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Torna al Villaggio Leumann la mostra mercato “Filo lungo filo, un nodo si farà”

Ogni anno al Villaggio Leumann di Collegno – interessante esempio di tutela e recupero di un monumento della storia industriale e sociale italiana - si tiene la manifestazione “Filo lungo filo, un nodo si farà”, una mostra-mercato che propone un incontro tra artigiani, produttori, operatori del settore e semplici appassionati della tessitura.
Nel 2017 l’appuntamento per la ventitreesima edizione è per venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 settembre. Con “Filo lungo filo un nodo si farà” l’associazione Amici della Scuola Leumann propone un evento che richiama tessitori da tutto il mondo e diffonde tra gli adulti (ma anche tra i bambini) la conoscenza sulle materie prime (lana, canapa, lino), sulle tecniche di tessitura, sull’evoluzione tecnologica della produzione di tessuti, semilavorati, abbigliamento e complementi d’abbigliamento e d’arredo. La manifestazione è nata nel 1995 con il proposito di valorizzare il Villaggio Leumann quale raro esempio di archeologia industriale e come un momento di riflessione e incontro per artigiani tessitori ed esperti di arte tessile. La continuazione dell’evento nel corso degli anni ha reso possibile costruire rapporti di amicizia con molti espositori, i quali hanno alimentato e alimentano l’esperienza propulsiva del loro sapere e della loro arte. Il filo della tessitura è metafora di relazione e lavoro continuo che unisce persone idealmente molto diverse tra loro, pur sempre accomunate dal desiderio e dalla volontà di promuovere un modo di vita diverso e sostenibile. Ritornare alle origini e documentare l’evoluzione della tessitura nel corso del tempo significa in realtà guardare alla storia dell’uomo da un particolare punto di vista che appartiene a tutti. “Filo lungo filo, un nodo si farà” è un evento unico in Italia ed è diventato un appuntamento fondamentale per chi esercita questa attività. La riscoperta della canapa da parte di Bruno Tessa, il “legarsi alla montagna” di Maria Lai,la ripresa dell’antica filiera della gelsibachicoltura della cooperativa Nido di Seta, la salvaguardia del bisso (seta di mare) e del tessuto marino da parte di Chiara Vigo, il recupero di tecniche antiche della tradizione tessile garganica di Maria Voto, i molti progetti nell’America Latina o in Vietnam, che mirano a dare un lavoro e l’indipendenza economica alle donne: sono tutti esempi che hanno arricchito negli anni la manifestazione e hanno dimostrato e dimostrano come la tessitura possa, ancora oggi, rappresentare un futuro più a misura d’uomo. Al Villaggio Leumann di Collegno artigiani e artisti del tessile provenienti da tutta Italia, da Paesi europei ed extraeuropei hanno l’occasione di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze attraverso un convegno, una mostra-mercato e la sfilata di abiti e accessori realizzati dagli stessi espositori.

IL PROGRAMMA

Il convegno inaugurale di quest’anno è in programma venerdì 22 settembre alle 17 ed è dedicato al tema “Artigiani nell’era digitale”, con l’intento di tessere un dialogo a più voci tra artigiani, operatori del settore, imprenditori sociali, innovatori e studiosi, per condividere storie di rinascita e di esperienza che, grazie ai nuovi linguaggi e alle nuove opportunità offerte dal digitale e dai social network, hanno intrecciato i fili di una comunità estesa, ricca di stimoli e progettualità condivisa. La mostra mercato aprirà i battenti sabato 23 settembre alle 15 in corso Francia 313 e sarà ospitata in una struttura allestita nel parcheggio messo a disposizione dall’azienda Diffusione Tessile, all'interno dell'ex Cotonificio Leumann. Oltre all’esposizione e vendita, sono previste anche dimostrazioni pratiche e l’attivazione di laboratori dedicati ai bambini, sia sabato che domenica. L’evento si concluderà nel pomeriggio di domenica 24 con una sfilata di modelli prodotti dagli espositori e la consegna del premio allo stand più originale. Nel Centro di interpretazione dell’Ecomuseo Villaggio Leumann, in corso Francia 349, saranno allestite le mostre, che saranno inaugurate sabato 23 alle 11:
- “Ricordi”, con gli arazzi ad alto liccio di Dorina Dron                                                        
- “Biofelt lightings. - Emozione che nasce dall'incontro di feltro e luce”, con le creazioni in feltro di Judith Byberg
- “Noi dell’Arte e …. Storie tessili”, a cura dell’associazione Noi dell’Arte
- “Infernus, la Divina Commedia in patchwork”, a cura del Gruppo Quilters italiane.
Sono inoltre presenti all’aperto le mostre:
- “Chroma, intrecciare mondi per sconFilare”: workshop e installazione a cura delle “Artenaute” del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea
- “Il viaggio continua ….”, a cura del gruppo knit-cafè di Collegno, “Donne ai ferri corti”
- “Tutti i colori del verde: piante tintorie”, a cura dell’azienda agricola Fratelli Gramaglia.
“Filo lungo filo, un nodo si farà” rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.C.A. e ha ottenuto il patrocinio della Città di Collegno, della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte.

