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Domani a Oulx la Fiera Franca ospita la V Giornata delle minoranze linguistiche

Nel 1494 per le strade di Oulx transitarono gli eserciti di Carlo VIII diretti alla conquista del regno di Napoli. Le schiere di re Carlo imposero sacrifici enormi alla popolazione, come già era avvenuto nel 1453 al passaggio delle truppe di Renato d’Angiò. Per compensare la comunità dai danni subiti, il sovrano permise all’abitato di Oulx di tenere, ogni anno negli ultimi giorni d’estate a partire dal 15 settembre, una fiera franca, libera cioè dalle tasse foranee. Più tardi, nel marzo 1529, Francesco I concederà alla comunità di Oulx di tenere un mercato settimanale nella giornata di sabato.

È a un passato così remoto che risale la tradizione della Fiera Franca di Oulx–Fiera del Grand Escarton, giunta quest’anno alla 522esima edizione.

Il programma della manifestazione ospitata a Oulx si snoda su due giorni, sabato 1 e domenica 2 ottobre 2016. Un’attenzione particolare è dedicata alle lingue minoritarie: Dall’anno scorso infatti il Comune di Oulx ha istituzionalizzato la Giornata delle minoranze linguistiche storiche: occitana, francoprovenzale e francese organizzata dalla Città metropolitana di Torino unitamente alla Chambra d’Òc, e agli sportelli linguistici diffusi sul territorio.

L’iniziativa si svolge nel solco delle progettualità legate alla legge 482/99 dello Stato Italiano “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” e nasce con lo scopo di puntare i riflettori sulle lingue tutelate e di presentare le attività che vengono promosse al fine di valorizzarle e di farle conoscere a un pubblico sempre più ampio.



Il programma della Giornata

La quinta edizione Giornata delle minoranze linguistiche storiche: occitana, francoprovenzale e francese si svolgerà sabato 1 ottobre 2016, presso l’auditorium dell’IISS “Luigi Des Ambrois” di Oulx (Via Martin Luther King, 10), organizzata da Città metropolitana di Torino, associazione culturale Chambra d’Oc, in collaborazione con il Comune di Oulx, l’IISS “Luigi Des Ambrois”, l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, il Consorzio Forestale Alta Valle Susa e il Ce.S.Do.Me.O.

Il programma prevede alle 10 la rappresentazione dello spettacolo teatrale in lingua occitana “Purus Purì” di Renato Sibille rivolta a tutti gli studenti dell’IISS.

Alle 15.30 avrà luogo il convegno culturale sulle minoranze linguistiche al quale prenderanno parte il sindaco del Comune di Oulx Paolo De Marchis per i saluti istituzionali, Massimo Garavelli, presidente del Consorzio forestale Alta Valle Susa, che terrà un intervento dal titolo “Sulle tracce dei nuovi cahier dell’Ecomuseo “Colombano Romean”, Stefano Daverio, presidente dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie che parlerà di “Amont–Lainot–Là haut–Andiam lassù. Un esempio di rete di animazione territoriale” e Matteo Ghiotto, coordinatore degli Sportelli linguistici francoprovenzali della Città metropolitana di Torino che presenterà “Lo Prinselhon”, traduzione in lingua francoprovenzale de “Il piccolo principe” di Antoine de Saint Exupéry.

Durante il convegno verrà presentata, a cura del regista Andrea Fantino, l’intervista filmata a Fausta Garavini dal titolo “Lo sol poder es que de dire”. Un importante documentario su questa scrittrice, traduttrice, docente e studiosa di letteratura francese e occitanica, che nel filmato parla del suo amore per la cultura occitana, della sua vita e delle sue opere tutte rivolte alla comprensione e alla divulgazione di questo immenso patrimonio linguistico e recita in modo mirabile poesie dei grandi poeti in lingua d’oc.

Alle ore 17.45, a conclusione del pomeriggio di lavori, ci sarà il concerto della corale polifonica di Saint-Donat-sur-l’Herbasse, paese gemellato da molti decenni con il Comune di Oulx.

Infine, come di consueto, alle 21, sempre presso l’auditorium avrà luogo la “prima” della nuova creazione artistica “Bal Poètic” a cura del gruppo musicale “Blu l’Azard”. Si tratta di uno spettacolo che intende coniugare poesia, danza e musica, intrecciando le parole di grandi poeti, tradotti in occitano e in francoprovenzale, con la metrica della danza e con l’obiettivo di veicolare, tramite l’arte, l’impegno sociale di queste importanti voci poetiche.