Rifiuti e Bonifiche

PIANO DI MONITORAGGIO

Il piano di monitoraggio, previsto dallo studio di microlocalizzazione dell'impianto, è finalizzato a controllare nel tempo la qualità dell'ambiente circostante ed è strutturato in 3 fasi: ante operam, fase di cantiere, fase di gestione.

Inoltre la Provincia di Torino ha affidato alla ASL TO3 lo studio di biomonitoraggio delle matrici alimentari in un’area di 5 km intorno al termovalorizzatore del Gerbido.



Il Bianco Ambientale

Il Dipartimento ARPA di Torino, su incarico della Provincia di Torino, ha sviluppato nel biennio 2006-2007, il progetto di caratterizzazione dello stato ambientale dell’area circostante il termovalorizzatore di rifiuti urbani del Gerbido, con l’obiettivo di valutare quantitativamente lo stato di qualità ante operam delle diverse matrici ambientali e di definire una metodologia che permettesse di monitorare nel tempo la situazione nella fase di esercizio dell’impianto.

Il Bianco Ambientale si compone di:

Monitoraggio acustico

Monitoraggio suoli

Relazione fonti/pressioni

Relazione stato della qualità dell'aria

Relazione stato della qualità delle acque sotterranee



Analisi modellistica di qualità dell'aria

Relazione 

Allegato 1 

Allegato 2 

Allegato 3 

Relazione epidemiologica

Nel dicembre 2011 la Provincia di Torino ha affidato ad ARPA un aggiornamento dello Studio del Bianco Ambientale al fine di avere un’informazione dinamica della situazione dei suoli ed evidenziare eventuali variazioni dei principali costituenti e contaminanti del suolo prima dell’entrata in esercizio dell’impianto.

Tra maggio e giugno 2012 sono stati ripetuti i prelievi dei suoli nei sei siti identificati nella campagna 2006-2007; in agosto 2012 sono stati condotti i prelievi di deposizioni atmosferiche in ulteriori tre siti nell’intorno dell’impianto:

  • Grugliasco - Circolo Golf Strada del Gerbido

  • Rivalta – Campo pozzi SMAT

  • Orbassano - Ospedale S. Luigi

Il Monitoraggio in Fase di Cantiere 

 Le azioni di monitoraggio in fase di cantiere prevedono in sintesi:

  • la misura della polverosità derivante dalla esecuzione dei lavori di scavo e riporto nel sito e dal transito di mezzi d’opera su strade non pavimentate all’interno del sito di costruzione;

  • delle rilevazioni fonometriche periodiche presso recettori prossimi all’impianto in fasi del cantiere predeterminate e significative;

  • analisi delle acque di falda prelevate dai piezometri interni al sito.

DATI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE

Il Monitoraggio in Fase di Gestione

L’Autorizzazione Integrata Ambientale (D.D. n. 27-3956 del 6/2/2012) prevede un piano di monitoraggio e controllo che definisce i requisiti di controllo delle emissioni, tra cui le modalità e la frequenza dei controlli programmati che effettuerà ARPA con oneri a carico del gestore.

Sono previsti controlli con frequenze differenti su:

  • consumi di materie prime, risorse idriche, energia, combustibili;

  • emissioni in atmosfera

  • processo sistemi di trattamento fumi

  • emissioni diffuse

  • acque sotterranee

  • emissioni in acqua

  • rumore (torri evaporative e impianti condizionamento)

  • sistemi di controllo del processo

  • rifiuti in ingresso

  • rifiuti prodotti



Il Biomonitoraggio delle Matrici Alimentari

Nel 2009 la Provincia di Torino ha affidato alla ASL TO3 (Servizio veterinario Area C, Rivoli) la progettazione dello studio di biomonitoraggio delle matrici alimentari in un’area di 5 km intorno al termovalorizzatore del Gerbido. Nel 2011 è stata affidata la prima fase attuativa stipulando l’intesa con l’Azienda Sanitaria Locale Torino 3 per le attività di campionamento.

Il progetto prevede il prelievo di campioni (latte, uova, grasso bovino) presso le aziende selezionate al fine di determinare l’eventuale presenza di diossine e metalli pesanti nelle matrici alimentari nella situazione ante operam.