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Cervetti: “I giovani devono essere al centro della programmazione delle politiche giovanili”

I giovani devono essere i veri autori della programmazione delle iniziative in materia di politiche giovanili, non soltanto beneficiari. È questo l’orientamento emerso dall’incontro, avvenuto questa mattina a Palazzo Cisterna, fra i Comuni che hanno elaborato i Piani locali giovani e la consigliera delegata della Città metropolitana Barbara Cervetti.
Un incontro voluto per riannodare i fili dopo il passaggio da Provincia di Torino a Città metropolitana e per individuare i temi portanti della programmazione degli interventi mirati a realizzare “centri e forme di aggregazione giovanile” per i quali la Regione Piemonte ha destinato ai 22 ambiti metropolitani dei Piani locali giovani, per il 2016, 236mila euro.
“Da settembre si potrà di nuovo pensare a una programmazione a lungo termine” ha spiegato Cervetti “questa è stata una fase di accompagnamento nel transito da Provincia a Città metropolitana. Per il futuro bisogna anche valutare l’opportunità di trasformare i 22 ambiti dei Piani locali giovani in 11, maggiormente corrispodenti all’organizzazione delle Zone omogenee. Ma senza forzature e senza penalizzare chi ha già individuato un ambito ottimale di collaborazione”.
Da molti Comuni è venuta la richiesta di modulare al massimo la progettazione per coinvolgere il più possibile i giovani come attori dei progetti e non solo come beneficiari: “La Città metropolitana sin da ora si assume il compito di difendere questo approccio” ha rassicurato Cervetti “in cui i giovani sono il perno della coprogettazione e sono sostenuti nel percorso verso al cittadinanza attiva”.