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Cittàmetropolitana di Torino

Escursioni della memoria 2022

Si conclude il piano tematico Pa.C.E., ma l’impegno prosegue

Immancabile foto di gruppo del partenariato del piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia che si è riunito martedì 21 marzo a Digne Les Bains per le conclusioni di un grande lavoro avviato all’inizio del 2019 e mai interrotto, nonostante la pandemia, che ha riguardato come capofila la Regione Autonoma Valle d’Aosta in partenariato con Regione Piemonte, Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Città Metropolitana di Torino, Regione Liguria, GIP FIPAN, Département de la Haute-Savoie, Département de la Savoie, Département des Alpes de Haute-Provence, Musée de Préhistoire des gorges du Verdon, Ville de Nice.

Obiettivo del piano è stata la creazione di un’informazione diffusa e condivisa che diventi fonte di conoscenza del proprio territorio dal punto di vista culturale, storico, turistico ed economico, anche attraverso la creazione di mappe storiche che evidenzino il patrimonio culturale meno noto, percorsi e circuiti storici legati al patrimonio materiale e immateriale delle feste e delle tradizioni. Il piano ha voluto supportare le economie locali attraverso l'incremento della capacità di salvaguardia e di valorizzazione del proprio patrimonio culturale, la valorizzazione di siti culturali meno noti, l'appropriazione e consapevolezza del patrimonio culturale comune da parte dei giovani e del grande pubblico, la messa in rete di siti del patrimonio diffuso, il coinvolgimento attivo degli attori locali.

Salvaguardare, Scoprire per promuovere e Far conoscere i tre grandi temi declinati: in particolare, la Città metropolitana di Torino ha coordinato il progetto dedicato ai sentieri della Resistenza, che si sta definendo in queste settimane con il posizionamento della segnaletica sui 13 sentieri censiti sul territorio da Alpette sino a Pian Prà, con l'accatastamento dei sentieri e la realizzazione della segnaletica lungo tutto il percorso.

Abbiamo lavorato perla valorizzazione della memoria storica della Resistenza al nazifascismo, inserendo e mettendo a sistema appositi percorsi, italiani e francesi, in una prospettiva di turismo sostenibile, facendo emergere un patrimonio spesso poco conosciuto, ma che abbina contesti naturali e paesaggistici di grande pregio a memorie storiche che hanno profondamente segnato le popolazioni locali, rilevanti per la costruzione della nostra democrazia. Obiettivo del progetto è stato quello di creare un percorso diffuso della Resistenza sparso su tutto il territorio transfrontaliero e reso fruibile sia fisicamente, attraverso la messa a sistema dei sentieri partigiani che sono stati teatro della lotta di Liberazione, sia virtualmente, attraverso il censimento dei siti internet delle realtà transfrontaliere ed il supporto ai nuovi allestimenti di realtà ecomuseali tra cui gli spazi museali al Colle del Lys, ad Alpette, a Coazze, a Mompantero, a Torre Pellice, a Traves.

 

A Traves, sui sentieri di Nicola Grosa

Nuovo appuntamento di "Sentieri della Resistenza", il progetto a cura della Città Metropolitana di Torino all'interno del Piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.
Giovedì 17 novembre dalle 10,30 alle 12,30 nella sede della Cooperativa di consumo di Traves, in frazione Malerba 14, un incontro dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Ceres e Viù, sul tema "Nicola Grosa sui sentieri di Traves". La partecipazione è aperta a tutti i cittadini.

La figura del comandante dei partigiani garibaldini Nicola Grosa e la storia del suo generoso impegno per il recupero dei corpi insepolti dei suoi ragazzi sono al centro di un progetto per il recupero della memoria resistenziale di Traves.
Nella mattinata del 17 novembre si potrà anche visitare una mostra fotografica dedicata alla vicenda umana, politica e militare di Grosa, che nel dopoguerra fu anche consigliere comunale a Torino.
Il Sentiero della Libertà, numero 254 della segnaletica CAI, conduce dalla frazione Malerba di Traves alla località Prà Lorenzo, sullo spartiacque con la valle di Viù.
Il percorso rientra tra quelli che la Città Metropolitana sta inserendo nella rete dei Sentieri della Resistenza, chiedendone la registrazione nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico.

Un ulteriore evento dedicato alle scuole secondarie di primo grado di Ceres e Viù è in programma giovedì 24 novembre alle 10,30, con un'escursione dalla frazione Malerba al Colle Colmet sul Sentiero della Libertà.

(14 novembre 2022)

"Senza sparare un colpo" il 28 ottobre a Coazze

Uno spettacolo teatrale che racconta la Resistenza non armata, l'esistenza quotidiana di coloro che, in modo a volte nascosto o a volte più eclatante, misero a repentaglio la loro vita per combattere senza ricorrere alle armi, nella convinzione che le storie dei partigiani combattenti e del popolo antifascista sono due facce di una stessa, luminosa medaglia.

