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Mercoledì 10 luglio a Palazzo Inghilterra Franco Bocca presenta “La Torino del Cit”

Da molti anni Torino non esprime più un Campione del pedale con la C maiuscola. Eppure gli esperti definiscono la provincia subalpina come la più rosa d’Italia, come suggeriscono anche il sottotitolo e il colore della copertina del libro La Torino del Cit” che il giornalista e storico del ciclismo Franco Bocca ha pubblicato per i tipi della Hever Edizioni di Ivrea, dedicandolo ad una delle grandi passioni sportive nate e cresciute all’ombra della Mole.
A pochi giorni dalle esaltanti giornate in cui il Tour de France ha attraversato il Piemonte, è arrivato a Torino ed è ripartito da Pinerolo, mercoledì 10 luglio alle 17 nella sala panoramica al quindicesimo piano della sede di corso Inghilterra 7 della Città metropolitana Franco Bocca presenterà il suo libro. Alla presentazione parteciperà la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, alla pianificazione strategica e al turismo, ma in questo caso presente soprattutto in quanto appassionata e praticante del ciclismo. 
La Torino del Cit” è certamente una galleria di personaggi che hanno dato lustro alla loro terra, ma è soprattutto un atto d’amore e una sorta di restituzione nei confronti di Nino Defilippis, il “Cit”, l’eroe della sua giovinezza, che per primo gli ha instillato quella passione per le due ruote che, dopo tanti decenni, non si è ancora affievolita.
Ne “La Torino del Cit” Bocca passa in rassegna anche tutti gli altri protagonisti di quella stagione irripetibile, da Guido Messina ad Angelo Conterno, da Italo Zilioli a Franco Balmamion; senza dimenticare Giancarlo Astrua, Tino Coletto, Riccardo Filippi, Walter Martin e i gregari di lusso, come Luciano Galbo, Pino Cainero, Pierino Ghibaudo, Gigi Mele e tanti altri ancora.
Un ampio capitolo del libro è dedicato alle numerosissime tappe del Giro d’Italia che si sono concluse in provincia di Torino, alcune delle quali decisive per la conquista della maglia rosa finale. Come aveva fatto nei suoi volumi precedenti, dedicati al ciclismo astigiano e alessandrino, Franco Bocca ha raccontato storie e aneddoti riguardanti i campioni più affermati, dando però spazio anche a chi campione non è diventato, pur dedicando al ciclismo, con impegno e passione, i migliori anni della propria giovinezza. Si è concentrato soprattutto, anche se non esclusivamente, sui favolosi anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo, di cui, oltretutto, è stato in gran parte testimone oculare.
Franco Bocca, nato a Montemagno nel 1949, ha cominciato a scrivere di ciclismo a 16 anni per il settimanale “Piemonte Sportivo”. In oltre mezzo secolo di ininterrotta attività giornalistica, ha visto nascere e crescere agonisticamente tutti i migliori talenti del pedale, non solo piemontesi. Dal 1971 è collaboratore di Tuttosport e dal 1990 de La Stampa, quotidiano per cui scrive tuttora. Nel corso degli anni ha scritto articoli anche per La Gazzetta del Popolo, Tuttociclismo, Sportissimo, Coni-Lo Sport Piemontese e La Gazzetta dello Sport. Ama sottolineare i propri interessi più vivi definendosi “esperto di ciclismo giovanile e di vecchie glorie”. Nel 2016 gli è stato conferito il Premio Nazionale Welcome Castellania, il piccolo borgo natale di Fausto Coppi, per aver seguito con passione e competenza per tanti anni lo sport del ciclismo.INVITO LaTorino DelCit