“Il Temolo Adriatico è considerato come specie a rischio critico di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. - precisa Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna e della flora - Gli esiti dell’indagine genetica costituiranno la premessa scientifica per future iniziative di tutela della specie, che ne evitino la scomparsa e la sostituzione da parte di specie non autoctone introdotte nei corsi d’acqua della Pianura Padana, come il Temolo europeo”.
L'indagine viene effettuata prelevando agli individui una piccolissima porzione di pinna, che verrà analizzata dai ricercatori di Genetica della conservazione della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in provincia di Trento.
Il prelievo degli esemplari non è un’operazione cruenta, perché i pochi temoli catturati con l'elettropesca vengono trattati con la massima cautela per evitare loro sofferenze. Il prelievo dei frammenti di pinna è veloce e subito dopo gli animali vengono liberati nel fiume. L’analisi del DNA estratto dai campioni di tessuto raccolti consente di stabilire la purezza genetica degli esemplari.
Nel caso la popolazione risultasse effettivamente pura, saranno indispensabili quelle azioni di tutela già realizzate nei corsi d’acqua della Città Metropolitana di Torino per la trota marmorata e per la trota fario mediterranea. Ovviamente, da sola la tutela della purezza genetica della specie e la prevenzione delle ibridazioni non bastano. Occorre tutelare gli habitat della specie, garantire la possibilità degli esemplari di spostarsi nei corsi d’acqua senza incappare in briglie e sbarramenti e contrastare i predatori come i cormorani. La fecondazione artificiale di uova consente inoltre di tutelare la popolazione dal punto di vista numerico, riducendo le elevatissime mortalità naturali dei primi stadi di sviluppo.
“Quello del temolo adriatico è un tesoro naturalistico la cui difesa non deve interessare solo ai pescatori, - sottolinea la Consigliera Azzarà - perché la biodiversità è un patrimonio dell’intera collettività”.
