Urbanistica e copianificazione

Aree libere, dense, di transizione

Aree dense, libere, di transizione (ex articolo 16 delle n.d.a. del PTC2)

Tutela del suolo, limitazione al suo uso indiscriminato, e contenimento dei fenomeni di sprawl, sono obiettivi strategici prioritari per la Città metropolitana di Torino.
A partire dal 2010, l´Ente si è dotato di una metodologia "oggettiva" per identificare i suoli liberi da edificazione, che prevede la classificazione del territorio in aree: "dense", "di transizione", "libere". L´obiettivo è contenere in maniera rigorosa gli interventi nei territori ancora liberi dal costruito, consentire il completamento nelle zone di "transizione", ed indirizzare i nuovi interventi nelle aree definite già "dense" (qualora non sia percorribile la strada di recuperare e riutilizzare il patrimonio edilizio esistente - opzione peraltro sempre preferibile).
Ciò non significa che le espansioni urbane non siano praticabili, ma piuttosto che ogni nuova previsione va pensata, giustificata e messa in atto nel miglior modo possibile, escludendo nuovi fenomeni di sprawling e spreco di aree agricole, a fronte della possibilità di crescita, sviluppo e riqualificazione offerta da azioni di riqualificazione dell´esistente, densificazione, razionalizzazione degli spazi e delle funzioni, e ricollocazione in aree proprie.

Dall´11 agosto 2011 (data di entrata in vigore del PTC2), i comuni sono tenuti ad individuare le aree dense, di transizione e libere, in occasione di:

  • Varianti generali/revisioni di PRG
  • Varianti strutturali e varianti strutturali puntuali
  • Su base volontaria (anche in assenza di varianti programmate)
  • Procedure speciali (SUAP,...)


A tal fine, Città metropolitana fornisce ai comuni assistenza tecnica e strumenti operativi specifici:


Il modello di densità urbana e la metodologa indicata dal PTC2 hanno valenza indicativa e non prescrittiva; ciascun comune può scegliere di proporre una propria metodologia e perimetrazione, purché siano assicurati i principi definiti nelle Linee guida del PTC2.
La condivisione della perimetrazione delle aree avviene, di norma, all´interno di Conferenze di servizi ai quali partecipa il comune, la Città metropolitana di Torino e la Regione Piemonte.

AVVISO AI COMUNI
Ai fini del monitoraggio ambientale e dell´attuazione del PTC2, si chiede ai comuni di trasmettere la perimetrazione condivisa delle aree in formato shapefile alla 
Direzione del Dipartimento Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Edilizia 
 
PEC: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it.

 

Tavoli tecnici per la definizione delle aree dense, di transizione, libere

La Città metropolitana ha scelto di adottare un approccio cooperativo nel rapporto fra Enti, fornendo assistenza tecnica ai comuni nell´attività di pianificazione urbanistica, e mettendo a disposizione, oltre che le proprie competenze specifiche, un kit di lavoro che comprende una cartografia di base a scala provinciale, la perimetrazione delle aree elaborata tramite l´algoritmo provinciale in formato ESRI SHAPFILE, e le Linee Guida per la perimetrazione delle aree dense, di transizione e libere - Allegato 5 al PTC2.

Metodologia proposta dal PTC2

A partire dagli "aloni" scaturiti dall´algoritmo dell CM, si procede con la sovrapposizione delle previsioni contenute nel PRG, si analizzano le indicazioni di PRGC previgenti il PTC2 ed i diritti già acquisiti, si inseriscono le limitazioni che scaturiscono da tutti i vincoli territoriali, ambientali, idrogeologici e geo-morfologici esistenti, fino ad arrivare ad una proposta di perimetrazione.
La proposta è portata all´attenzione della Città metropolitana e della Regione, nell´ambito di un tavolo di condivisione convocato dal comune stesso ai sensi dell´articolo 14 della L. 241/90 (Conferenza di servizi).
I tavoli sono propedeutici all´avvio della variante urbanistica e mirano a rispondere a quanto richiesto all´art. 16 delle NDA del PTC2.