I NOSTRI COMUNICATI

 

Rete Dafne: la Città metropolitana di Torino a fianco delle vittime di reato

Rete Dafne - Rete nazionale dei servizi per l’assistenza alle vittime di reato- è  una realtà d’eccellenza sul territorio metropolitano, costituita fin dal 2008 dalla allora Provincia di Torino (oggi Città metropolitana) su impulso della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino. Dal 2015 è attiva l'associazione Rete Dafne onlus i cui soci fondatori sono gli stessi partner storici del progetto: la Città metropolitana di Torino, il Comune di Torino, l'ASL Città di Torino, il Gruppo Abele, l'associazione Ghenos e la Compagnia di San Paolo.

La consigliera metropolitana alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino Valentina Cera ha incontrato nei giorni scorsi i vertici della Rete Dafne,   il presidente Marcello Maddalena e  il segretario generale Giovanni Mierolo.

Oggi la Rete opera a livello nazionale e ha sedi operative in tutta Italia. La particolarità di questa istituzione è nell’essere un servizio “generalista”: Sul territorio metropolitano, e più in generale a livello nazionale, esistono molti servizi e sportelli che prendono in carico e seguono persone che si trovano ad affrontare un problema specifico: vittime di violenza, o con problemi legati all'usura, al sovraindebitamento, alle dipendenze, alle truffe e così via. Ma sono quasi assenti in Italia le esperienze come quella della Rete Dafne, che promuove con un approccio globale la tutela dei diritti, l'informazione e il supporto delle vittime di reato, indipendentemente dalla tipologia del reato subito e dal genere, età, nazionalità, razza, religione, condizione socio-economica e sanitaria.

Rete Dafne opera sostenendo la persona vittima di reato e i suoi familiari con l'offerta di una rete di presidi e iniziative che garantiscono un supporto emozionale e psicologico, informativo, di orientamento e accompagnamento ai servizi, nell'ottica di favorire la risposta alla domanda di giustizia che viene posta. Con questo obiettivo, come vuole il nome, lavora "in rete" con l'autorità giudiziaria, le forze dell'ordine, il sistema dei servizi sociali e sanitari, il terzo settore per fornire accoglienza e orientamento, Informazioni sui diritti, sostegno psicologico, trattamento integrato psicologico e psichiatrico, mediazione, gruppi di auto-mutuo-aiuto e psicoeducazione.

Grazie alla sua lunga esperienza, la Rete Dafne è stata selezionata dalla Regione Piemonte come partner di co-progettazione per la realizzazione di interventi rivolti all’assistenza e al sostegno delle vittime di qualsiasi tipologia di reato, in ottemperanza alle disposizioni della Direttiva 2012/29/UE, e collaborerà con la Regione per il consolidamento e lavvio di servizi generali di assistenza nelle altre province piemontesi. Il bando risponde all’obiettivo di costituire una rete nazionale – che colleghi enti locali, autorità giudiziaria, servizi sanitari e privato sociale - che si è dato a partire dal 2018 il Tavolo di coordinamento costituito dal Ministero della giustizia, con la partecipazione di Ministero dell'interno, Conferenza Stato-Regioni, Conferenza delle Regioni, Consiglio Nazionale Forense, Conferenza dei rettori delle Università italiane, Rete Dafne Italia, Consiglio superiore della magistratura, Cassa delle Ammende. In quest'ottica, e nell'intento di dare ottemperanza alla direttiva Ue che impone la creazione di servizi generalisti coordinati a livello nazionale che offrano assistenza a tutte le vittime di reato, senza distinzione né di genere, né di tipo di reato, il Ministero della Giustizia ha stanziato risorse perché a livello territoriale siano organizzati servizi mirati.

“Dalla Rete Dafne, l’anno passato, era partita la proposta di di affidare queste competenze alle Città metropolitane e alle Province, ambiti ottimali per gestire questo genere di problematiche” commenta la consigliera Valentina Cera “Purtroppo così non è stato e l’attività e i finanziamenti sono oggi in capo alle Regioni. Ma per quanto riguarda la Città metropolitana di Torino resta attivo il pieno sostegno alla Rete Dafne. È un servizio importantissimo, perché per le vittime di reato -si va dai maltrattamenti in famiglia ai reati contro il patrimonio, un ambito diversificato e vastissimo – spesso non è facile conoscere quali strumenti e sostegni hanno a disposizione per rivalersi del reato subito”.