I NOSTRI COMUNICATI

 

Per la mobilità sostenibile, formazione e supporto ai Comuni dalla Città metropolitana di Torino

Sul territorio fuori dal capoluogo, la Città metropolitana di Torino ha dedicato tempo e denaro anche a facilitare la crescita di figure strategiche indispensabili a migliorare la mobilità sostenibile: fin dallo scorso anno sono stati realizzati corsi di formazione gratuiti, è stata messa a disposizione la piattaforma Emma (Electronic Mobility Management Application) realizzata in collaborazione con 5T e poi adottata a scala regionale per guidare i Mobility manager nell'analisi dell'accessibilità della sede dell'azienda/scuola, anche attraverso un questionario sottoposto a dipendenti e studenti per analizzare le modalità di spostamento e la propensione al cambiamento, restituendo le informazioni elaborate sotto forma di Piani degli spostamenti.
Sono più di 80 i Piani degli spostamenti già pervenuti a Città metropolitana di Torino da altrettanti Comuni: "ora  i nostri uffici stanno procedendo alla valutazione di quelli rispondenti alle linee guida ministeriali e alla selezione delle iniziative da finanziare secondo 5 assi di intervento: misure per disincentivare l’uso individuale dell’auto privata; misure per favorire l’uso del trasporto pubblico; misure per favorire la mobilità ciclabile o la micromobilità;  misure per ridurre la domanda di mobilità;  misure ulteriori, come attività di comunicazione, promozione e formazione" commenta  il consigliere metropolitano delegato ai trasporti Pasquale Mazza che aggiunge "La Città metropolitna di Torino si è fatta carico di un’attività di supporto di area vasta che è strategica nel sostenere, indirizzare e coordinare tutte le realtà coinvolte su ben 312 Comuni. Uno sforzo notevole che è un’eccellenza sul territorio italiano”.

Per questa attività dal Ministero sono stati attribuiti a Città metropolitana 1 milione e mezzo di euro destinati al Mobility management: l'Ente esercita la funzione di Mobility manager di area sul territorio fin dal 2006 ed è competente alla valutazione dei Piani degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola e alla gestione dei finanziamenti.

La legge nazionale prevede infatti che dal 2015 le scuole di ogni ordine e grado, e dal 2020 le imprese e pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia o in un Comune con più di 50.000 abitanti adottino entro il 31 dicembre di ogni anno, un Piano degli spostamento casa-lavoro dei dipendenti e casa-scuola degli studenti.