Questo è "Senza sparare un colpo" pièce ideata da Swingin Turin in collaborazione con la Fondazione Donat Cattin che va in scena venerdì 28 ottobre alle 21.15 all'Ecomuseo della Resistenza di Coazze (viale Italia '61, al civico 3) per il cartellone di Sentieri resistenti a teatro, finanziato dalla Città metropolitana di Torino con i fondi del Piano tematico Pa.C.E.-Programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia. Lo spettacolo sarà preceduto dalla visita guidata all'Ecomuseo, che avrà inizio alle 20.45.
"Senza sparare un colpo", con la regia di Giancarlo Viani, si compone di sei quadri o storie principali, collegate tra loro e introdotte dai brevi dialoghi di due partigiani e dalle musiche dal vivo suonate da una band formata da chitarra, basso e batteria. Numerosi frammenti audio originali dell'epoca, trasmessi dalle radio nazionali e da Radio Londra, arricchiscono lo spettacolo.
Ingresso gratuito, prenotazione allo 011.9349681 o turismo@comune.coazze.to.it

(21 ottobre 2022)

La memoria a teatro nel nuovo Ecomuseo della Val Sangone

"Bartali e Lulù" è il titolo di uno spettacolo teatrale con ingresso gratuito che Assemblea Teatro metterà in scena venerdì 2 settembre nell'Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone, che ha sede a Coazze, in viale Italia ‘61. Lo spettacolo comincerà alle 21,15, e sarà preceduto, mezz'ora prima, dalla visita guidata dell'Ecomuseo.

"Bartali e Lulù", con la regia di Lino Spadaro e di Renzo Sicco, narra di Louis Chabas, detto Lulù, partigiano francese in terra di Langa, rievocato con grande scrittura da Pino Cacucci nel suo libro "Nessuno può portarti un fiore", e parla anche di Gino Bartali, il campione che non volle essere eroe e mai raccontò in vita dei tanti ebrei da lui salvati nascondendo i documenti falsi a loro destinati nella canna della sua bicicletta. "Uno spettacolo" spiegano gli autori "che riafferma, senza retorica e con ironia, l'importanza di alcuni valori fondanti della nostra storia: ora che molti partigiani non ci sono più, sentiamo il dovere morale e civile di raccontare le loro vicende cercando di suscitare in chi ascolta l'attesa e il desiderio di conoscerle".

La pièce su Chabas e Bartali sarà seguita, venerdì 28 ottobre, ancora all'Ecomuseo di Coazze, da un'altra rappresentazione scenica intitolata "Senza sparare un colpo", dedicata a episodi e personaggi della Resistenza non armata e ideata dall'associazione Swinging Turin in collaborazione con la fondazione Donat-Cattin per la regia di Giancarlo Viani.

"Bartali e Lulù" e "Senza sparare un colpo" fanno parte del cartellone di "Sentieri resistenti a teatro" e, insieme al riallestimento dell'Ecomuseo della Resistenza della Valsangone, sono stati finanziati dalla Città metropolitana di Torino con i fondi del piano tematico Pa.C.E. del Programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.
Per partecipare alle visite e agli spettacoli è consigliata la prenotazione: Ufficio turistico 011.9349681 – turismo@comune.coazze.to.it.


Il nuovo allestimento dell'Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone

Inaugurato lo scorso febbraio, il nuovo allestimento è stato rinnovato nella presentazione e nei contenuti espositivi. I lavori di riqualificazione, realizzate dal Comune di Coazze, hanno interessato la sala e le scale di accesso. Tra il pubblico dei primi mesi si è contata la presenza degli alunni delle scuole primarie della zona e degli allievi dell'Istituto superiore Blaise Pascal di Giaveno.

La vicenda resistenziale della Val Sangone è narrata attraverso più di venti pannelli ricchi di fotografie d'epoca, muovendo dalla caduta di Mussolini il 25 luglio 1943 e dall'armistizio dell'8 settembre, con il primo rastrellamento in valle dei tedeschi del 23 settembre; ne seguiranno altri 27 nei venti mesi successivi, che registreranno tra le vittime il pittore  giavenese Maurizio Guglielmino, ucciso al Colletto del Forno, e la diciottenne Evelina (all'anagrafe Avellina) Ostorero, uccisa a borgata Ferria a Forno, e anche oltre il 25 aprile 1945. Un lungo percorso storico di accadimenti, di uomini e donne, di religiosi e religiose, di luoghi divenuti simbolo delle battaglie della Resistenza e del martirio fino alla Liberazione, punteggiato da passaggi ed eventi cruciali come la cattura del comandante Milano e l'organizzazione delle bande sui monti, la strage di Cumiana, il grande rastrellamento del maggio 1944 e le rappresaglie spietate, le borgate bombardate, la conquista della polveriera di Sangano, la morte del comandante partigiano Sergio De Vitis, il ferimento di Eugenio "Genio" Fassino nell'attacco al dinamitificio Nobel di Avigliana e l'impiccagione a Giaveno il 17 agosto 1944 del marchese Felice Cordero di Pamparato, detto "Campana", e di Giorgio Baraldi, Vitale Cordin e Giovanni Vigna, l'autunno tragico di Giaveno.

La proposta espositiva unisce la presentazione dei segni di memoria di quel sacrificio: la cappella della divisione Campana a Giaveno, il monumento nel cimitero di Provonda, l'ossario dei Caduti di Forno di Coazze, meta di visite ufficiali di Presidenti della Repubblica, ministri e delegazioni estere.

