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Domenica 17 giugno a Ciriè il Torneo delle Città Medioevali

Domenica 17 giugno è in programma l’ottava edizione del Torneo delle Città Medioevali, ideato nel 2005 per festeggiare i cent’anni della Città di Ciriè. Ogni due anni, alternandosi con il Palio dei Borghi, sedici Comuni con i loro rappresentanti e i loro costumi animano la sfilata del corteo storico e il torneo equestre.
Sono quattro le tenzoni che si disputano per assegnare la vittoria alla città più meritevole: lo strappo del drappo, il maglio nel cesto, la spada nella rocca e la lancia da giostra. L’ambientazione storica fa naturalmente riferimento al Medioevo. Il Torneo è organizzato dall’associazione “La Spada nella Rocca”, costituita nel 1993 per riportare a Ciriè il Palio dei Borghi, grazie soprattutto al lavoro di Alvaro Corghi, pittore e protagonista per decenni della vita culturale ciriacese.
Il programma della manifestazione prevede dalle 10 alle 18 in corso Vittorio Emanuele il mercatino gestito dall’associazione “Creare con il Cuore”. In corso Martiri della Libertà si tiene invece un’esposizione dedicata agli antichi mestieri. Alle 11 inizia la sfilata storica dei Borgomastri e Damigelle dei Borghi di Ciriè, che tocca Villa Remmert, le vie Alfieri, Roma, Vittorio Emanuele e San Ciriaco e corso Martiri della Libertà. Alle 14 è in programma l’accoglienza dei gruppi nella tensostruttura di Villa Remmert. Alle 15 inizia la sfilata dei gruppi storici sullo stesso percorso di quella del mattino. Alle 16 si disputano le tenzoni equestri. La manifestazione si conclude alle 18 con la premiazione delle città e dei cavalieri vincitori.

QUANDO A CIRIÈ GOVERNAVA LA MARCHESA MARGHERITA

Nel 1300 il Basso Canavese e le Valli di Lanzo erano oggetto di contesa tra i Savoia e i Marchesi del Monferrato. Il marchese Guglielmo VII, della famiglia degli Aleramici, era uno dei più potenti signori ghibellini dell'Italia settentrionale. Guglielmo non poteva accettare di buon grado di veder accrescere la potenza dei Conti di Savoia al di qua delle Alpi. Erigendo rocche e castelli, i signori del Monferrato avevano assicurato i loro possedimenti contro l'espansione dei conti sabaudi. Il castello di Ciriè rientrava in tale logica difensiva. Margherita di Savoia, figlia del Conte Amedeo V, detto “Il grande”, appena ottenuta l'emancipazione aveva sposato nel giugno del 1296 Giovanni I, Marchese del Monferrato, allora ventenne, stabilendo una pace duratura fra i Savoia e il Monferrato. Nel 1300 gli abitanti di Lanzo, Ciriè e Caselle prestarono giuramento di fedeltà alla Marchesa Margherita, davanti a testimoni, al notaio Brochus, a Giovanni I e al procuratore della Marchesa, Benedetto Alliaudi di Susa. Purtroppo il matrimonio durò pochi anni: nel gennaio del 1305 Giovanni I morì a soli 28 anni nel castello di Chivasso, forse avvelenato. Si estinse così la famiglia degli Aleramici. Nel marzo del 1305 venne assegnato a Margherita l'usufrutto perpetuo vedovile della rendita delle tre castellanie: Ciriè, Caselle e Lanzo, con diritto di giurisdizione e di governo su tutto il territorio. Margherita di Savoia giunse così a Ciriè, scelse il castello come dimora e prese personalmente possesso delle tre castellanìe, con l’intento di dar vita a un piccolo stato sul quale esercitare la propria autorità in autonomia. Margherita promise al popolo di rivedere con giuste franchigie gli obblighi, i dazi e le corvée e di emanare Statuti favorevoli per tutti. La Marchesa venne accolta nella sua dimora dal castellano Amedeo Cavalerio (suo fiduciario) e dai notabili di Ciriè. Per l’occasione venne indetta una tenzone fra i Borghi della città. Il Borgo vincitore sarebbe diventato protettore e difensore della Marchesa. Margherita teneva sempre accanto a sé la spada dell'amato marito, Giovanni I, che divenne uno degli strumenti per la sfida fra i Borghi: chi fosse riuscito a conficcare l’arma nella rocca, sarebbe stato il vincitore. Ogni due anni a Ciriè si rievoca quindi l'arrivo di Margherita, mentre nell’anno intermedio tra due rievocazioni si disputa il Torneo delle Città Medioevali, che coinvolge altre sedici città piemontesi.