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I senza fissa dimora della Città metropolitana in un’indagine a tutto campo

Lunedì 18 dicembre dalle 9 alle 13.30 nella Sala Consiglieri di  Palazzo Cisterna (via Maria Vittorio 12, Torino) si terrà  un’incontro dal titolo “Homeless. Uno sguardo sul territorio della Città metropolitana di Torino”

Ad aprire i lavori, interverranno Silvia Cossu, consigliera delegata diritti sociali e parità, welfare, della Città metropolitana di Torino; Augusto Ferrari assessore alle politiche sociali, della famiglia e della casa della Regione Piemonte; Sonia Schellino assessora al welfare della Città di Torino

Nel corso dell’incontro verranno presentati i risultati di un’indagine dal titolo “Homelessness, un’indagine ricognitiva sul territorio della Città metropolitana di Torino”, realizzata e coordinata da Cesare Bianciardi per conto di Educamondo in collaborazione con il Servizio politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino, grazie a fondi stanziati dallaFondazione Don Mario Operti e con la collaborazione scientifica di Antonella Meo dell'Università degli studi di Torino.

Gli “homeless” sono quasi invisibili, vivono ai margini della società e quel che li accomuna è che non hanno un tetto stabile, una casa da cui far ripartire le loro esistenze. Ma i senza fissa dimora, quelli che comunemente vengono chiamati “barboni”, nella realtà sono persone con storie travagliate molte diverse, ancor più in questi ultimi decenni in cui crisi economica e migrazioni, fragilità dei percorsi socio assistenziali spingono “sulla strada” anche individui che in altre situazioni un’abitazione l’avrebbero o la vorrebbero.

Difficili da classificare e ancor più da contare, escono dall’”invisibilità” nei periodi invernali, quando il freddo li riporta alla ribalta e vengono approntate ulteriori strutture di emergenza.

L’indagine fotografa quanti sono i senza fissa dimora sul territorio della Città metropolitana concentrandosi su quellli che vivono fuori dalla realtà di una grande città come il Comune di Torino e fotografa quali e quante sono le strutture, pubbliche e private, che offrono ai senza fissa dimora assistenza e accoglienza.