Oltre alla rivisitazione della Resistenza, da cui nacque la Costituzione repubblicana, l'Ecomuseo offre anche suggerimenti turistici ed escursionistici, proponendo itinerari in località che in passato hanno rappresentato pagine così dolorose e che oggi, per fortuna, si possono visitare come luoghi di straordinaria bellezza paesaggistica e naturalistica, e come testimonianza di vita rurale e montanara.

(23 agosto 2022)

Escursione al rifugio "Non si vede"

Ad inizio settembre si concludono per l'anno 2022 le escursioni della memoria organizzate dal Comitato Resistenza Colle del Lys in collaborazione con la Città metropolitana di Torino nell'ambito del piano tematico Pa.C.E. di cui la Città metropolitana di Torino è partner, finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.

Domenica 4 settembre con partenza alle h 9:30 dall'Ecomuseo della Resistenza Colle del Lys  (1310 m) l'itineraio conduce a 1634 m di quota ad un riparo attrezzato sotto roccia dei pastori transumanti, che offrì rifugio ad una ventina di partigiani della 17^ brigata Garibaldi "Felice Cima" durante il rastrellamento nazifascista del 2 luglio 1944.

Ribattezzate 'Non si vede' perché indistinguibile dal basso, ospitò per due settimane i giovani ribelli che sopravvissero grazie ad un compagn0o, buon camminatore e conoscitore del territorio, che portò con due muli i viveri necessari dai magazzini celati a monte di Valdellatorre.

Fin quasi alla Liberazione, il 'Non si vede' venne presidiato dai partigiani ed utilizzato come deposito di armi, cibo e materiali.

L'escursione sarà accompagnata da una guida naturalistica dell'associazione Studio ArteNa- Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.

Difficoltà EE (per escursionisti esperti). Tempo di percorrenza (a/r) 3 ore e 30'

Prenotazione obbligatoria: 

(08 agosto 2022)

Escursione al Colle dei Grisoni

Dopo l'anteprima con la camminata del 25 Aprile dal Colle del Lys al Colle della Portia e dopo la camminata nella conca di Favella nell'ultima domenica di giugno, prosegue domenica 17 luglio il programma delle Escursioni della Memoria sui sentieri resistenti, organizzate dal Comitato Resistenza Colle del Lys e dall'associazione ArteNa nell'ambito del piano integrato tematico Pa.C.E. di cui la Città metropolitana di Torino è partner. Il piano integrato è finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.

L'escursione in programma nella terza domenica di luglio è dedicata all'itinerario che collega il Colle del Lys al Colle dei Grisoni, passando per il Colle Lunella. I Colli del Lys, Lunella e Grisoni sono punti di passaggio tra le valli Messa, Casternone, Ceronda e di Viù, che furono percorsi quotidianamente nel 1944 dai partigiani della banda di Leonida Cavallo, nome di battaglia Barba, e da quelli del distaccamento Mondiglio della 17ª Brigata Garibaldi "Felice Cima". Il 23 settembre 1944 il distaccamento Mondiglio venne attaccato dai nazifascisti. I partigiani riuscirono a ripiegare senza perdite verso Rubiana, ma l'incendio delle miande, le tradizionali baite locali, impedì loro di riprendere le posizioni al termine dell'attacco.

Il ritrovo dei partecipanti all'escursione di domenica 17 è fissato alle 9,30 all'Ecomuseo della Resistenza Casa del Parco del Colle del Lys. L'escursione dura quattro ore e mezza e sono richiesti scarpe alte e bastoncini da trekking.

L'escursione sarà accompagnata da una guida naturalistica dell'associazione Studio ArteNa-Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.

Per prenotare la partecipazione si può contattare il Comitato Resistenza Colle del Lys, scrivendo a segre@colledellys.it o chiamando il numero telefonico 339-6187375. Per contattare l'associazione ArteNa si può scrivere a info@studioartena.it o chiamare il numero telefonico 333-7574567.

Il successivo appuntamento con le Escursioni della Memoria è fissato per domenica 4 settembre.

(14 luglio 2022)

Escursione alla Conca di Favella

Dopo l'anteprima con la camminata del 25 Aprile dal Colle del Lys al Colle della Portia, prosegue domenica 26 giugno il programma delle Escursioni della Memoria sui sentieri resistenti, organizzate dal Comitato Resistenza Colle del Lys e dall'associazione ArteNa nell'ambito del piano integrato tematico Pa.C.E.di cui la Città Metropolitana di Torino è partner. Il piano integrato è finanziato dal programma transfrontaliero ALCOTRA Italia-Francia.
L'escursione in programma nell'ultima domenica di giugno è dedicata alla Conca di Favella e segue un itinerario ad anello che dall'omonima frazione di Rubiana, a quota 957 metri, conduce ai 1210 metri della località Miande Soffietti e ai 1168 metri di Miande Franchino, per poi tornare a Favella.

Il ritrovo dei partecipanti è fissato alle 9,30 nel parcheggio del cimitero di Favella.

