Progetto Alcotra

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RESBA

REsilience des BArrages
REsilienza sugli SBArramenti

 

Descrivere le anomalie degli invasi artificiali
Regione Piemonte e Irstea hanno effettuato sopralluoghi congiunti per realizzare un sistema di schedatura delle anomalie osservate su dighe e sbarramenti

 

All'interno delle azioni wp3 del progetto Resba, riguardanti "Vulnerabilità e vigilanza degli sbarramenti", i partner Regione Piemonte (settore Difesa del suolo) e Irstea (Institut national de Recherche en sciences et technologies pour l'environnement et l'agriculture) stanno mettendo a punto una scheda condivisa di descrizione delle anomalie osservate su dighe e sbarramenti. Si tratta di schede sintetiche, ma complete di tutti gli elementi tecnici fondamentali relativamente a ogni tipo di anomalia che potrebbe verificarsi sugli sbarramenti artificiali, partendo dai casi reali osservati in tutti gli anni di esperienza dei due partner, nel territorio transfrontaliero.

Per analizzare insieme diversi casi di opere d'interesse per questi aspetti, il 12 e 13 marzo 2019 sono stati condotti alcuni sopralluoghi congiunti con rappresentanti del partner francese Irstea, su invasi in provincia di Cuneo (area saluzzese e bassa Valle Po) e in provincia di Torino (traversa sul Fiume Po, lago di Arignano). L'occasione d'incontro ha permesso inoltre di confrontarsi su vari aspetti legati alla gestione e alla vigilanza degli sbarramenti artificiali nei due Paesi, anche per quanto riguarda le competenze e le modalità di intervento e attuazione dei piani di emergenza.

Sempre nell'ambito del progetto Resba, il Csi Piemonte, in qualità di soggetto attuatore individuato dalla Regione Piemonte, si sta occupando di due sviluppi informatici, finalizzati a realizzare strumenti di lavoro per lo svolgimento del progetto.

Il primo realizzerà un servizio con funzioni di archiviazione e consultazione di dati relativi alla vulnerabilità di invasi in aree transfrontaliere. Una parte delle informazioni raccolte e gestite nel servizio saranno consultabili attraverso uno strumento cartografico (webgis).

Il secondo invece consegnerà uno strumento per la redazione di piani di emergenza per dighe, basati sul modello di quello relativo alla diga del Moncenisio. Sono previste anche funzioni di supporto alla gestione delle fasi procedurali previste dai piani durante un’emergenza.