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Incontri informativi nelle Zone Speciali di Conservazione: dopo Poirino è la volta di Scarmagno

Nel giugno del 2018 la Città Metropolitana di Torino ha assunto in gestione su delega regionale 27 nuovi Siti di Importanza Comunitaria. Alcuni SIC in Alta Valle Susa sono sono stati a loro volta subdelegati al Parco Alpi Cozie per omogeneità territoriale e gestionale, prevedendo con una convenzione una serie di attività collaborative in tema educativo e scientifico fra i due Enti.
Per quanto riguarda gli altri SIC, soprattutto quelli relativi alla tutela di zone umide che costituiscono la maggioranza di quelli presi in gestione dalla Città Metropolitana, la Direzione Sistemi naturali ha avviato la programmazione di attività di informazione, formazione e coinvolgimento dei territori, per far conoscere a cittadini e amministratori locali le peculiarità e i valori di biodiversità e di ricchezza naturalistica dei siti. Gli incontri sono anche utili per informare nel dettaglio sulle norme di tutela elaborate dalla Regione Piemonte e dalla Città Metropolitana.
Il prossimo incontro si terrà a Scarmagno venerdì 12 aprile alle 18 nel salone polifunzionale di via Romano 1 e sarà dedicato al Sito Scarmagno-Torre Canavese (Morena Destra di Ivrea), per illustrare le norme che proprietari, agricoltori, fruitori devono rispettare all’interno dell’area protetta.

IL QUADRO NORMATIVO E LE INIZIATIVE DI INFORMAZIONE

La Regione Piemonte ha approvato nel 2014 le Misure di Conservazione Generali per tutti i SIC e nel 2017 ha completato l’approvazione di quelle specifiche per ogni sito, che in tal modo ha assunto la nuova denominazione di ZSC-Zona speciale di Conservazione. Nel contempo la Città Metropolitana ha elaborato i Piani di gestione per i siti già assunti in gestione, lo Stagno di Oulx, la Rocca di Cavour e i Monti Pelati, condividendo con i Comuni gli aspetti normativi. Attualmente la Direzione Sistemi naturali della Città Metropolitana sta curando l’elaborazione del Piano di Gestione della ZSC del Lago di Candia, affidata ad una società specializzata. Il processo di elaborazione prevede il coinvolgimento dei vari portatori di interesse, così come già avvenuto con i tre Comuni interessati, all’atto dell’approvazione delle Misure di conservazione del sito specifiche nel 2017.
Con la delega per la gestione dei nuovi siti assunta nel 2018, si è quindi reso necessario programmare una serie di iniziative di informazione, che sono state avviate il 29 marzo scorso, con un incontro dedicato al Sito degli Stagni di Poirino nella località Favari. La serata informativa è stata organizzata alla Cascina Bellezza di Poirino, sede del comitato locale del WWF, che ha messo a disposizione la sala riunioni. Hanno partecipato una cinquantina di persone, fra cui amministratori locali, tecnici comunali, professionisti, Guardie Ecologiche Volontarie e agricoltori del territorio, interessati a comprendere l’impatto delle nuove norme sulla loro attività. È stata illustrata la Direttiva Habitat che ha istituito la Rete Natura 2000 e il Sito di Poirino, caratterizzato dalla presenza del Pelobate fosco insubrico, un anfibio in via di estinzione e di estrema importanza per l’ambiente della zona. I funzionari della Città Metropolitana hanno illustrato gli aspetti normativi relativi alla gestione delle aree boscate relitte presenti lungo i corsi d’acqua, con i relativi aspetti patrimoniali demaniali e autorizzativi. Sono anche state spiegate nel dettaglio le competenze delle Guardie Ecologiche Volontarie in tema di tutela dei territori interessati, anche per informare i residenti dell’incremento dell’attività di vigilanza condotte dagli ufficiali di polizia giudiziaria della Città Metropolitana e dalle GEV, che hanno in corso anche la tabellazione del perimetro dell’area.