L'escursione dura tre ore, il dislivello positivo è di 253 metri e sono richiesti scarpe alte e bastoncini da trekking.
Il percorso attraversa una delle zone in cui operò la 17ª Brigata Garibaldi "Felice Cima", di cui faceva parte il distaccamento femminile "Anita Garibaldi". L'itinerario rende omaggio al cippo che onora la memoria del comandante, del vicecomandante e di alcuni partigiani della "Felice Cima", caduti in battaglia il 29 marzo 1945 durante un rastrellamento nazifascista.
L'escursione sarà accompagnata da una guida naturalistica dell'associazione Studio ArteNa-Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.
Per prenotare la partecipazione si può contattare il Comitato Resistenza Colle del Lys, scrivendo a segre@colledellys.ito chiamando il numero telefonico 339-6187375. Per contattare l'associazione ArteNa si può scrivere a info@studioartena.ito chiamare il numero telefonico333-7574567.
Il prossimo appuntamento con le Escursioni della Memoria è fissato per domenica 17 luglio.

(21 giugno 2022)

Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone

Sabato 19 febbraio h 16 a Coazze (pdf 291 KB) si inaugura il nuovo allestimento dell'Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone realizzato dal Comune di Coazze con il sostegno anche di Città metropolitana di Torino attraverso il piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia – Francia.
L'Ecomuseo è ospitato al primo piano dell'edificio di viale Italia '61 dove si sono appena ultimati gli allestimento dei pannelli, dei materiali e reperti che raccontano pagine della Resistenza delle comunità e del territorio della Val Sangone anche attraverso venti pannelli con foto d'epoca, le sagome del Comandante Sergio De Vitis e della maestra Reginalda Santacroce per un percorso di visita proposto dallo storico Gianni Oliva attraverso tre fasi, l'età dei comandanti, il carattere autonomo della Divisione "Sergio De Vitis" e la democrazia interna alla bande partigiane.
Nell'allestimento ha trovato posto anche un importante documento ritrovato a Coazze, il registro stilato subito dopo la fine della seconda guerra mondiale con tutti i nomi e dati dei partigiani che hanno combattuto in Val Sangone.
All'inaugurazione di sabato 19 febbraio interviene il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo con il gonfalone dell'Ente.

(14 febbraio 2022)

Escursioni della Memoria 2021

Tornano anche quest'estate per il secondo anno le Escursioni della Memoria, sabati e domeniche immersi nella natura e nella storia della Resistenza, quattro momenti di trekking organizzati dall'Ecomuseo del Colle del Lys con questa Città metropolitana, in collaborazione con la Casa del Parco naturale del Colle del Lys.

Il calendario dei trekking:

  • domenica 13 giugno, alle ore 10, "la Resistenza civile", Colle del Lys - Colle della Frai - borgata Suppo - frazione Mompellato - Casalpina - borgata Bertolera - Colle del Lys, tempo di percorrenza di 2 ore e 30’;
  • sabato 3 luglio, "geografia della Resistenza al Colle del Lys", Colle del Lys - Monte Arpone, tempo di precorrenza 2 ore circa;
  • domenica 25 luglio, "sulle tracce dei partigiani cremonesi", Anello Colle del Lys - Monte Arpone - Santuario Madonna della Bassa - Pilone delle Lancie - Colle del Lys, durata 4 ore;
  • domenica 22 agosto, "i luoghi del rastrellamento del 29 marzo 1945", Sentiero Favella - Colle La Bassa, tempo di percorrenza 3 ore e 30'.

Tutte le escursioni saranno accompagnata da uno storico e da una guida escursionistica.
Per partecipare alle escursioni è obbligatoria la prenotazione al Comitato della Resistenza Colle del Lys, telefono 339 6187375, email segre@colledellys.it; oppure tramite l'Associazione Artena, telefono 333 7574567, email info@studioartena.it.

Le escursioni della memoria rientrano nel percorso ResisTo - il Cammino della Memoria e fanno parte delle azioni del piano integrato tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia.

(03 giugno 2021)

Le 14 tappe che collegano luoghi e segni della Memoria

Un trekking sui sentieri dei partigiani per collegare luoghi e segni della memoria della Resistenza nelle Alpi occidentali del territorio torinese. L'itinerario si snoda da Alpette a Rorà, tra l'alto Canavese occidentale e le valli di Lanzo, di Susa, del Sangone, del Chisone, del Germanasca e del Pellice nella splendida cornice paesaggistica e ambientale tipica delle quote altimetriche medio basse. 

  • Tappa 1: da Alpette al rifugio Alpe Soglia
  • Tappa 2: dal rifugio Alpe Soglia al rifugio Salvin
  • Tappa 3: dal rifugio Salvin a Traves
  • Tappa 4: da Traves a Viù
  • Tappa 5: da Viù al rifugio Colle del Lys
  • Tappa 6: dal rifugio Colle del Lys a Sant'Ambrogio di Torino
  • Tappa 7: da Sant'Ambrogio di Torino a Coazze
  • Tappa 8: da Coazze alla Palazzina Sertorio
  • Tappa 9: dalla Palazzina Sertorio al rifugio Serafin
  • Tappa 10: dal rifugio Serafin a Perosa Argentina
  • Tappa 11: da Perosa Argentina a Ruà di Pramollo
  • Tappa 12: da Ruà di Pramollo al rifugio Barfé
  • Tappa 13: dal rifugio Barfé a Torre Pellice
  • Tappa 14: da Torre Pellice a Rorà

Entro il 2022 l'itinerario disporrà di segnaletica lungo tutto il percorso e sarà disponibile una app per la fruizione da parte degli escursionisti esperti, ma anche dei turisti interessati a ripercorrere i sentieri della nostra storia recente.

