Biblioteca Storica

Raccolte fotografiche

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La Biblioteca possiede una cospicua raccolta di fotografie storiche, di provenienza non omogenea, in alcuni casi di particolare rilievo qualitativo. Il nucleo principale è costituito dall'insieme di immagini pervenute con il Fondo librario e documentale del bibliografo e bibliofilo Marino Parenti (1900 - 1963), le cui potenzialità vanno oltre la ben nota raccolta - ampiamente pubblicata e studiata - di fototipi del "lucigrafo" milanese Luigi Sacchi. Parenti acquistò le fotografie di Sacchi, compresi i preziosissimi negativi calotipici, veri incunaboli della fotografia italiana dell'Ottocento, seguendo le sue predilezioni manzoniane, in concorso amichevole con altri grandi collezionisti italiani, Lamberto Vitali, Silvio Negro, Emilio Sioli Legnani. Ma le immagini di Sacchi, pur eccellendo per importanza storica ed artistica, non sono che un cospicuo frammento di una raccolta che vede presenti anche altre significative testimonianze. Numerosi percorsi legano infatti Parenti alla fotografia: ad esempio, serie possedute quasi al completo da uno dei suoi "concorrenti", il conte Sioli Legnani, come la raccolta intitolata "Quelli che passano", scattata lungo le strade di Milano da un estemporaneo anonimo fotografo, si completano con gli esemplari acquistati da Parenti, e un grande, sontuoso album in metallo decorato, fatto realizzare da Ulrico Hoepli presumibilmente per la sua scrivania, raccoglie tutte le immagini dei suoi "autori e collaboratori". La presenza di centinaia di ritratti fotografici, raccolti in vari altri album, acquista un senso preciso nell'universo concettuale di Parenti, inserendosi perfettamente nel sogno ricostruttivo di un mondo, quello dell'Ottocento letterario e civile, da lui amato alla follia. Di particolare rilievo sono le vedute ottocentesche di Roma, il nucleo che rivela con maggiore puntualità l'affinità con le parallele ricerche di Silvio Negro, confluite in imprese editoriali fortunate (Album romano, Nuovo Album romano) e nell'esperienza di una mostra rivelatasi fondamentale per gli sviluppi della storia della fotografia italiana, La Mostra della fotografia a Roma dal 1840 al 1915, realizzata nell 1953. In un'altra mostra, questa volta ideata da Lamberto Vitali e dedicata alla fotografia italiana dell'Ottocento, alla Triennale milanese del 1957, comparvero anche alcuni dei più significativi fototipi di Sacchi posseduti da Parenti, compreso il negativo dell'"Uomo con la tromba" e la grande veduta del Duomo di Milano. Ma altre e altrettanto interessanti sono le presenze fotografiche nella raccolta Parenti, in biblico tra documentazione storica, apertura paesistica, richiamo etnografico, orientalismo. A quest'ultimo filone appartengono i sei album fotografici che contengono 136 fotografie di Felix Bonfils, Zangaki e G. Lekegian dedicate al Cairo ed a Port Said, in tutti i loro aspetti, dai monumenti ai tipi caratteristici. L'aspetto turistico-commerciale è testimoniato anche dalle 36 fotografie di Garrigues dedicate alla Tunisia. Si stacca dal carattere descrittivo per calarsi nel vero e proprio reportage, con foto di notevole significato storico e documentario, un album dedicato in particolare al Sudafrica all'epoca della Guerra Anglo-Boera, illustrata dallo studio Stoel & Groote di Pretoria, che contiene toccanti immagini, come quelle scattate alla stazione di Pretoria durante i preparativi e poi alla partenza dei soldati per il fronte. Oltre a questi nuclei principali, il fondo Parenti è ricco anche di altri documenti fotografici, accumulati soprattutto durante la sua attività di editore e curatore, tra i quali spicca la fotografia di scena, assieme ai ritratti di attori italiani. Che l'interesse per questo particolare genere andasse oltre il puro gusto collezionistico, appare evidente dal fatto che queste immagini originali sono accompagnate da numerose altre riproduzioni da testi o da stampe, espressione del lavoro quotidiano del consulente editoriale.

Oltre alla preponderante raccolta Parenti, la biblioteca conserva numerosi album fotografici ottocenteschi, e varie altre fotografie sia dell'Ottocento sia del Novecento, di varia provenienza ed acquisizione. Una parte di questi materiali documenta l'attività della Provincia di Torino, altre, come le fotografie di Besso, Giacomo Brogi, Vittorio Ecclesia, Riccardo Moncalvo, Augusto Pedrini, Pietro Santini, Giorgio Sommer, hanno un carattere illustrativo di luoghi ed itinerari. Molto significative sono inoltre le fotografie presenti all'interno di singoli archivi, come ad esempio il ricco album di realizzazioni nel Fondo Zuccarelli. Più problematica si è rivelata l'identificazione e la segnalazione, nel tempo, di fotografie originali incollate per corredo illustrativo di libri ottocenteschi, affidata sempre al ritrovamento casuale, all'interno di una vasta massa di pubblicazioni.

L'inventario ha carattere topografico ed in origine era destinato soltanto alla consultazione interna. Riteniamo tuttavia che sia necessario dare visibilità ad un patrimonio documentario che, al di là della raccolta Sacchi, nota agli specialisti del settore, non figurava, sinora, se non in un elenco consultabile solo localmente. L'auspicio è che si possa giungere in futuro ad un vero e proprio catalogo, logicamente strutturato ed il più completo possibile.


Bibliografia

Lamberto Vitali, "Antica fotografia italiana", in "Un secolo di fotografia dalla collezione Gernsheim", catalogo della mostra, Milano, XI Triennale di Milano, 1957, pp. 45-54; "Luigi Sacchi. Un artista dell'Ottocento nell'Europa dei fotografi", a cura di Roberto Cassanelli, Torino, Provincia di Torino, 1998; Walter Canavesio, "La fotografia corredo visivo di un ottocentista", in "Un uomo di lettere. Marino Parenti e il suo epistolario", a cura di Angelo d'Orsi, Torino, Provincia di Torino, 2001, pp. 275-287; Walter Canavesio, "Marino Parenti e la fotografia", in "Per Paolo Costantini. Fotografia e raccolte fotografiche", a cura di Tiziana Serena, Pisa, Scuola Normale Superiore, 1998, vol. I, pp. 33-40.


Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2020