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Liberiamo il lavoro: un vademecum per affrontare le discriminazioni

Si intitola “Liberiamo il lavoro” ed è un un utile strumento rivolto a lavoratori e lavoratrici per orientarsi e difendersi dalle discriminazioni che si possono incontrare nella fase di ricerca, durante o in uscita dal lavoro e conoscere dove rivolgersi sul territorio per avere sostegno e tutela.
Un essenziale vademecum che nasce su iniziativa della Città metropolitana in collaborazione con l’Agenzia Piemonte Lavoro-Centri per l'Impiego, l’Ufficio della Consigliera di parità provinciale e Cgil Cisl Uil,che si sono confrontati sul tema delle discriminazioni in ambito lavorativo e hanno sentito la necessità di mettere a disposizione informazioni ed esperienze per far crescere la cultura delle pari opportunità.
Il vademecum è stato presentato nell’Auditorium della Città metropolitana a un folto pubblico accolto da Silvia Cossu, consigliera delegata adiritti sociali e parità, welfare della Città metropolitana di Torino e Monica Cerutti,assessora alle Pari opportunità, diritti civili della Regione Piemonte.
“Fra le competenze della Città metropolitana” così ha spiegato la genesi del vademecum Silvia Cossu “vi è il monitoraggio delle discriminazioni: per noi, già impegnati sul tema con il Nodo metropolitano per il contrasto alle discriminazioni, era importante non limitarsi all’analisi, ma dare vita ad azioni efficaci che sostengano l’occupazione e garantiscano le pari opportunità”.
Il vademecum passa in rassegna, con linguaggio immediato, le leggi in materia di discriminazione, gli istituti da cui si può ottenere aiuto e fornisce gli indirizzi a cui contattarli sul territorio metropolitano, fa esempi di “discriminazioni” frequenti (da quelle di genere alle molestie, al mobbing).
La presentazione è proseguita con gli interventi della Consigliera di parità nazionale Francesca Bagni Cipriani, che ha ribadito come siano le donne ancora oggi a subire i trattamenti più discriminatori sul lavoro e della ricercatrice dell’Università degli studi di Torino Rosa Musumeci,che ha presentato una ricerca sulle difficoltà occupazionali dei giovani che infrange lo stereotipo del “bamboccione” per rivelare un mondo lavorativo giovanile intessuto di precarietà e in cui sono, ancora una volta, le giovani donne le prime a essere escluse dal mercato del lavoro. La parola è poi passata agli altri autori del vademecum: Claudio Spadon direttore per l’Agenzia Piemonte Lavoro, Elena Petrosino per la CGIL Torino, Maria Cristina Terrenati per la CISL Torino, Francesca Fubin e Michela Quagliano per la UIL Torino, Giada Bronzino per le associazioni datoriali Unione Industriale di Torino e Api Torino.

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