Per cominciare però è necessario dare un nome al trekking: la Città metropolitana di Torino - all'interno del piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma Alcotra Italia Francia – coordina questo progetto ed ha lanciato un contest insieme al Polo del '900 per far votare online il nome a questo percorso.

Le scelte sono tre: Il cammino dei partigiani - Resistenza in cammino - ResisTO.

Si può votare qui https://marketingpolo.limequery.com/367162 fino al 21 maggio.

Il contest è stato presentato durante un evento online mercoledì 21 aprile al Polo del 900: ecco il link per rivedere il dibattito https://www.youtube.com/watch?v=64R8wVyq52o

(22 aprile 2021)

21 aprile 2021 online con il Polo del 900

La Città metropolitana di Torino in collaborazione con il Polo del '900 celebra l'anniversario del 25 aprile con un evento online.
Lo fa presentando un contest per individuare il nome con cui intitolare il percorso di trekking lungo i sentieri percorsi dai partigiani sulle nostre montagne e nelle nostre valli.
L'appuntamento è in programma mercoledì 21 aprile, alle ore 16, con diretta streaming sui canali social, Facebook e YouTube, del Polo del '900, oltre che sulla pagina Facebook di Città metropolitana.
Dopo i saluti di Alessandro Bollo direttore del Polo del '900, di Marco Marocco vicesindaco metropolitano e di Lorenzo Appolonia della Regione Valle d'Aosta, capofila e coordinatore del piano tematico Pa.C.E. una serie di interventi racconteranno nel dettaglio il progetto: inquadrerà il tema dei sentieri della Resistenza Barbara Berruti, vicedirettore dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” insieme al presidente del Museo diffuso della resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà Roberto Mastroianni.
A Carlotta Maiuri, giovane volontaria del servizio civile impegnata in Città metropolitana, il compito di illustrare il lavoro in progress di censimento dei siti internet delle realtà transfrontaliere suddivisi per archivi e centri di documentazione dedicati allo studio della Resistenza; musei ed ecomusei dedicati al racconto della Resistenza; luoghi della memoria dedicati alla commemorazione delle vittime.
Marco Sguayzer della Associazione Col del Lys illustrerà nel dettaglio il cammino che da Alpette giunge sino a Pian Prà, l'azione di accatastamento dei sentieri che vedrà entro il 2022 la realizzazione della segnaletica lungo tutto il percorso.
In chiusura, dopo il lancio del contest per scegliere il nome del percorso partigiano, sarà l'associazione La Piazzetta  di Giaveno a presentare il progetto dei giovani al lavoro per due itinerari della Resistenza in Val Sangone.

L'iniziativa è inserita all'interno del piano tematico Pa.C.E. - progetto "Scoprire per promuovere" finanziato dal programma transfrontaliero Interreg Alcotra Italia Francia: obiettivo del progetto è quello di creare un percorso diffuso della Resistenza sparso su tutto il territorio transfrontaliero e reso fruibile sia fisicamente attraverso la messa a sistema con accatastamento e segnaletica dei sentieri partigiani che sono stati teatro della lotta di Liberazione, sia virtualmente attraverso il censimento dei siti internet delle realtà transfrontaliere suddivi per archivi e centri di documentazione, musei ed ecomusei, luoghi della memoria dedicati alla commemorazione.

Un libro, una testimonianza: la Storia si incontra ad Alpette

Negli corso degli ultimi anni ad Alpette, località sita ai confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso, l'amministrazione comunale, appoggiata da istituzioni quali la Regione Piemonte, questa Città metropolitana e l'Unione Montana, ha avviato un percorso di memoria partendo dalle sue origini.
Con l'Ecomuseo del rame, del lavoro e della Resistenza, la biblioteca civica e il polo astronomico, Alpette vuole non solo raccontare ma anche ricordare la vita di uomini e donne che, a cavallo tra '800 e il '900, con il loro sacrificio e la loro devozione hanno contribuito alla rinascita del nostro Paese.

Grazie anche al programma Alcotra-Interreg di cui Alpette fa parte nell'ambito del progetto Pa.C.E. della Città metropolitana di Torino, dedicato ai sentieri resistenti e ai protagonisti della Resistenza, è stato messo a punto un lavoro, partito dalla giornata del 10 ottobre 2020, dedicata a tre figure protagoniste in più ambiti del '900: Berlanda, Pecchioli e Pugn.
Personaggi che a vario titolo hanno caratterizzato alcuni avvenimenti accaduti sia ad Alpette che sul territorio circostante e ancora oggi vengono ricordati dalla cittadinanza e dai loro famigliari. In questo interscambio di ricoscenza e valori umani, la giornata e i suoi vari appuntamenti vengono raccontati e rappresentati in un volume che sarà un altro passo verso lo sviluppo della storia locale e che farà parte del fondo librario della biblioteca dell'ecomuseo.
Un incontro tra parenti e amici di uomini e donne che fecero parte della 77° Brigata Garibaldi Titala, racchiuso in un lavoro di ricostruzione storica e umana.
Un libro, una testimonianza, un riassunto di una giornata particolare ospitata dalla piccola cittadina montana.

