Rifiuti e Bonifiche

Il controllo dell'acido cloridrico nel fumo del termovalorizzatore

09 acido cloridrico

L’acido cloridrico, in sigla HCl, si forma in presenza di cloro, ed è un acido diffusissimo nelle attività umane. Come prodotto altamente corrosivo, viene utilizzato in ambito industriali ma anche per la pulizia delle incrostazioni calcaree.
L’acido cloridrico, però, è anche il principale costituente del nostro succo gastrico dove ha la funzione di iniziare la scissione delle proteine.
È anche presente nel fumo degli incendi boschivi e negli abbruciamenti agricoli per via della presenza di clorofilla.
Anche a basse concentrazioni può avere effetti irritanti per gli occhi e per le mucose e può danneggiare la vegetazione.
La formazione di acido cloridrico nei fumi come quelli prodotti dal termovalorizzatore deriva dalla combustione di cloro organico presente nei rifiuti, come materie plastiche, PVC, solventi clorurati, prodotti fitosanitari e insetticidi; È anche presente sottoforma di sali (cloruro di calcio e di sodio) contenuti in carta e cartoni, rifiuti alimentari e vegetali.
L’abbattimento avviene nel reattore posto a valle della camera di combustione dove si neutralizza con l’iniezione di bicarbonato nei fumi.
Il limite delle emissioni per il termovalorizzatore è di 5 milligrammi per normal metro cubo di aria.