I NOSTRI COMUNICATI

 

Presentati alla Cavallerizza i dati sull’inclusione scolastica degli allievi con disabilità

Sono stati presentati oggi, nell’aula magna dell’Università di Torino alla Cavallerizza Reale, i dati del Piano annuale per l’inclusività (Pai) 2016-2017 delle scuole e delle agenzie formative dell’area metropolitana di Torino. Il seminario era organizzato dall’Ufficio scolastico regionale con la collaborazione, tra gli altri, della Città metropolitana di Torino, ed è stato introdotto dai saluti dell’assessore all’istruzione del Comune di Torino, della consigliera delegata a istruzione e formazione professionale della Città metropolitana, del direttore dell’Ufficio scolastico territoriale di Torino Stefano Suraniti e del direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto.
Obiettivo del Pai è favorire l’inclusione scolastica e formativa degli allievi con disabilità e svantaggi (in termini tecnici si parla di alunni con Bisogni educativi speciali (Bes) nelle tre categorie “Disabili certificati”, “Disturbi specifici dell’apprendimento” e “Svantaggi”). Si tratta di uno strumento finalizzato all’autoconoscenza e alla pianificazione della didattica in senso inclusivo, in grado di fotografare i punti di forza e le criticità degli interventi realizzati da scuole e agenzie nell’anno scolastico trascorso e di progettare l’offerta formativa dell’anno successivo allo scopo di migliorarne la capacità di inclusione.
Grazie alla scheda in formato digitale scuole e agenzie formative di Torino hanno potuto rendicontare in un unico documento le attività realizzate, permettendo la raccolta integrata, l’elaborazione dei dati e il confronto tra gli ordini di scuola e i due sistemi di istruzione e formazione professionale.

I dati
Dai dati presentati durante la mattinata, è emerso che gli alunni con disabilità certificate presenti nelle scuole (dalla scuola materna alle superiori, paritarie e statali) dell’area metropolitana nel 2016-2017 erano 7552 (3167 nel Comune di Torino), gli alunni con disturbi evolutivi specifici (dislessia, disgrafia, discalculia, deficit dell’attenzione, iperattività, disturbi del linguaggio) 18.327 (7031 nel Comune di Torino), quelli con svantaggi (socio-economici, linguistico-culturali, difficoltà comportamentali e relazionali) ammontavano a 11.114 (5633 a Torino).
Gli studenti Bes erano il 6,3% nella scuola dell’infanzia, il 12,6% nella primaria, il 17,6% nella secondaria di primo grado, il 7,9% nei licei, il 12,4% negli Istituti tecnici e il 22,4% negli Istituti professionali.
Gli “insegnanti con formazione su tematiche inclusive” (definizione che da quest’anno prende il posto di “insegnanti di sostegno”) sono il 32% nella scuola dell’infanzia, il 47%% nella primaria, il 40,3% nella secondaria di primo grado, il 20,8% nei licei, il 29,4% negli Istituti tecnici e il 33,9% negli Istituti professionali.
“Il Piano di inclusione sociale non deve diventare un mero adempimento burocratico” ha commentato la consigliera metropolitana delegata a istruzione e formazione professionale. “Dobbiamo invece renderlo tutti insieme un punto di partenza utile alle scuole per ripensare sé stesse, uno strumento di autovalutazione”.