(21 dicembre 2020)

Ottobre 2020: Alpette celebra la sua Resistenza

La Resistenza in Piemonte ha tante pagine, tanti racconti e tanti luoghi che fanno parte della grande storia della Liberazione.
Sabato 10 ottobre ad Alpette, piccolo centro alle pendici del Parco nazionale del Gran Paradiso, si è celebrata una storia locale eppure universale intrisa di emozione e di ricordi. In tanti sono saliti per l'inaugurazione di un'ala tematica della biblioteca del paese composta dai libri appartenuti a tre protagonisti delle Resistenza e poi della vita democratica piemontese e nazionale in diversi ruoli pubblici.
I figli di Franco Berlanda, Ugo Pecchioli ed Emilio Pugno - politici, amministratori locali, sindacalisti, professionisti - hanno inaugurato i locali che raccolgono il patrimonio famigliare donato ad Alpette, libri ed alcuni oggetti: dal tecnigrafo di Berlanda architetto ad una busta ritrovata nella cassaforte dell'on. Pecchioli che conteneva la firma e il nome di un amico partigiano, vergata alla vigilia della fucilazione per far riconoscere il proprio cadavere.
E poi hanno ricordato le figure dei loro padri in un teatro comunale affollato, dove l'emozione era palpabile.
Moderata da Franco Aceti, direttore dell'Ecomuseo di Alpette la giornata ha consentito di rileggere una pagina di storia locale che vide negli anni della Resistenza tra le montagne di Alpette il sacrificio di tanti e di tracciare un preciso impegno per continuare a valorizzare la memoria: lo hanno ribadito nei diversi interventi il sindaco di Alpette Silvio Varetto, il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro Salizzoni, l'ex parlamentare Umberto D'Ottavio.
Anche Città metropolitana fa e farà la sua parte in questo impegno per la memoria, avendo inserito anche Alpette tra i luoghi del progetto sui sentieri resistenti l'interno del Piano tematico transfrontaliero Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra.

Il monumento agli Svizzeri nel cimitero di Alpette
Il piccolo cimitero di Alpette racconta una pagina importante della storia della Resistenza piemontese.
Vi sono sepolti 30 partigiani della 77^ brigata Garibaldi; sono conservate anche le ceneri di Ugo Pecchioli, che i figli Laura e Vanni hanno voluto portare qui, tra le sue montagne.
All'ingresso sul muro una grande mano aperta alla pace - simbolo dell'architetto Le Corbusier – ricorda il valore degli "Svizzeri" come veniva chiamati il gruppetto di partigiani, in gran parte intellettuali, tra cui Franco Berlanda, Ugo Pecchioli, Saverio Tutino, Giulio Einaudi ed altri reduci tutti dalla Svizzera e finiti proprio ad Alpette per la guerra di Liberazione.
Una mano simbolica che proprio Franco Berlanda, in collaborazione con la Fondazione Giulio Einaudi, il nipote Malcolm Einaudi e l'architetto artista Maurizio Cilli, regalò pochi anni fa alla sua Alpette e che sarà presto terminata lungo tutto il muro di cinta del cimitero con un gioco grafico di mattoni simbolo ognuno dei quali ricorderà i personaggi eroi, della Resistenza.
Sabato 10 ottobre davanti al cimitero e poi dentro fra le tombe dei partigiani, ognuna con un garofano rosso, si è rinnovato il ricordo, si è riletta questa pagina di storia.

(12 ottobre 2020)

Escursioni della memoria

Tre domeniche immerse nella natura ma anche nella storia dei sentieri resistenti, tre momenti di trekking turistico sui luoghi teatro della Resistenza, organizzati dall'Ecomuseo della Resistenza intitolato a Carlo Mastri e dalla Casa del Parco naturale del Colle del Lys.
La prima escursione della memoria è stata domenica 19 luglio, nel tratto fra il Colle del Lys e il Colle della Portia, a poco più di 1.300 metri di quota attraversando il percorso utilizzato dai partigiani della 17ª brigata Garibaldi "Felice Cima"; la seconda, domenica 16 agosto, si è sviluppata dal colle del Lys al colle dei Grisoni, ripercorrendo uno dei punti di confine tra le zone operative della III e della II divisione Garibaldi e tra quelle della 17ª brigata "Felice Cima" e della 20ª brigata "Eusebio Giambone"; la terza, domenica 13 settembre, dal colle del Lys a Mompellato, che rappresentò un punto di riferimento fondamentale per la 17ª brigata Garibaldi "Felice Cima", fino alla casa canonica il parroco don Evasio Lavagno ospitò madri, mogli e sorelle dei partigiani. Tutte le escursioni saro state accompagnate da una guida escursionistica dell'associazione Studio ArteNa - Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.
Queste escursioni della memoria fanno parte delle azioni del piano integrato tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia nel quale la Città metropolitana è impegnata per mettere in rete i sentieri resistenti. L'Associazione Colle del Lys, insieme ai Comuni di Coazze di Alpette, sono i focus sui quali è in corso un programma di sensibilizzazione e rilancio della memoria per le giovani generazioni attraverso programmi che tengano insieme nuove forme di comunicazione, valorizzazione dei siti naturalistici ed ambientali e patrimonio storico locale.

(14 settembre 2020)

Coazze e Alpette: le pagine di storia ritrovate

All'interno del piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma Alcotra Italia Francia la Città metropolitana di Torino è al lavoro con l'Ecomuseo Colle del Lys il Comune di Alpette e il Comune di Coazze per valorizzare i sentieri resistenti e metterli in rete, presentando pagine di storia locale.

