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Sportello di pubblica tutela a Chivasso: trait d’union con il Tribunale di Ivrea

Dopo la chiusura dei tribunali distaccati e il trasferimento del territorio canavesano sotto la competenza del Tribunale di Ivrea, la Città metropolitana ha nel 2016 firmato una convenzione con l’Ordine degli avvocati e avviato uno sportello di consulenza sui temi della pubblica tutela e dell’amministrazione di sostegno, strumenti giuridici per aiutare e proteggere  le persone fragili non in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità.

Lo sportello offre consulenza gratuita per capire come istituire le pratiche e per stabilire e mantenere i rapporti con il giudice tutelare del Tribunale di Ivrea, in una logica di prossimità per il territorio: è una consulenza utile a chi è già tutore di sostegno o amministratore, ma anche ai cittadini che hanno bisogno – molto spesso con urgenza - di questi strumenti di sostegno delle persone fragili.

In confronto a quanto accade nel Torinese, gli sportelli che fanno capo all’area canavesana sono meno conosciuti: per questa ragione la Città metropolitana ha organizzato martedì 6 febbraio un incontro di presentazione dello Sportello di pubblica tutela presso il Centro per l’impiego di Chivasso. All’incontro hanno preso parte il presidente della sezione penale del Tribunale di Ivrea Elena Stoppini; la consigliera delegata alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Ciriè, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Ivrea Mario Benni, Chiara Dogllietto, giudice della sezione civile del Tribunale di Ivrea, rappresentanti dei Consorzi socio-assistenziali e dell’AslTO4.

 “La nostra Amministrazione, che ha ormai sviluppato una specifica competenza riconosciuta dai magistrati e dagli operatori sociali, dai professionisti e dai cittadini, vuole lavorare a stretto contatto con il Tribunale di Ivrea per immaginare, anche su questo territorio, un sistema coordinato e condiviso della pubblica tutela che permetta ai tutori/amministratori familiari e ai professionisti di essere sempre più efficaci nella tutela dei diritti dei cittadini affetti da patologie invalidanti sul piano cognitivo” ha spiegato la consigliera delegata alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino. “Ci auguriamo che il lavoro fatto fino a oggi possa col tempo portare alla costituzione di un ulteriore nodo, attraverso la nascita dell’Ufficio di pubblica tutela all’interno del Tribunale di Ivrea, e successivamente attraverso la creazione presso le sedi di Ciriè e di Chivasso di sportelli di prossimità per la raccolta e l’invio della documentazione destinata al Giudice tutelare di Ivrea”.

Una possibilità accolta favorevolmente dalla presidente della sezione penale del Tribunale di Ivrea Elena Stoppini: “L’esperienza degli sportelli è da coltivare e implementare” ha detto “Oggi siamo il secondo tribunale per grandezza, dopo Torino, del nostro distretto. È evidente quindi che esistono problemi di raccordo con il territorio, e per questo sosteniamo la possibilità di aprire uno sportello all’interno del Tribunale di Ivrea”.

 

“La presenza di tribunali distaccati” ha commentato il presidente dell’Ordine degli avvocati di Ivrea Mario Benni “garantiva ai territori un presidio che oggi non c’è più. In attesa della creazione di sportelli di prossimità che possano anche svolgere pratiche amministrative, oggi gli sportelli della pubblica tutela sono un’esperienza positiva”.