Rifiuti e Bonifiche

Cosa sono gli IPA e come si tengono sotto controllo

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Gli idrocarburi policiclici aromatici, in sigla IPA, sono derivati dalla combustione incompleta di materia organica come legna o carbone ma anche benzina e gasolio. Gli IPA possono trovarsi anche nei cibi carbonizzati, come carne o verdure lasciati troppo a lungo sulla griglia .
La fonte principale è il traffico veicolare che ne fa una componente molto diffusa dell’inquinamento dell’aria, da qui gli IPA possono salire fino agli strati alti dell’atmosfera anche trasportati dalle micropolveri.
Come prodotto della combustione si ritrovano anche nei fumi del termovalorizzatore.
Un efficiente controllo della combustione è il principale presidio per limitare la produzione di IPA, la componente presente nei fumi viene poi adsorbita dal carbone attivo iniettato nel reattore a secco e trattenuta dai filtri per le polveri.
Gli IPA rivestono un importante profilo tossicologico, hanno ripercussioni sanitarie rilevanti con effetti mutageni e cancerogeni.
La pericolosità degli IPA impone limiti emissivi bassissimi tanto che non è possibile la misurazione in continuo. Per controllare le emissioni di IPA vengono effettuate 3 analisi annuali per ogni linea di incenerimento su campioni raccolti per 8 ore consecutive. Tali controlli sono effettuati in modo indipendente sia da TRM che da ARPA Piemonte.
I limiti sono espressi in millesimi di grammo.
Per il termovalorizzatore il limite emissivo è fissato a 0,005 milligrammi per normal metro cubo di aria.