I NOSTRI COMUNICATI

 

#ScuoleCittaMetroTo: in visita al Liceo artistico Faccio di Castellamonte

ScuoleCittaMetroTo#ScuoleCittaMetroTo


Continuano le visite agli edifici scolastici nell’ambito di #ScuoleCittaMetroTo, il progetto della Città metropolitana di Torino che si propone sia di raccontare i grandi progetti, i cantieri e gli investimenti che l'Ente di area vasta sta portando avanti per migliorare il suo patrimonio edilizio scolastico, sia come vengono affrontate quotidianamente le criticità che richiedono interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria.


Una storia lunga un secolo
Sta per compiere 102 anni il Liceo artistico Faccio di Castellamonte: il 14 marzo 1920 il Consiglio comunale di Castellamonte decise di impiegare il lascito dell'imprenditore Felice Faccio per creare una scuola professionale, istituita ufficialmente da Vittorio Emanuele III con Regio decreto l’11 maggio 1922.

A metà degli anni Trenta la Regia scuola d'arte di Castellamonte accrebbe il suo prestigio sotto la direzione dello scultore Delfo Paoletti. Erano tre i corsi allora attivati: falegnami-ebanisti, edili e ceramisti. Tra gli anni 1935-40 arrivarono i primi riconoscimenti internazionali: dall'Esposizione Internazionale di Buenos Aires nel 1935 alla VII Triennale di Milano nel 1940.

Nel dopoguerra, la ricostruzione del Faccio viene gestita dallo scultore Enrico Carmassi. Nel 1961 fu inaugurata la nuova sede, progettata dagli architetti Cesare Acrome e Marcello Mataloni, a cui si aggiunse poi un secondo edificio e la trasformazione della Scuola d'arte di Castellamonte in Istituto d'Arte.

Negli anni l’Istituto d’arte subì altre trasformazioni: prima è diventato un Liceo artistico e nel 2018, per adeguarsi alla normativa sul dimensionamento scolastico, si è unito all’Istituto di istruzione superiore XXV aprile di Cuorgné.

Guardando al solo Liceo, oggi lo frequentano circa 410 studenti divisi in 24 classi distribuite su tre indirizzi, Architettura, Grafica e Design: quest’ultimo indirizzo si differenzia a sua volta in Moda e Ceramica, storico fiore all’occhiello della scuola per i suoi legami territoriali con la produzione ceramista di Castellamonte. “ L’indirizzo di Ceramica” spiega il dirigente scolastico Daniele Vallino “è ancora oggi un unicum nel Nord Italia: per trovarne un altro bisogna andare a Faenza”

Dal Pnrr 1 milione e mezzo per la ristrutturazione
La struttura edilizia che ospita il Faccio è composita: all’interno della stessa area in via Pullino oltre all’edificio principale, vi è un secondo blocco che si differenzia architettonicamente dall’insieme perché è stata costruita una sopraelevazione; la palestra è in comune con la scuola materna che fa parte della stesso complesso. Una succursale si trova invece in via Trabucco 5: gli studenti ruotano fra le tre sedi in base ai corsi e ai laboratori che devono seguire.

L’edificio “storico” del Faccio, che è anche un po’ Museo perché all’interno e all’esterno ospita opere degli allievi ma anche di artisti del calibro di Ugo Nespolo, è oggetto di un’importante ristrutturazione. Il Pnrr ha destinato alla Città metropolitana 1milione 40mila euro per il miglioramento sismico ed energetico, l’eliminazione delle barriere architettoniche e la manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico. Gran parte dei lavori si sono svolti nel corso dell’estate: 260 i mq di infissi sostituiti; 960 i mq di controsoffitti antisfondellamento installati; 180 le lampade interne ed esterne sostituite.

Non solo, ma per consentire i lavori creando il minor disagio alla vita scolastica, prima di avviare il cantiere Pnrr la Città metropolitana, con fondi propri, ha recuperato l’ex alloggio del custode dove sono stati installati gli uffici amministrativi recuperando così lo spazio per due nuove aule.