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Parto Segreto: il diritto a partorire in anonimato

Il diritto della donna a partorire in anonimato, diritto sancito con un decreto del Presidente della Repubblica del 2000, è il tema che sarà affrontato il 6 giugno presso l'Auditorium della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7, Torino) nel corso di un seminario dal titolo "Sos Donna: Parto Segreto" promosso da Regione Piemonte, Città metropolitana, Comune di Torino, Città della salute e della scienza di Torino, Issaca, Consorzio socioassistenziale del Cuneese e Comune di Novara.

Il seminario – che si svolgerà dalle 8.30 alle 13 - affronta in particolare la legge regionale 16 del 2 maggio 2006, che garantisce il diritto della donna a partorire in anonimato.

Le donne fragili, o che stanno attraversando momenti di particolare difficoltà, possono lasciare il neonato nell'ospedale in cui è nato, affinché sia assicurata l'assistenza e la cura e possa avviarsi il sistema di protezione sia del bambino, sia della madre.

Alla madre fragile, che deve essere accompagnata nella decisione di riconoscere o meno il figlio nascituro, è data l'opportunità di aderire a un progetto cucito su misura, che può prevedere la sua accoglienza in una struttura ad hoc o in un contesto di affidamento familiare, con il figlio neonato.

Per le donne che hanno chiesto tempo per decidere se riconoscere il proprio nato, si tratta di garantire un'ospitalità in un ambiente neutro ed in ogni caso di accompagnarle nella scelta con un'assistenza adeguata e con l'offerta dei necessari aiuti materiali. Anche ad esse deve essere garantita la successiva presa in carico da parte degli enti gestori competenti per territorio al termine dei sessanta giorni successivi al parto. I bambini che non vengono riconosciuti vengono accolti, con cura, delicatezza ed attenzione, nel sistema dell'affido preadottivo e, poi, dell'adozione.

Nel corso del seminario, dopo i saluti della consigliera metropolitana con delega alle politiche sociali Valentina Cera e dell'assessore al welfare del Comune di Torino Jacopo Rosatelli, interverrà un nutrito gruppo di esperti per fare luce sulla normativa, le buone pratiche, le criticità e i dati sull'applicazione della legge regionale.


È un incontro gratuito ma è necessaria la registrazione; sono riconosciuti i crediti formativi.