COAZZE

In questo quadro, durante l'ultima riunione del gruppo di lavoro nei giorni scorsi c'è stata l'occasione per il vicesindaco di Coazze PierLuigi Dovis di sfogliare insieme ai partner un importante documento ritrovato da poco nell'archivio comunale: si tratta del registro stilato subito dopo la fine della seconda guerra mondiale con tutti i nomi e i dati dei partigiani che hanno combattuto nella Valle Sangone. Un documento carico di storia e di storie personali, di ricordi per molti, di episodi: accanto ai nomi dei partigiani, anche il loro destino. Fucilato, imprigionato, scomparso sono le parole più ricorrenti negli elenchi nei quali il vicesindaco di Coazze ha ritrovato tra gli altri suo padre e suo zio.

Il registro insieme ad altre testimonianze è parte dell'Ecomuseo della Resistenza di Coazze, un paese dove l'Ossario dei caduto ogni anno richiama la nostra memoria alla celebrazione del ricordo di chi ha combattuto per la libertà.

ALPETTE

Ad Alpette l'Amministrazione comunale è al lavoro per il 10 ottobre quando  in collaborazione anche con l'ANPI provinciale  di Torino si inaugurerà la nuova ala della biblioteca comunale nel ricordo di tre personaggi che hanno contribuito grandemente alla storia della Resistenza: Franco Berlanda, Ugo Pecchioli, Emilio Pugno. A loro saranno dedicati nuovi spazi.  

Le loro famiglie infatti hanno donato il patrimonio librario ad Alpette e l'Amministrazione ha in programma una intera giornata di riflessione e di racconto su cosa hanno vissuto su quelle montagne durante la guerra di liberazione. In particolare Berlanda e Pecchioli combatterono in Valle d'Aosta scendendo dalla Svizzera - e un disegno vicino al cimitero di Alpette lo ricorda - e poi tutti e tre furono uomini delle istituzioni essendo stati chi deputato, chi consigliere provinciale, chi consigliere comunale a Torino. 

Ce ne parlano il sindaco di Alpette Silvio VarettoFrancesco Aceti, direttore Polo Culturale Bibliotecario ed Ecomuseo di Alpette.

Il progetto Pitem Pa.C.E.

La Città metropolitana è impegnata in un progetto transfrontaliero finanziato dal programma Alcotra Italia Francia. Si tratta del piano integrato tematico Pa.C.E., acronimo da intendersi in Patrimonio, Cultura, Economia, che ha come obiettivo generale quello di rendere il patrimonio diffuso una leva per lo sviluppo economico ed un fattore di coesione tra i territori: il raggiungimento di questo obiettivo viene proposto tramite la realizzazione di tre progetti singoli, di cui uno "Scoprire per Promuovere" vede l'intervento della Città metropolitana per coordinare la valorizzazione della memoria storica della Resistenza al nazi-fascismo, inserendo e mettendo a sistema appositi percorsi, italiani e francesi, in una prospettiva di turismo sostenibile.
L'obiettivo è di far emergere un patrimonio spesso poco conosciuto, ma che abbina contesti naturali e paesaggistici di grande pregio a memorie storiche che hanno profondamente segnato le popolazioni locali, e che sono state rilevanti per la costruzione dell'attuale democrazia.
Questo progetto, coordinato dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, oltre alla Città metropolitana di Torino vede nel partenariato anche il Centro di conservazione e restauro della Venaria Reale, la Regione Liguria, i dipartimenti francesi della Savoia e delle Alpi di Alta Provenza, la Città di Nizza ed GIP FIPAN.
Rivestirà particolare importanza l'attività propedeutica di un censimento delle risorse (siti, percorsi, ecomusei) sia nel territorio italiano che in quello francese, per giungere a creare una rete stabile di valorizzazione dei siti transfrontalieri di memoria della Resistenza. Infine, per il territorio metropolitano torinese, sarà realizzata una azione di promozione del percorso "Sentieri Resistenti", un cammino in 13 tappe che da Alpette giunge sino a Pian Prà, con la segnaletica di tutto il percorso ed una app per la fruizione da parte di escursionisti e turisti interessati a ripercorrere i sentieri della nostra storia recente.

Ossario di Forno di Coazze

Per la prima volta, all'Ossario dei caduti di Forno di Coazze quest'anno non si potrà celebrare come di consueto con una manifestazione che unisce ricordo, storia, commemorazione e testimonianza: il coronavirus impedisce in questo 2020 i raduni, ma non per questo l'eccidio di quel 10 maggio di sangue del 1944 non verrà ricordato.
L'Ossario si trova nella frazione di Coazze, a 1000 metri di quota nella valle principale del Sangone e fu inaugurato il 4 novembre 1945, per raccogliere i resti di tutti i partigiani caduti nella Valle: una scelta di Giuseppe Falzone, comandante della brigata "Sandro Magnone" della 43a Divisione autonoma "Sergio De Vitis", il monumento è un'aquila dalle ali spiegate, al centro una cappella con le lapidi di 98 partigiani.
Dal 1945 Forno di Coazze è luogo della memoria partigiana in Val Sangone e dal 2005 l'Ossario partigiano è stato dichiarato cimitero di guerra.
Pierluigi Dovis vicesindaco di Coazze con delega all'Ossario sottolinea il ricordo della Val Sangone tragicamente protagonista in quel maggio di sangue: "Quest'anno la commemorazione purtroppo avverrà nella forma che l'emergenza coronavirus impone - dice il vicesindaco - e domenica 9 maggio andremo il sindaco Paolo Allais ed io a depositare una corona d'allora al Sacrario e alla fossa comune lì accanto che contiene i resti di partigiani e civili tra cui anche molti stranieri (inglesi, russi, cecoslovacchi) che hanno combattuto in Valle per la nostra libertà partecipando alla Resistenza. Nella fossa comune ci sono i resti dei martiri del tragico maggio di sangue, 31 uomini trucidati il 16 maggio del '44. Li ricorderemo tutti a nome di tutti, grandi uomini che hanno combattuto per la libertà".

