Tutela Fauna e Flora

Cinghiale: alcune informazioni utili

cinghiale

Il cinghiale (Sus scrofa L.) è un ungulato selvatico, autoctono su tutto il territorio nazionale, che nei secoli passati, a causa dell'intenso prelievo, era scomparso ma che negli anni '20 del secolo scorso, a causa di migrazioni spontanee, ha ripopolato dapprima il cuneese e da qui tutta l'Italia settentrionale. La sua diffusione è stata favorita dallo spopolamento della montagna e delle aree collinari e dall'assenza di predatori naturali, quali la lince e il lupo, quest'ultimo ricomparso solo recentemente.

Il cinghiale è un animale sociale, ovvero vive in gruppi familiari costituiti dalla madre (la matriarca), dai suoi piccoli e da altre femmine, mentre i maschi sono solitari; i parti, con 2-6 cuccioli ciascuno, avvengono di norma in primavera anche se può accadere che vi sia un seconda gravidanza, soprattutto laddove sia abbattuta la matriarca, cosa che determina l'estro nelle altre femmine del gruppo. Questo incremento di natalità può determinare una crescita della specie sino al 200% annuo (ossia la popolazione locale può arrivare a triplicarsi). È una specie molto adattabile, che si trova dalle coste alle zone alpine anche se predilige le aree collinari quali ad esempio la collina di Torino, che offre al cinghiale un ambiente ideale in cui trovare cibo e rifugio.

femmina con cuccioli striati

Per quanto attiene le sue interazioni con le attività umane, va considerato che questo suide è onnivoro, ragione per cui determina danni ingenti sulle colture agricole, e può essere coinvolto in incidenti stradali durante i suoi spostamenti alla ricerca di cibo. Per ridurre i danni in agricoltura può essere contenuto anche nel periodo dell'anno in cui non si pratica la caccia e, sin dal 1998, la Città Metropolitana pratica il contenimento della specie con il prelievo di centinaia di capi ogni anno.

Il cinghiale è un animale la cui reazione nei confronti dell'uomo è la fuga e la cui presenza pertanto di norma non costituisce pericolo, ma è comunque una specie selvatica e come tale va trattata, con rispetto e mantenendo un'adeguata distanza; situazioni di pericolo per la pubblica incolumità vanno valutate con gli organi di vigilanza preposti, tuttavia il rischio connesso all'intervento con sparo in aree urbane va sempre considerato attentamente e, qualora gli animali possano allontanarsi spontaneamente, va di norma evitato.
Non va dimenticato inoltre che un habitat favorevole per la specie viene rapidamente rioccupato anche qualora numerosi interventi di contenimento abbiano ridotto significativamente gli esemplari presenti (l'intervento di contenimento è sempre parziale, in quanto non si riesce mai ad eliminare tutto il branco), pertanto la sua efficacia è limitata nel tempo.
Al fine di disincentivare la presenza nei luoghi abitati e ridurre i danni, ogni cittadino può mettere in atto misure di prevenzione e di dissuasione, molto più efficaci degli abbattimenti, quali:

  • osservare scrupolosamente i limiti di velocità in auto, soprattutto nelle aree limitrofe a zone boschive e soprattutto nelle ore crepuscolari e/o notturne, in cui gli animali tendono più spesso a spostarsi;
  • non foraggiare i cinghiali lasciando pane o altri cibi a loro disposizione;
  • non lasciare rifiuti organici che possano costituire un alimento per i cinghiali sulla pubblica via o in luoghi aperti;
  • recintare la proprietà con reti metalliche (tipo paramassi) lungo tutto il perimetro interrando le stesse per almeno 50 cm di profondità;
  • proteggere gli orti, i frutteti e le colture di pieno campo con recinti elettrificati o dissuasori acustici
  • durante le passeggiate con i cani, tenere questi ultimi sempre sotto custodia;
  • utilizzare repellenti olfattivi nei pressi delle abitazioni.

Volantino informativo per i cittadini (pdf 7,58 MB)

Pieghevole Progetto Banco Alimentare di Torino (pdf 7,31 MB)