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Ad Avigliana è tornato in libertà il giovane Biancone nato in ritardo e recuperato ad ottobre nelle Valli di Lanzo. Nel prossimo autunno potrà migrare anche lui verso il Nord Africa

Dopo un periodo di riabilitazione e riambientamento durato sette mesi, stamani ad Avigliana è tornato in libertà nell’ambiente naturale lo splendido esemplare di Biancone (Circaetus gallicus) che nella prima settimana di ottobre era stato recuperato dagli agenti faunistico-ambientali del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino nel territorio del Comune di Monastero di Lanzo, su  segnalazione di cittadini residenti in zona.

Una volta recuperato, il rapace era stato subito visitato dai veterinari del CANC, il Centro Animali Non Convenzionali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università, convenzionato con la Città Metropolitana. La visita non aveva evidenziato particolari patologie. Trattandosi di un giovane esemplare di circa cinque mesi di età, nato probabilmente un po’ in ritardo, gli esperti avevano ipotizzato che non avesse fatto in tempo ad essere pronto per la migrazione invernale verso il Nord Africa, tipica della specie.

Il Biancone ha quindi passato l'inverno in un tunnel di riambientamento di grandi dimensioni ad Avigliana, presso il centro di riabilitazione per volatili dell’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, convenzionato con la Città Metropolitana. Per evitare che il rapace si abituasse alla presenza umana e che, una volta liberato, perdesse la capacità di alimentarsi autonomamente in natura, il personale del centro di riabilitazione di Avigliana ha limitato al massimo i contatti con il Biancone.

L’animale è ora pienamente riabilitato e, una volta uscito dal tunnel di riambientamento, è apparso in buona forma. Si è guardato intorno, ha aperto le ali ed ha spiccato il volo verso un vicino albero, appollaiandosi su di un ramo ad una decina di metri di altezza per osservare il territorio circostante.

Prima di essere liberato, il Biancone è stato inanellato, per consentire il monitoraggio dei suoi spostamenti nel territorio. I cittadini che dovessero avvistarlo in volo sono invitati a segnalarne la presenza al Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana, a titolo esclusivamente informativo.

La particolarità del Biancone, rapace diurno di grosse dimensioni con un'apertura alare che sfiora i due metri, è la dieta composta esclusivamente da serpenti e in maniera marginale da sauri. Il Circaetus gallicus si può tranquillamente definire uno sterminatore di serpi, che caccia nelle ore diurne in campo aperto, nei terreni coltivati o nei prati, poiché nei boschi non riuscirebbe ad individuare le sue prede dall’alto.

“L'incremento della presenza di animali una volta molto rari nel nostro territorio è la riprova della validità del lavoro svolto dal nostro Servizio. – commenta la Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna e della flora, Gemma Amprino – L’impegno operativo e di studio da parte dei dirigenti, dei funzionari e degli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana e la collaborazione di molti cittadini amanti della natura, stanno concorrendo al miglioramento della situazione faunistica delle nostre zone rurali e montane”.  

A CHI RIVOLGERSI QUANDO SI RINVENGONO ANIMALI FERITI O IN DIFFICOLTA’: IL PROGETTO “SALVIAMOLI INSIEME” DELLA CITTA’ METROPOLITANA

- Città Metropolitana di Torino-Servizio Tutela della Fauna e della Flora, corso Inghilterra 7, Torino, telefono 011-8616987, cellulare 349-4163347; dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 14,30, il venerdì dalle 9 alle 13

- Centro Animali Non Convenzionali dell’Ospedale Veterinario della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, largo Braccini 2, Grugliasco, telefono accettazione 011-6709053 e 366-6867428. In orario notturno l’accesso avviene dal numero civico 44 di via Leonardo da Vinci

- numero telefonico 118 in caso di incidenti stradali che coinvolgano la fauna selvatica