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La Città Metropolitana al fianco dei Comuni per l’istituzione dei registri dei testamenti biologici

A richiesta degli amministratori locali, la Città Metropolitana supporterà i 315 Comuni del proprio territorio nelle procedure per l’istituzione dei registri dei testamenti biologici: lo prevede una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Metropolitano su proposta della Consigliera Carlotta Trevisan, delegata ai diritti sociali e parità, al Welfare e alla tutela delle minoranze linguistiche.
Intervenendo in aula a sostegno della mozione, la Consigliera Trevisan ha ricordato che il tema è all’attenzione del Parlamento. “Con la mozione, - spiega Trevisan - chiediamo a tutte le forze politiche un impegno serio, perché occorre legiferare su quello che è a tutti gli effetti un diritto civile. Porteremo in Consiglio anche un ordine del giorno in tal senso e lo invieremo a tutti i Consigli comunali del nostro territorio, proponendo che lo approvino, per sollecitare al Governo e al Parlamento l’adozione di una normativa nazionale sul testamento biologico”.
Pur sollecitando una sistemazione legislativa della materia, la mozione precisa anche che una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che è già ora possibile predisporre un testamento biologico, attraverso la sottoscrizione di un atto che permetta di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione sui trattamenti sanitari di fine vita, nell'eventualità in cui ci si dovesse trovare nell'incapacità di esprimere il proprio consenso.
La mozione approvata dal Consiglio Metropolitano ricorda che la Città di Torino ha istituito il registro dei testamenti biologici sin dal 2011 ed impegna la Città Metropolitana e la sua Sindaca, Chiara Appendino, ad operare per favorire e coordinare l’istituzione dei registri comunali dei testamenti biologici.

Modalità di sottoscrizione del testamento biologico

Il testo della mozione precisa inoltre che le iscrizioni nel Registro devono avvenire a seguito della consegna fatta personalmente dalla persona titolare del diritto di una dichiarazione con firma autenticata a norma di legge.
Con tale documento il sottoscrittore esprime la propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari in caso di malattia, lesione cerebrale irreversibile o patologia invalidante, che costringa a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali in una fase in cui la persona non sia più in grado di manifestare il proprio consenso o il proprio rifiuto della terapia, del trattamento o della cura che lo mantiene in vita.
Le eventuali dichiarazioni successive si aggiungono a quelle precedenti o le sostituiscono in toto, qualora così fosse richiesto al momento della consegna dell'ultima dichiarazione.
Il venir meno della situazione di residenza nel territorio amministrato dal Comune che istituisce il Registro non comporta la cancellazione dal medesimo. Per i fini consentiti dalla legge e dalla normativa, l'Ufficio competente, a richiesta degli interessati, attesta l'iscrizione nel Registro e rilascia copia del testamento biologico ricevuto dal cittadino. I soggetti le cui dichiarazioni sono inserite nel Registro possono indicare una persona alla quale il Comune, se richiesto dalla persona indicata, dovrà consegnare la documentazione presente nel Registro.