Piero Fassino, figlio del comandante Eugenio, è il presidente del Comitato per l'Ossario.

Un 25 aprile virtuale per non dimenticare

Un 25 aprile senza celebrazioni non vuole significare una festa della Liberazione in tono minore anzi, questa ricorrenza segnata dalle restrizioni del coronavirus ha stimolato iniziative virtuali che, nei giorni tradizionalmente dedicati al ricordo degli eroi della Resistenza contro il nazifascismo, attraverso una lunga maratona web collega online tutti coloro i quali sentono forte il dovere del ricordo, della testimonianza, della raccolta delle memorie.
Per questo anche la Città metropolitana - che proprio il 25 aprile del 2005 ha avuto l'onore di ricevere sul suo gonfalone dall'allora capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi la medaglia d'oro al merito civile per il contributo offerto dal territorio e dalle sue popolazioni alla Guerra di liberazione nazionale e alla Resistenza - si sta impegnando in un progetto transfrontaliero finanziato dal programma Alcotra Italia Francia.
Si tratta del piano integrato tematico Pa.C.E, acronimo da intendersi in Patrimonio, Cultura, Economia, che ha come obiettivo generale quello di rendere il patrimonio diffuso una leva per lo sviluppo economico ed un fattore di coesione tra i territori: il raggiungimento di questo obiettivo viene proposto tramite la realizzazione di tre progetti singoli, di cui uno "Scoprire per Promuovere" vede l'intervento della Città metropolitana per coordinare la valorizzazione della memoria storica della Resistenza al nazi-fascismo, inserendo e mettendo a sistema appositi percorsi, italiani e francesi, in una prospettiva di turismo sostenibile.
Si tratta di far emergere un patrimonio spesso poco conosciuto, ma che abbina contesti naturali e paesaggistici di grande pregio a memorie storiche che hanno profondamente segnato le popolazioni locali, e che sono state rilevanti per la costruzione dell'attuale democrazia.
Questo progetto, coordinato dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, oltre alla Città metropolitana di Torino vede nel partenariato anche il Centro di conservazione e restauro della Venaria Reale, la Regione Liguria, i dipartimenti francesi della Savoia e delle Alpi di Alta Provenza, la Città di Nizza ed GIP FIPAN.

"Abbiamo individuato sul nostro territorio – spiega il vicesindaco metropolitano Marco Marocco - tre importanti siti di memoria storica con i loro ecomusei, Alpette, Coazze e Colle del Lys, per realizzare insieme a loro azioni di valorizzazione e promozione dei percorsi oltre ad una regia coordinata transfrontaliera per la comunicazione dei principali siti della Resistenza".
Rivestirà particolare importanza l'attività propedeutica di un censimento delle risorse (siti, percorsi, ecomusei) sia nel territorio italiano che in quello francese, per giungere a creare una rete stabile di valorizzazione dei siti transfrontalieri di memoria della Resistenza.
Infine, per il territorio metropolitano torinese, sarà realizzata una azione di promozione del percorso "Sentieri Resistenti", un cammino in 13 tappe che da Alpette giunge sino a Pian Prà, con la segnaletica di tutto il percorso ed una app per la fruizione da parte di escursionisti e turisti interessati a ripercorrere i sentieri della nostra storia recente.

Abbiamo chiesto una videotestimonianza ai protagonisti e agli amministratori dei territori coinvolti dal nostro progetto Alcotra dedicato ai sentieri della Resistenza:
- Città metropolitana di Torino: intervento del vicesindaco Marco Marocco
- Ecomuseo di Alpette per la Resistenza: intervento del sindaco Silvio Varetto
- Comitato Resistenza Colle del Lys: intervento della presidente Amalia Neirotti
- Sentieri Resistenti: intervento del curatore Marco Sguayzer
- Museo della Resistenza della Brigata Lys di Perloz, Valle D'Aosta: intervento dell'assessore Solange Soudaz

Abbiamo anche voluto aggiungere contributi sulla memoria di luoghi, fatti, pagine di storia vicine a noi
- Centro di documentazione della Benedicta Parco della Pace: intervento di Massimo Carcione

Videodocumenti di avvenimenti vissuti nel nostro territorio
- 2 luglio 1944, l'eccidio del Colle del Lys: video teaser di Tatjana Callegari
- Non li dimenticheremo mai: lettere di Partigiani condannati a morte, di Franco Senestro
- Dal diario di Ercole Pistono, testimonianza del nipote Paolo Pistono



(22 marzo 2023)