Assistenza tecnica ai Comuni

Programma di ricerca

Dopo gli eventi alluvionali del settembre 1993 e novembre 1994, nell'anno 1995 è stato avviato un sistematico programma di ricerca sui corsi d'acqua provinciali, articolato per bacini idrografici. Il programma di ricerca si pone come finalità l'individuazione delle aree a maggior rischio di dissesto associato a processi per attività fluviale e torrentizia nell'ambito dei bacini idrografici di interesse metropolitano, unitamente all'individuazione delle prioritarie necessità di intervento, coerentemente con gli indirizzi generali dell'Autorità di Bacino del Fiume Po.

Gli studi sono stati condotti da gruppi di professionisti o dai tecnici del Servizio Difesa del Suolo, attraverso il coordinamento tecnico e scientifico del Prof. Luigi Butera, del Dipartimento di Idraulica Trasporti e Infrastrutture Civili del Politecnico di Torino. Le professionalità dei tecnici coinvolti, visto il carattere interdisciplinare della ricerca, hanno compreso esperti in materia di ingegneria idraulica, geologia, pianificazione territoriale, foreste, informatica.

Contributo al PAI

La realizzazione del programma di ricerca ha consentito di formulare proposte di delimitazione di nuove fasce fluviali assunte dal PAI dell'Autorità di bacino (T. Sangone, T. Chisola, Nodo Idraulico di Ivrea, T. Ceronda e Casternone, T. Banna) e, in qualche caso, di progettare e realizzare opere di difesa idraulica sul territorio (nodo idraulico di Ivrea, opere di difesa sul T. Pellice, canali scolmatori tra i T. Stura di Lanzo e T. Banna-Bendola).
Il programma, che ha inizialmente posto maggiore attenzione ai corsi d'acqua principali in ambiente montano e pedemontano, si è successivamente sviluppato comprendendo i rii minori del settore collinare e la rete idrografica secondaria naturale ed artificiale in ambiente di pianura, coprendo la gran parte del territorio metropolitano.

 

Sul piano metodologico si possono evidenziare alcuni risultati particolarmente significativi

  • composizione di un quadro conoscitivo e propositivo che costituisce la banca dati geologica della Città metropolitana di Torino;
  • raccolta di informazioni e di studi precedenti;
  • formulazione di proposte di intervento di tipo strutturale e non strutturale;
  • ottica di intervento a scala di bacino ed indicazione di priorità;
  • quantificazione delle ipotesi di intervento a scala di bacino;
  • disponibilità di uno strumento di supporto all'attuazione degli interventi, reso disponibile agli Enti competenti e impiegato dalla stessa Città metropolitana a supporto della progettazione degli interventi di sistemazione idraulica ad essa delegati dall'AIPO e dalla Regione Piemonte;
  • disponibilità di uno strumento di supporto alla pianificazione territoriale, in particolare alla redazione del Piano Territoriale di Coordinamento;
  • realizzazione, implementazione e manutenzione di un sistema informativo GIS realizzato con strumenti open source