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Iscrizioni alle scuole superiori, l’impegno della Città metropolitana per risolvere le difficoltà

La consigliera Azzarà: “Tre nuovi licei scientifici per rispondere alla domanda delle famiglie”

“Ringrazio i dirigenti scolastici che hanno voluto segnalarci i problemi legati alle iscrizioni nei loro istituti, e rimarco con soddisfazione il grande impegno della Città metropolitana per rispondere al meglio alle esigenze delle scuole in merito alle nuove iscrizioni alla secondaria superiore. Lavorando di concerto con le istituzioni scolastiche abbiamo approvato 15 nuovi indirizzi di studio richiesti dalle stesse scuole per l’anno scolastico 2020-2021, e tra questi ben tre licei scientifici con indirizzo di scienze applicate: al Dalmasso di Pianezza, al Darwin di Rivoli e al Plana di Torino”. Così la consigliera metropolitana con delega all’istruzione Barbara Azzarà sottolinea il lavoro svolto dalle istituzioni pubbliche, e in particolare dalla Città metropolitana, per far fronte alla domanda di nuovi corsi emersa dal territorio metropolitano. “Siamo consapevoli dei bisogni scolastici della popolazione, che sono in continua trasformazione” prosegue Azzarà, “e proprio per affrontarli nel migliore dei modi abbiamo monitorato puntualmente le iscrizioni grazie ai dirigenti scolastici, con l’obiettivo di fare rete e di offrire possibili alternative agli eventuali esuberi. Grazie alla programmazione e all’ampliamento dell’offerta, dalle nostre verifiche emerge che la situazione è ulteriormente migliorata rispetto agli anni scorsi. Per il resto, stiamo gestendo insieme le situazioni più complesse”. Azzarà sottolinea che la Città metropolitana rimane a disposizione delle istituzioni e delle famiglie con il servizio di riorientamento scolastico.
Inoltre, l’Ente sta già facendo i necessari approfondimenti per accertare il numero dei casi di coloro che cambiano corso di studi durante l’anno scolastico, in particolare nelle classi prime: il dato significativo che sta emergendo è che in molti casi gli studenti del liceo abbandonano il loro corso di studi alla ricerca di scuole ritenute meno selettive. “Sono situazioni che generano difficoltà di accoglimento nelle scuole di arrivo, dal momento che le classi vengono formate prima dell’inizio dell’anno scolastico, e che rappresentano un ulteriore fallimento per le famiglie e gli studenti. È una situazione annosa, che si trascina da tempo” conclude la consigliera Azzarà, “e proprio per trovare soluzioni a questo problema stiamo lavorando di concerto con la Regione e, in particolare, con la Città di Torino sul sistema dell’orientamento”.