I NOSTRI COMUNICATI

 

La Notte di Halloween con il “Laboratorio della paura” sul Lago di Candia

L’associazione “Vivere i parchi”, che, su incarico della Città Metropolitana di Torino, gestisce una serie di attività didattiche nel parco del Lago di Candia, propone per martedì 31 ottobre l’evento “Laboratorio della paura”, che, in occasione della notte di Halloweeen, propone di ripercorrere le storie e le leggende legate alla ricorrenza dei Defunti dai Celti ad oggi, collegandole con le abitudini e i segreti delle Civette, i rapaci che nell’immaginario popolare sono strettamente legati al culto dei morti. Racconti, attività manuali ed esperimenti scientifici per grandi e piccini saranno accompagnati dai suoni Della notte sul lago.
Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le 20 nella sede del Parco, in strada Sottorivara 2 a Cabndia. Per informazioni e iscrizioni entro domenica 29 ottobre si può telefonare al numero 345-7796413 oppure scrivere a vivereiparchi@gmail.com      

IL LAGO DI CANDIA E LA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE

Le aree naturali protette della Città metropolitana di Torino sono i principali elementi della Rete Ecologica Provinciale, con la funzione di assicurare il mantenimento e la ricostituzione di popolazioni vitali di specie animali e vegetali nelle loro zone naturali. La loro tutela è essenziale per garantire la diversità biologica, genetica, specifica ed ecosistemica, in considerazione del loro valore ecologico, genetico, sociale, economico, scientifico, educativo, culturale, ricreativo ed estetico, in armonia con i principi della Convenzione sulla Biodiversità di Rio de Janeiro. Le aree naturali a gestione provinciale - oggi della Città Metropolitana - che sono state riconosciute dalla Legge regionale 19 del 2009 - sono sei parchi naturali protetti e due riserve naturali protette. Il Lago di Candia deriva dal processo durante il quale, circa 20mila anni fa, il Grande Ghiacciaio Balteo si ritirò all'interno della Valle D'Aosta, trasformano la precedente pianura in una corona di colline con una depressione centrale, colmata da paludi e laghi come il Sirio, il San Michele, il lago di Viverone e quello di Candia. Lo specchio d’acqua di Candia è circondato e protetto da un paesaggio ancora integro ed esente da eccessive interferenze delle attività umane. Si tratta di una delle più importanti zone umide del Piemonte e non solo. Ne è conferma l'inserimento fra i Siti di Interesse Comunitario, ai sensi della direttiva "Habitat" dell'Unione Europea. Quello del Lago di Candia è stato il primo parco provinciale italiano, istituito nel 1995 su proposta dell’allora Provincia di Torino. I quasi 350 ettari dell’area protetta comprendono, oltre al lago vero e proprio, la palude e la paludetta, che sono le zone più significative dal punto di vista naturalistico. Il lago è situato fra il paese omonimo e Mazzè, a una quota di 226 metri. Ha una superficie di 1,5 km quadrati e una profondità media di 4,7 metri. È alimentato da alcune sorgenti situate lungo la costa meridionale. Il deflusso è assicurato dal Canale Traversaro, zona di particolare interesse per la vegetazione. Oltre 400 sono le specie floreali presenti, fra le quali alcune varietà idrofile non comuni come il Trifoglio fibrino, l'Utricularia, la Potentilla palustre e la rarissima Violetta d'acqua (Hottonia palustris). Dal punto di vista faunistico la ricchezza maggiore è sicuramente rappresentata dall'avifauna. Situato sulla rotta "sud-occidentale", il Lago di Candia è, infatti, un importante luogo di sosta per gli uccelli svernanti e di passo. Le specie censite sono duecento, tra le quali il Tarabuso, il Tarabusino, l'Airone rosso e la Moretta, che ha fatto del parco uno dei principali siti di nidificazione in Italia. Sul lago insistono fin dal XVI secolo dei diritti di uso civico per la pesca professionale, unica fonte di sostentamento, fino a pochi decenni or sono, per decine di famiglie locali. Tra le specie presenti, la Carpa, la Tinca, il Luccio, il Cavedano, la Scardola, il Persico trota, il Persico reale e il Pesce gatto (le ultime tre immesse). Il parco è interessante non solo per l'ambiente lacustre, ma anche per gli spazi circostanti: boschi, canneti e prati. L’area si può visitare a piedi, in bicicletta o in barca.