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Azzarà: "Il ritorno del Lupo è un fenomeno naturale. Garantirne la convivenza con le attività umane"

Recenti fatti di cronaca dimostrano come la presenza del Lupo nelle vallate della Città Metropolitana di Torino induca alcuni malintenzionati ad uccidere esemplari del carnivoro, commettendo un reato punito dalla legge e allestendo raccapriccianti messe in scena, come l'esposizione di parti dei lupi soppressi lungo le strade.
Fin dalla spontanea ricomparsa del Lupo nelle Alpi Occidentali, verso la fine degli anni ’90, il Servizio Tutela Fauna e Flora della Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, si è adoperato per la mitigazione dei contrasti che la presenza del predatore può generare nei territori montani e rurali. Il Servizio è sempre stato in prima linea nel contrasto alle uccisioni illegali.
Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna della flora, sottolinea che “un’adeguata, corretta e capillare opera di informazione ed educazione ambientale può produrre risultati positivi e rendere possibile la convivenza tra il Lupo e le attività umane, in primis la zootecnia. La ricolonizzazione di tutto l'arco alpino da parte del predatore è avvenuta in maniera esclusivamente naturale. La presenza di un predatore al vertice della catena alimentare è un elemento di equilibrio, che giova alla salute ambientale del territorio”.
Per segnalazioni inerenti la presenza del Lupo o di altri esemplari della fauna selvatica gli agenti faunistico-ambientali del Servizio Tutela Fauna e Flora possono essere contattati ai numeri telefonici 011-8616987 o 011-8616982.