I NOSTRI COMUNICATI

 

Rammarico della consigliera Carlotta Trevisan per la sentenza emessa dalla gip Cecchelli

In merito alla sentenza emessa dalla Gip Alessandra Cecchelli che configura come atti osceni e non come violenza sessuale l’atto di un uomo ripreso dalle telecamere su un bus della linea Gtt intento a masturbarsi accanto a una donna, la consigliera metropolitana delegata alle pari opportunità Carlotta Trevisan, anche in qualità di vicepresidente del Coordinamento contro la violenza sulle donne, commenta: "Se non è provato che l'uomo, per masturbarsi, si è appoggiato al corpo della donna si è trattato, per il tribunale, solo di atti osceni. Come vicepresidente sono molto delusa da queste parole”

 “Queste sentenze sono un boomerang che rischia di mandare all'aria tutto il grande lavoro quotidiano che portiamo avanti come Coordinamento contro la violenza e come Tavolo maltrattanti. Non sono ammissibili parole del genere. Siamo davanti all'ennesima sconfitta”.

E continua: “Per noi è violenza tutto ciò che viene fatto senza consenso. Per questo motivo esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alla ragazza che ha subito questa ingiustizia. Con la speranza che sia la politica nazionale che la giustizia attuino non poi, ma ora, azioni a tutela delle donne che subiscono violenza”.