alle 14,30 e la domenica alle 18,40.
Nel numero dell’11 febbraio della rivista settimanale della Città Metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si può leggere il reportage da Novalesa; basta andare nel portale della Città Metropolitana alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/ufstampa/cronache/
Per scaricare le immagini della fotogallery:
https://photos.app.goo.gl/vBYgDf28QZfLko2L9

AI PIEDI DEL MONCENISIO E DI FRONTE ALLA MILLENARIA ABBAZIA

Novalesa - Novalèisa in piemontese, Nonalésa in francoprovenzale, Novalaise in francese - è un Comune di circa 540 abitanti in Val Cenischia, ai piedi del Colle del Moncenisio, noto in tutta Europa e non solo per l'omonima Abbazia benedettina fondata nel 726. A testimonianza dell'antichissima frequentazione del luogo e dei suoi pascoli alpini, vi sono numerose incisioni rupestri. Il centro storico sorge proprio di fronte all'Abbazia che, nel suo splendido isolamento in mezzo ai prati del versante ovest della Val Cenischia, per tredici secoli è stata il cardine della vita del paese. Con la sua tipica architettura alpina, Novalesa è un borgo di strada costruito attorno alla Via Maestra, che faceva parte della Strada Antica di Francia, quella che, a partire dalla fondazione dell'Abbazia da parte dei Franchi nel 726 e sino al XIX secolo, conduceva al Colle del Moncenisio. Il passaggio della strada internazionale rendeva il paese e le sue locande una tappa fondamentale ai piedi del valico, decretandone la fortuna economica e lasciando come eredità pregevoli opere d'arte alpina, come le pitture che adornano la locanda medioevale nota come Casa degli Affreschi. Tra XII e XIII secolo, sulla frequentata Via Francigena, alla base del valico alpino del Moncenisio un edificio ecclesiastico preesistente alla chiesa parrocchiale e ora sconsacrato veniva già indicato come Sancta Maria ad Pedem Montis Cenisii o Santa Maria de Pedemontio. Della storia e della realtà sociale ed economica del paese nel XXI secolo abbiamo parlato con Piera Conca, che di Novalesa è la prima cittadina.

UNA COMUNITÀ CHE DIFENDE IL PATRIMONIO STORICO E NATURALE

Novalesa è famosa per l’Abbazia, ma anche perché nei secoli qui sono passati personaggi importanti come Annibale, Carlo Magno, papi, imperatori e pellegrini. - spiega la Sindaca Piera Conca – Siamo una piccola comunità, che conta 540 residenti ed è solida”. Oltre all’Abbazia, a Novalesa si può visitare la chiesa parrocchiale di Santo Stefano, dove sono conservati preziosi dipinti donati da Napoleone all’Ospizio del Moncenisio e successivamente portati in paese”. Passeggiando per la Via Maestra si possono ammirare pregevoli affreschi sulle facciate delle case private, una delle quali è un ex albergo, noto appunto come Casa degli Affreschi. L’edificio, recuperato dal Comune che l'ha acquisito al patrimonio municipale, è un'ex locanda medioevale con un doppio ambiente interno ben conservato. Nelle Alpi si conosce un solo altro esempio di ambiente di questo tipo conservatosi nel tempo, in Val Pusteria, oltre ad un esempio urbano a Moncalieri. Probabilmente la Casa degli Affreschi altro non è che quella Locanda della Croce Bianca che è citata in numerosi documenti a partire dal XIV secolo. Sulla facciata vi sono affreschi con gli stemmi delle regioni europee di provenienza e di destinazione degli avventori della locanda. Internamente vi sono decorazioni geometriche a fresco ben conservate, con scritte lasciate dagli avventori nel corso del tempo. Una curiosità: durante i restauri è stata rinvenuta la scritta di un pellegrino di origine polacca.
A Novalesa è inoltre molto interessante la sezione del Museo Diocesano d'Arte Sacra, che conserva opere del periodo che va dall'VIII al XVIII secolo, in parte provenienti dalla soppressione dell'Abbazia nel XIX secolo. Il Museo Etnografico, che ha sede nell’ex Municipio, propone invece ai visitatori oggetti e ambienti tipici della civiltà rurale che ha contraddistinto il borgo sino al XX secolo. Tra le bellezze naturali che Novalesa propone ai turisti ci sono le vette alpine, la più alta delle quali è il Rocciamelone, ma anche spettacolari cascate. Le opportunità di passeggiate ed escursioni a piedi e in mountain bike sono molte, grazie ai sentieri la cui manutenzione è curata dalle associazioni di volontari.
Possiamo contare su un buon tessuto di associazioni” sottolinea la Sindaca Piera Conca, che tiene però a precisare come la gestione di una comunità e di un territorio di montagna come quelli novalicensi comporta un notevole impegno per contrastare ogni anno il dissesto idrogeologico. “Per difendere il territorio abbiamo bisogno di un aiuto esterno, perché da sola la comunità non riesce a far fronte alle emergenze. - tiene a precisare la prima cittadina di Novalesa – Per fortuna la Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino ci aiutano”. Ma quanto è importante l’Abbazia dal punto di vista turistico ed economico per il paese? “È importante, perché siamo conosciuti soprattutto per l’Abbazia e perché molti turisti approfittano della visita al complesso monastico per visitare anche il borgo”.
Abbiamo chiesto a Piera Conca quanto è difficile amministrare Novalesa “Ci vuole soprattutto passione, - è stata la sua risposta - perché le difficoltà non mancano e sono prima di tutto finanziarie. Si cerca di utilizzare il meglio possibile le risorse non certo ingenti di cui disponiamo. La priorità viene assegnata alla manutenzione del territorio, che è possibile anche e soprattutto grazie all’impegno dei cittadini e delle associazioni”.1 Piera Conca Sindaco Novalesa 1