AL VILLAGGIO LEUMANN LA STORIA DELL’INDUSTRIA E DELL’ARTIGIANATO TESSILE D’ECCELLENZA

A Collegno, alle porte di Torino, si possono ripercorrere le vicende storiche e capire il valore economico e sociale di uno storico complesso produttivo e urbanistico, fondato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 dall’industriale tessile e filantropo svizzero Napoleone Leumann. Anche se l’industria tessile ha cessato l’attività nell’ormai lontano 1972, nel Villaggio Leumann vivono tuttora centinaia di persone, tra cui molti ex dipendenti o figli di dipendenti del Cotonificio. Il Villaggio rientra nel progetto sulla cultura materiale ed è stato inserito alcuni anni orsono nella rete ecomuseale creata dall’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana. Si tratta di un raro esempio, insieme agli analoghi complessi di Crespi d'Adda e di Schio, di un quartiere (in realtà grande come un piccolo paese) voluto da un imprenditore illuminato per offrire una vita socialmente ed economicamente dignitosa alla classe operaia, con tutti i servizi necessari alle famiglie dei lavoratori: scuola, asilo, chiesa, ambulatorio medico, palestra, albergo, convitto per le giovani operaie, circolo ricreativo, spaccio alimentare, ufficio postale. L’Ecomuseo copre tutta l’area del Villaggio, valorizzando le memorie della vita quotidiana della comunità di operai, impiegati e dirigenti del Cotonificio: il lavoro, la famiglia, la scuola, la religione, il tempo libero, le relazioni sociali e la loro evoluzione nel tempo. Riscoprire l’esperienza industriale del Cotonificio, le idee e le aspirazioni sociali e morali del suo fondatore consente di scrivere una pagina importante della storia del Piemonte, che ha tuttora una sua validità in termini di organizzazione del mondo produttivo e della vita sociale e di programmazione dei servizi collettivi e individuali. Anche oggi il Villaggio è un laboratorio sociale a disposizione dei suoi abitanti e di tutti i cittadini collegnesi, con il Centro di documentazione, le attività didattiche dedicate alla cultura della tessitura, la restaurata Stazionetta Leumann, che sorgeva lungo la linea ferroviaria a scartamento ridotto che univa Torino e Rivoli. Per conoscere nel dettaglio la storia del Villaggio, le opportunità di visita e le iniziative di divulgazione: www.villaggioleumann.it
Al Villaggio Leumann, alle figure del suo fondatore e di altri imprenditori elvetici artefici del primo sviluppo industriale nel Piemonte del XIX secolo la Radiotelevisione della Svizzera Italiana ha dedicato l’interessante documentario intitolato “La Torino rossocrociata”: lo si può visionare nel portale Internet www.rsi.ch alla pagina https://www.rsi.ch/play/tv/svizzera-e-dintorni/video/la-torino-rossocrociata?id=2195783

UNA GIORNATA AL VILLAGGIO LEUMANN

Le visite guidate al Villaggio sono organizzate e curate dall’associazione Amici della Scuola Leumann e dal gruppo Ciceroni della Città di Collegno. Per i visitatori singoli è prevista una visita guidata,  la prima domenica di ogni mese escluso agosto e gennaio, con partenza alle 15 dalla chiesa di Santa Elisabetta di corso Francia 347. E’ richiesta la prenotazione.Per gruppi di almeno 8 persone è possibile organizzare la visita in qualsiasi giorno, previa prenotazione. Per le scuole l’itinerario è preceduto da un breve incontro per introdurre la storia del Villaggio Leumann. Alle scuole con sede fuori Collegno si richiede un contributo di 2,50 Euro per ciascun allievo. Ad ogni classe viene fornita la pubblicazione curata da Mauro Agodi "Leumann,   storia di una famiglia e di un villaggio operaio”, il libro "Cento Anni di Vita al Villaggio” e  altro materiale didattico. Ad ogni alunno viene consegnato il pieghevole "Una  Giornata al Villaggio Leumann”.Si visitano le mostre e il plastico del Villaggio nella sede dell’Ecomuseo, le abitazioni per gli impiegati, la casa-museo e la chiesa Santa Elisabetta. Nei pressi della chiesa si può vedere ancora un tratto della bealera, un corso d’acqua derivato dalla Dora Riparia, che una chiusa deviava verso la fabbrica per essere utilizzata a fini produttivi.L’itinerario prosegue poi su corso Francia con soste all’ufficio postale, all’ingresso del Cotonificio Leumann,  al Convitto delle Operaie, ai bagni e alle case del comprensorio est. La durata della visita è di circa due ore ed è inserita nel programma della Città di Torino "Gran Tour”. La visita è gratuita, ma è gradito un contributo a favore delle attività dell’associazione. Sono disponibili gadget e set di cartoline.È inoltre possibile visitare autonomamente gli esterni del Villaggio Leumann poiché vicino a tutti gli edifici più significativi sono state posizionate targhe che ne raccontano la storia e ne descrivono la funzione originaria. Nelle domeniche in cui sono previste le visite guidate, la Casa Museo è aperta per visite individuali dalle 15 alle 18.Per informazioni: Amici della Scuola Leumann, corso Francia 345 Collegno, telefono 011-4159543 oppure 3473596056  (orari: 10-12 15-18), fax 011-4059511, e-mail info@villaggioleumann.it