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Cittàmetropolitana di Torino

Bando PRIMA per l'Abbazia di Novalesa

Il gioiello storico e artistico di proprietà di Città metropolitana protagonista di un progetto finanziato da Compagnia di San Paolo.

La Compagnia di San Paolo all'interno del bando "PRIMA, Prevenzione Ricerca Indagine Manutenzione Ascolto per il patrimonio culturale" ha selezionato e finanziato il progetto "Gli intonaci dipinti del complesso abbaziale di Novalesa, dal restauro alla conservazione preventiva" presentato dalla Comunità monastica benedettina dell'Abbazia, bene patrimoniale della Città metropolitana di Torino.
Il bando PRIMA è dedicato alla strutturazione e realizzazione di piani di manutenzione programmata e conservazione preventiva di sistemi di beni, che mira a diffondere la cultura della manutenzione a scapito dell'intervento emergenziale.
Il nostro progetto, affidato per la parte tecnica alla cooperativa Koinè Conservazione Beni Culturali, è la promozione di un approccio orientato alla conservazione del patrimonio piuttosto che al restauro.
In linea con quanto succede normalmente nel settore dei beni culturali, la conservazione delle aree e dei manufatti presenti nel monastero è ancora in gran parte affrontata in modo correttivo, con interventi di restauro attuati solo quando lo stato di conservazione degli oggetti raggiunge un decadimento avanzato.
Questo fa sì che le azioni siano più invasive, meno efficaci e più costose, con pesanti ripercussioni sull'oggetto del patrimonio, sulle risorse necessarie per la sua conservazione e sull'ambiente.
Nel progetto viene impiegata una metodologia basata sulla gestione del rischio, che aiuterà i gestori del sito a crescere, dimostrando che l'investimento in azioni di manutenzione può salvare sostanzialmente l'integrità degli oggetti del patrimonio, oltre che costituire un risparmio in termini di risorse nel medio e lungo termine.
Altri obiettivi, la sistematizzazione delle informazioni mediante l'introduzione di una nuova modalità di analisi del rischio e gestione dei dati affidata ad una piattaforma informatica, dall'altra un attivo coinvolgimento delle comunità nel lavoro.
Nel primo caso, l'uso dello strumento informatico consenta di gestire un programma di manutenzione pensato ad hoc per i beni dell'Abbazia in modo semplice e diretto, con strumenti di supporto di facile utilizzo quali sensori e attuatori elettronici. Attraverso la piattaforma sono valutate le principali minacce che incombono sui beni e sarà possibile intervenire in occasione di eventi eccezionali o imprevisti.
Il coinvolgimento della comunità degli attori istituzionali e territoriali avviene poi attraverso l'attuazione di progetti di disseminazione dei risultati ottenuti dagli interventi di studio e restauro, per promuovere una modalità di fruizione partecipativa e coinvolgente.

Da qualche mese è stata avviata la manutenzione strategica in quattro aree:

  • la cappella dedicata a Sant'Eldrado
  • la cappella dedicata a San Michele
  • la Camera stellata
  • la chiesa abbaziale

(24 ottobre 2022)