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Cittàmetropolitana di Torino

Olimpiadi Torino 2026

La sindaca Chiara Appendino presenta il pre-dossier di Torino 2026

Una candidatura sostenibile economicamente ed ecologicamente: "Sarà tutto pronto per il 2024, così potremo lavorare meglio alla gestione del post olimpico che si sovrappone perfettamente a Torino 2020-2030": lo ha sottolineato la sindaca di Torino e metropolitana Chiara Appendino presentando, mercoledì 4 luglio, il pre-dossier per la candidatura di Torino alle Olimpiadi 2026 preparato dall'architetto Alberto Sasso.

Durante la conferenza stampa, che si è tenuta nella sede della Città metropolitana, la prima cittadina ha spiegato che nella preparazione del pre-dossier sono state fatte scelte, come ad esempio per i villaggi olimpici, in coerenza con le varianti urbanistiche già delineate. Appendino ha illustrato quindi i punti di forza della candidatura olimpica di Torino e delle sue vallate: attenzione all'ambiente, zero consumo di suolo, rigenerazione urbana e infrastrutture già pronte. Non sono previsti cantieri importanti, con il doppio vantaggio di avere un limitato impatto ambientale ed economico. La Sindaca metropolitana ha anche ribadito la contrarietà sua e dei colleghi dei Comuni delle Valli di Susa e Chisone alla candidatura alle Olimpiadi 2026 in tandem con Milano. "Torino-Milano non esiste e non cambio posizione", ha sottolineato Appendino, per poi evidenziare che in rapporto alle altre candidature italiane di Milano e Cortina "non mi risulta che ci sia un masterplan così compatto, che prevede collegialità dei territori: non credo si debba decidere in base ad una logica politica. Il nostro modello è credibile".
Il pre-dossier prevede un budget di poco oltre i 2 miliardi di euro: un miliardo e 178 milioni di euro per l'organizzazione delle gare e 959 milioni per il restyling di impianti e infrastrutture, di cui 648 milioni a carico dello Stato e 311 milioni derivanti da investimenti privati.

L'Italia sarà ufficialmente candidata ad ospitare le Olimpiadi invernali 2026; lo ha deciso all'unanimità il Consiglio nazionale del Coni, il comitato olimpico, che ha delibera il percorso di avvicinamento alla scelta, al massimo entro settembre avrà indicato la città ospitante tra Cortina, Milano e, appunto, Torino.

I punti principali del pre-dossier

Doppia legacy

Città e montagne olimpiche dispongono di impianti, strutture e infrastrutture di collegamento per tutte le discipline. Con una serie di interventi di ristrutturazione e alcune integrazioni, sarebbero già disponibili e collaudabili nel 2024, rafforzando il concetto di Olimpiade come parte di una strategia di lungo termine. Il tutto in coerenza con l'obiettivo di uno sviluppo sostenibile e resiliente del territorio che ospita l'evento. Le Olimpiadi Invernali possono valorizzare Torino come città della cultura, dello sport e dell'innovazione e le montagne olimpiche come luogo di sport, turismo ed ambiente, generatore di occupazione stabile e non delocalizzabile.

Masterplan compatto

Torino 2026 è compatta, con distanze ridotte tra i siti delle gare del ghiaccio e la Medal Plaza e con i siti di gara della neve raggiungibili al massimo in 85 minuti. Agli spettatori Torino 2026 può offrire l'opportunità di un'esperienza integrale, agli atleti e alla famiglia olimpica una logistica ottimizzata e poco stressante.

Agenda 2020 CIO

Torino 2026 è un esempio di sensibilizzazione alla resilienza climatica e di sostenibilità ambientale, con la gestione delle risorse, l'eliminazione degli sprechi e dei rifiuti, grazie ad un progetto efficiente mirato al pre olimpico, all'olimpico ed al post olimpico su scala territoriale. Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana ad energia quasi zero, riqualificazione energetica, mobilità innovativa, impiantistica della neve più efficiente e a quote più elevate, distinzione netta tra discipline del ghiaccio e della neve (senza innevamenti urbani), riusando l'esistente senza consumo di suolo vergine.

Budget contenuto

Torino 2026 offre una maggiore garanzia di budget contenuto, con un controllo della spesa in trasparenza, attraverso il sostanziale riuso del patrimonio olimpico esistente. Il progetto mira ad ottimizzare e a creare una legacy tra città e montagne olimpiche, in coerenza con i piani strategici territoriali, l'innovazione, la residenzialità diffusa. Il Fondo di Legacy garantirà il concreto ed effettivo riutilizzo sportivo del futuro rinnovato parco olimpico anche in concerto con il territorio.

Un'Olimpiade innovativa ed emozionante

Torino 2026 è un'occasione di totale innovazione per la città e le sue montagne olimpiche su tutti i temi legati al progetto ed all'organizzazione dell'evento, grazie all'uso di tecnologie 4.0 su impiantistica, strutture, energetica, mobilità, logistica, residenzialità, sicurezza, immagine, fruibilità dell'evento e tanto altro. Torino 2026 si propone come un'esperienza spettacolare per atleti, famiglia olimpica, spettatori e abitanti del territorio.

 

(11 luglio 2018)