Progetto Alcotra

Progetto Alcotra

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RESBA

REsilience des BArrages
REsilienza sugli SBArramenti

Programma transfrontaliero di cooperazione territoriale europea Interreg V-A Italia - Francia (ALCOTRA) 2014-2020

 

 

Il progetto RESBA, che ha ottenuto il sostegno finanziario dell’Unione europea, ha come obiettivo approfondire la conoscenza dei rischi legati alla presenza delle dighe sui terrori alpini e migliorare la prevenzione, la comunicazione e la gestione della sicurezza dei territori a valle degli sbarramenti attraverso adeguate procedure di protezione civile, aumentando la resilienza del territorio. L’obiettivo generale è quello di aumentare la conoscenza, formare i tecnici e sensibilizzare gli amministratori locali e cittadini sul tema delle dighe sul tema della gestione dei rischi legati alle dighe e sulla loro prevenzione.

 

Sfide territoriali comuni a Italia e Francia

Le dighe e gli sbarramenti transfrontalieri di montagna, malgrado le loro modeste dimensioni, presentano rischi notevoli per le popolazioni e i beni presenti a valle (aree urbanizzate e a forte frequentazione turistica), in conseguenza ai possibili scenari di collasso con un elevato potere distruttivo.
Le dighe e gli sbarramenti alpini e di media montagna sono soggetti a rischi specifici che richiedono metodologie di progettazione corretta, un’attenta valutazione delle vulnerabilità rispetto al rischio idrogeologico (frane e alluvioni) e sismico delle aree in cui sono ubicate e richiedono attività di monitoraggio costanti.

 

Le dighe

Gli sbarramenti nella zona transfrontaliera Francia-Italia hanno caratteristiche comuni in quanto localizzati in settori montani o collinari dell’arco alpino, con ubicazione in zone di alta montagna tra 1500 m e 3000 m di altitudine o in zone collinari ai piedi del massiccio alpino tra 500 m e 1550 m d’altitudine.
Gli sbarramenti della zona transfrontaliera Francia-Italia possono essere classificati in 3 categorie principali a seconda della loro localizzazione in media o alta quota:

  • un gruppo di sbarramenti da piccoli a medi di altezza compresa tra 3 e 15 m e con modesta capacità di accumulo di volumi di acqua (alcune decine di migliaia di m3) situati in zona collinare di media quota utilizzati principalmente per fini agricoli.
    Questo gruppo è composto da alcune centinaia di sbarramenti in Francia e in Italia gestiti da piccole collettività o da consorzi di agricoltori. Il livello di sicurezza di queste piccole opere spesso potrebbe essere migliorato in quanto i mezzi tecnici e finanziari disponibili per la loro progettazione, realizzazione e gestione sono limitati. Tali opere sono numerose e spesso sono posizionate a cascata sullo stesso corso d’acqua;
  • un gruppo di sbarramenti in quota di altezza compresa tra 10 e 20 m e con media capacità di accumulo di volumi di acqua (da qualche decina di migliaia a qualche centinaia di migliaia di m3) situati in zona di alta montagna all’interno delle stazioni sciistiche e utilizzati principalmente per la produzione di neve artificiale. Questo gruppo è composto da circa 200 sbarramenti in Francia e in Italia, costruiti a partire dagli anni 2000. Tali opere appartengono a società che hanno i mezzi adeguati per garantire una buona progettazione, realizzazione e gestione ma hanno un elevato livello di rischio in quanto sono vulnerabili in zona di alta montagna, difficili da controllare in inverno e situati a monte di stazioni sciistiche con grande affluenza di persone in inverno e in estate;
  • un gruppo di grandi sbarramenti in quota utilizzati per la produzione idroelettrica. Questo gruppo è composto da qualche decina di sbarramenti di più di 20 metri di altezza in Francia e in Italia che accumulano volumi di acqua molto importanti (diversi milioni di m3).
    In questa categoria, il più importante sbarramento è la diga idroelettrica del Moncenisio, che ha caratteristiche uniche nel territorio transfrontaliero, a cominciare dalle dimensioni (più di 300 milioni di m3 d’acqua). È il sesto sbarramento più grande in Francia. Si situa interamente in territorio francese, a un’altitudine poco al di sotto dei 2000 metri, ma gli effetti principali di una possibile rottura dello sbarramento si riverserebbero quasi esclusivamente sul territorio densamente abitato della Città metropolitana di Torino, in Italia.

 

Azioni

RESBA vuole:

  • implementare azioni di conoscenza e gestione dei rischi per valutare la vulnerabilità degli sbarramenti in zona transfrontaliera e sviluppare innovativi sistemi di monitoraggio;
  • coinvolgere tutti i cittadini attraverso lo sviluppo di una strategia di informazione e comunicazione;
  • svolgere attività formative mirate a amministratori locali, tecnici, professionisti, cittadini, scuole;
  • realizzare un’esercitazionedi protezione civile bi-nazionale sulla diga del Moncenisio come “area pilota” per sperimentare la modalità di risposta degli enti locali e della popolazione coinvolta dall’attivazione del piano di emergenza;
  • rafforzare la cultura del rischio attraverso il miglioramento degli strumenti di informazione e comunicazione alla popolazione, condurre specifici interventi d’informazione sul piano d’emergenza.