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Cittàmetropolitana di Torino

I green buildings della Città metropolitana di Torino: un caso di studio. Seminario a Palazzo Cisterna venerdì 29 maggio

L'ESPERIENZA DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO

Le città sono per loro natura il luogo ideale per la sperimentazione di soluzioni tecnicamente e socialmente sostenibili volte al miglioramento della qualità dello spazio vissuto in termini di ambiente e tessuto urbano.
Appare quindi sempre più importante procedere ad una progettazione urbana sostenibile.

Nell'ambito internazionale, le green buildings rappresentano un concetto chiave nelle strategie di progettazione degli spazi urbani, per questo dal punto di vista economico e sociale gli altri rendimenti garantiti dalle green buildings sono una caratteristica fondamentale nella valutazione di tutti quegli interventi necessari alla riqualificazione degli spazi esistenti e nella progettazione di nuovi spazi urbani tutti orientati all'integrazione socio-economica e culturale all'interno di uno spazio il più "naturale" possibile.

Il corso organizzato dal Politecnico di Torino, facoltà di Ingegneria ed Architettura, e dall'Università del Maryland, esplora e sottopone agli studenti le elevate performance delle green infrastructure attraverso un approccio olistico per le future generazioni di progettisti.

In quest'ottica le strade al pari degli edifici rappresentano un sistema spaziale complesso che comprende mobilità, ambiente, energia e benessere sociale.

Le esperienze della Città Metropolitana in tale settore sono in continua evoluzione e rappresentano esempi importante di applicazioni di tali criteri progettuali.
Per questo durante la giornata del 29 maggio presenterà agli studenti Americani le sue più recenti realizzazioni.

Nell'ambito dei lavori per la realizzazione della circonvallazione di Venaria e Borgaro, la più grande opera pubblica che la Provincia di Torino abbia mai realizzato, è stato realizzato, per la prima volta in Italia, un tratto di 1.200 metri (comprensivo di due rotonde) con conglomerato bituminoso contenente polverino di gomma da pneumatici fuori uso. La superficie coperta è di circa 16.000 metri quadrati. Per ricoprire con il conglomerato bituminoso 1 chilometro di strada si è utilizzato (miscelandolo con altri materiali) il polverino proveniente dal riciclo della gomma di 2.000 pneumatici di autovetture (o di 1.400 pneumatici di autocarri).

La gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) ed in particolare del "polverino" ottenuto dalla loro frantumazione-triturazione (che avviene dopo l'eliminazione delle parti metalliche e tessili) si trasforma così da problema a risorsa, così come evidenziato dal progetto europeo Tyrec4life di cui la città metropolitana è Capofila secondo un procedimento che verrà illustrato dal Prof. Ezio Santagata del Politecnico di Torino, partner scientifico del progetto stesso.

Un altro esempio di come la Città Metropolitana sia in prima linea nella progettazione e realizzazione di green buildings è la Scuola Vito Scafidi di Sangano.
L'edificio è stato progettato dai funzionari provinciali secondo criteri legati alla sostenibilità ambientale, ottimizzando tutti gli aspetti indispensabili allo svolgimento delle attività didattiche (acustica, illuminazione naturale-artificiale, confort termico e risparmio energetico) e utilizzando materiali naturali, riciclabili ed ecocompatibili. La struttura è dotata di dieci aule, quattro laboratori, una biblioteca, un auditorium, locali di servizio e uffici. Il tetto giardino di 500 metri quadri è costituito da pannelli fotovoltaici.

Un altro esempio che vede protagonista orgogliosa la città Metropolitana è quello di "Green School - La scuola come incubatore per la crescita di una coscienza ambientale delle nuove generazioni. L'obiettivo di Green School consiste nello sviluppo di metodi e strumenti per favorire la trasformazione del patrimonio edilizio scolastico esistente in edifici che offrono ambienti salutari e confortevoli agli studenti e docenti, che riducono il consumo di risorse idriche ed energetiche nella fase di esercizio e che sono gestiti e manutenuti secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale. L'Istituto Avogadro di Torino e l'Istituto Maxwell di Nichelino partecipano al progetto di ricerca in qualità di casi pilota, promuovendo il coinvolgimento attivo degli studenti.

Durante la giornata inoltre interverrà il prof. Marco Barla del Politecnico di Torino che illustrerà le possibili applicazioni dell'energia geotermica superficiale negli edifici e infrastrutture con particolare riferimento al grattacielo di Intesa San Paolo ed alla linea 1 della metropolitana di Torino.