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Il Vicesindaco metropolitano Alberto Avetta sabato 4 giugno a Biella per la cerimonia in memoria delle 21 vittime dell’eccidio nazifascista di piazza Martiri della Libertà

Sabato 4 giugno alle 10 a Biella il Vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, Alberto Avetta, parteciperà alla commemorazione ufficiale del 72° anniversario dell’eccidio di piazza Martiri della Libertà, in cui 21 prigionieri partigiani furono trucidati dai soldati del 115° battaglione Montebello e del battaglione “Pontida” della Repubblica Sociale Italiana, per ordine del comando militare germanico.

Il Vicesindaco Avetta sarà presente alla cerimonia su invito del Sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, anche e soprattutto per onorare la memoria dei partigiani nati o residenti in Provincia di Torino fucilati il 4 giugno 1944 in quella che allora si chiamava piazza Quintino Sella:

- Elio Baudrocco, nome di battaglia “Pik”, nato a Sala Biellese il 1° giugno del 1925 e residente a Torino, inquadrato nella V divisione Garibaldi “Maffei”

- Giovanni Cossavella, nome di battaglia “Ivan”, nato a Bollengo il 3 gennaio 1911 e ivi residente, inquadrato nella V divisione Garibaldi “Maffei”

- Remo De Luca, nome di battaglia “Ivan”, nato ad Ivrea il 9 luglio 1925 e ivi residente, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”

- Alfonso Guarnieri, nome di battaglia “Trombetta”, nato a Villarosa (Enna) il 4 agosto 1924 e residente a Castellamonte, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”

- Luigi Locatto, nome di battaglia “Vigino”, nato a Mercenasco nel 1920 e ivi residente, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”

- Ilmo Peronetto, nome di battaglia “Saracca”, nato a Chiaverano il 4 dicembre 1924 e ivi residente, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”

- Lodovico Rovaretto, nome di battaglia “Aquila”, nato a Sala Biellese il 28 agosto 1922 e residente a Torino, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”

- Nicolino Savio, nome di battaglia “Pia”, nato ad Alice Castello il 26 ottobre 1925 e residente a Borgofranco d’Ivrea, inquadrato nella VII divisione Garibaldi

- Carlo Zuffo, nome di battaglia “Menelik”, nato in Francia il 26 gennaio 1922 e residente a Chiaverano, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”

L’ECCIDIO DI PIAZZA MARTIRI: ANTEFATTI E CONSEGUENZE

Nel Biellese, dopo la scadenza dei bandi di arruolamento nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana del 25 maggio 1944, i nazifascisti avviarono intense operazioni di rastrellamento: nella zona orientale contro i distaccamenti “Pisacane” e “Bandiera” e nella zona occidentale contro i distaccamenti “Bixio” e “Caralli”. Dal 28 maggio fu sottoposta ad azione intensiva tutta la valle dell’Elvo, costringendo i partigiani a cercare rifugio sulle alture del Mombarone, mentre i nazifascisti provvedevano all’accerchiamento attraverso reparti che provenivano dal Canavese e dalla Val d’Aosta. In seguito ai vari scontri a fuoco furono catturati ventuno prigionieri partigiani, trasportati successivamente a Biella e, per ordine del comando germanico eseguito da reparti della RSI, fucilati in piazza Quintino Sella, ora piazza Martiri della Libertà, a gruppi di cinque o sei. Una settimana dopo fu fucilato sulla stessa piazza un altro partigiano, Leonardo Baranzoni, ricordato nella commemorazione insieme alle 21 vittime del 4 giugno.

Il 31 marzo 1980, con decreto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, la Città di Biella è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo offerto dalla popolazione alla lotta di Liberazione.

In piazza Martiri della Libertà vi è una lapide, alta circa quattro metri, sulla quale sono incisi i nomi dei Caduti. È in travertino romano e di fronte ad essa si erge un monumento minore, recante un bassorilievo sovrastato da una croce. Un suggestivo effetto di luci completa l’opera, che sporge di circa un metro dalla facciata dell’edificio.L’inaugurazione avvenne sabato 25 aprile 1953, nell’ottavo anniversario della Liberazione.